LE PAGELLE di Lazio-Vaslui: Cissè, una forza della natura! Zauri da incubo, bene Gonzalez e Sculli

15.09.2011 20:57 di  Riccardo Mancini   vedi letture
Fonte: Riccardo Mancini - lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE di Lazio-Vaslui: Cissè, una forza della natura! Zauri da incubo, bene Gonzalez e Sculli
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© foto di Marco Iorio/Image Sport

LE PAGELLE di LAZIO-VASLUI:

S.S.LAZIO (4-4-2):

MARCHETTI 6: Praticamente inoperoso per tutto il primo tempo, nel corso della ripresa vive tre minuti da incubo. Prima il gol subito direttamente da calcio piazzato, poi il rigore concesso dall'arbitro per fallo da ultimo uomo di Zauri. Non può nulla in entrambe le circostanze.

ZAURI 4: Combina un doppio pasticcio che poteva costare carissimo alla Lazio a pochi giorni dalla prova non positiva di Milano. Prima si perde Wesley che ha tutto il tempo per calibrare il proprio colpo di testa, poi commette il fallo da ultimo uomo che spiana la strada al Vaslui per il 2-1 (fallo iniziato fuori dall'area di rigore). Incubo. 

DIAKITE' 6: Attento e puntuale in fase difensiva, va ad un passo dal 3-2 a pochi istanti dal triplice fischio finale con una mossa da vero acrobata a pochi centimentri dalla linea di porta. 

DIAS 6: Sontuoso in un paio di ripiegamenti difensivi,  va vicino alla marcatura in occasione di alcuni calci d'angolo con la solita zuccata. Controlla a dovere Temwanjera grazie al consueto carattere da combattente. 

LULIC 5,5: Non sempre preciso dal punto di vista difensivo, soffre oltremodo l'intraprendenza e la capacità di gestire il pallone da parte di Adailton. Meglio dal punto di vista offensivo, quando cerca di sostenere la manovra sfruttando al meglio la propria velocità. Ancora indietro però.

GONZALEZ 6,5: Ha una voglia di giocare e di mettersi in mostra fuori dal comune. Si divora letteralmente un gol intorno al quarto d'ora, ma resta uno dei più propositivi. Grinta, corsa e una buona dose di qualità al servizio della Lazio.

Dall'80' KONKO S.V.

LEDESMA 6: Lascia l'incombenza della regia a Matuzalem, limitandosi ad arginare, specie nel corso del primo tempo, il brasiliano Wesley che nella prima frazione combina poco o nulla. Nella ripresa regala maggiore qualità all'azione offensiva biancoceleste.

MATUZALEM 6,5: La mente della Lazio. Manovra con la solita eleganza e sale in cattedra dopo il 2-1 rumeno con verticalizzazioni ficcanti che mettono alle corde la formazione gialloverde. Cervello.

SCULLI 6,5: La prima occasione del match capita sui suoi piedi dopo appena due minuti. Svaria molto sul fronte offensivo e cerca spesso il duetto con Rocchi e Cissè. Ha  il merito di credere al cross di Cissè e di siglare, con un terzo tempo degno del miglior cestista, il 2-2 biancoceleste. Positivo.

dall'80' HERNANES S.V.

ROCCHI 5,5: Guadagna con mestiere il calcio di rigore che porta in vantaggio la Lazio ma, a sorpresa, lascia l'incombenza della battuta a Cissè rinunciando a siglare la marcatura numero 100 tramite penalty. Fa tanto movimento, ma combina ben poco sotto porta. Peccato.

Dal 66' KOZAK 6,5: Il suo ingresso sposta gli equilibri del match. Sfortunatissimo in occasione di un batti e ribatti in mezzo all'area di rigore nel quale la sua conclusione si perde sulla traversa. Importante.

CISSE' 7: Una forza della natura. Sblocca il risultato con un rigore calciato alla perfezione, cerca di caricarsi la Lazio sulle spalle e nel secondo tempo, nel momento di maggiore crisi della squadra biancoceleste, pennella un cross fantastico dalla destra per la testa di Sculli. Decisivo.

REJA 5,5: Almeno inizialmente la Lazio lascia troppo spazio alla manovra rumena, poi con il passare dei minuti la squadra biancoceleste è brava ad alzare il proprio baricentro e a portarsi in vantaggio grazie ad un'azione orchestrata dal duo Cissè-Rocchi. Nel secondo tempo i capitolini entrano in campo troppo rilassati e subiscono il ritorno dei rumeni. Azzeccato il cambio Kozak-Rocchi che riesce a raddrizzare, almeno in parte, le sorti del match ma pesano,come un macigno le scelte iniziali del tecnico che lascia fuori dal match alcuni degli uomini migliori,forse sottovalutando l'avversario.