"Oh nooo" che Lazio: il gemellaggio continua, questa volta nel segno dei biancocelesti
Quello tra Lazio ed Inter, con i suoi quasi venticinque anni di età, è sicuramente uno dei più antichi gemellaggi esistenti per quanto riguarda il campionato italiano. Ogni qualvolta le due tifoserie si sono incontrate hanno dimostrato di essere profondamente legate tra loro da un’amicizia che va ben oltre la semplice simpatia calcistica e che, soprattutto nella storia recente, è entrata nelle cronache sportive e non per molti episodi significativi. I precedenti di questa partita hanno infatti regalato molti aneddoti alla storia calcistica italiana a partire dal terribile infortunio di Ronaldo nella finale di andata di Coppa Italia del 2000, passando attraverso quell’incredibile 5 maggio 2002 che fece piangere i tifosi neroazzurri, fino ad arrivare al penultimo incontro tra le due squadre, quello dello scorso 2 maggio che destò tanto scalpore in coloro che, estranei alla realtà capitolina dove la rivalità tra Lazio e Roma è viscerale, non riuscirono a capire l’atteggiamento dei tifosi biancocelesti che per tutto l’incontro tifarono per l’Inter proprio in chiave anti-romanista. Ma Lazio-Inter resterà suo malgrado nella storia anche per il drammatico 11 novembre 2007, giorno della tragica morte di Gabriele Sandri, in riguardo alla quale si è avuto finalmente l’epilogo proprio in questa settimana con la condanna nei confronti dell’agente Luigi Spaccarotella per omicidio volontario. E proprio inneggiando a Gabbo i tifosi interisti si sono presentati stasera all’Olimpico esponendo, subito dopo aver occupato le loro posizioni, lo striscione “Gabriele uno di noi” manifestando così la solidarietà ed il ricordo da parte del popolo neroazzurro. È stato poi bellissimo il momento in cui Olimpia ha fatto la sua consueta apparizione prima dell’inizio del match, con tutto lo stadio in piedi ad applaudire ed a sventolare le proprie sciarpe, indifferentemente dal colore biancoceleste o neroazzurro, per ammirare lo splendido volo del rapace simbolo della squadra laziale. Una volta iniziata la partita sono poi continuati i cori da parte dei circa 4000 tifosi interisti che hanno esposto striscioni come “Vola Olimpia simbolo di Roma” e cantato più volte motivetti come “Olimpia padrona di Roma” oppure “A Roma solo la Lazio” applauditi dai dirimpettai in curva nord, che hanno a loro volta dedicato una standing ovation all’ex “Deki” Stankovic al momento della sua sostituzione arrivata al 35’ per infortunio, l’ennesimo della stagione per quel che riguarda la compagine interista. Un trattamento diametralmente opposto a quello che è stato invece riservato ad un altro ex, il macedone Goran Pandev, che è stato subissato dai fischi per l’intera partita a causa del burrascoso divorzio dalla squadra biancoceleste arrivato nel gennaio scorso. Ma questo particolare non ha assolutamente scalfito il clima di estrema correttezza tra le due tifoserie durato per tutta la partita che alla fine ha visto trionfare la Lazio per 3 a 1, ma che non ha impedito ai supporter neroazzurri di applaudire sportivamente i propri beniamini che nulla hanno potuto contro quella che è stata probabilmente la Lazio più bella della stagione.
