Con il Toro un pareggio senza idee: Lazio è crisi nera

14.02.2009 20:36 di Alessandro Zappulla   vedi letture
Fonte: la provincia
Con il Toro un pareggio senza idee: Lazio è crisi nera

Alla Lazio serviva una bella prova e un successo scaccia crisi, per archiviare sconfitte e delusioni, ma non è arrivata. Al Toro invece occorrevano punti salvezza per continuare a sperare, e si è accontentato. Finisce in parità fra Lazio e Torino in una scialba prova, priva di sussulti ed emozioni, che va in archivio con un pareggio che divide la posta in palio fra due squadre senza nerbo e ambizioni. Addio sogni di gloria dunque per una la Lazio inconcludente, che nel girone di ritorno ha avuto un cammino da zona retrocessione, collezionando un punto in dieci partite e lasciando tecnico e squadra senza più alibi o pretesti. Eppure all’inizio la Lazio ha provato ad incanalare il match sui binari giusti, quando al secondo minuto Kolarov prova a scaldare i guanti a Sereni. Da calcio di punizione il serbo, preferito da Rossi a Stephan Radu, calcia di potenza in porta lambendo il palo e illudendo l’Olimpico. Il Toro ci mette impegno e accortezza, ma la sua tattica è chiara e distruttiva: arginare la Lazio e ripartire in scioltezza. Riesce bene la squadra granata ad imbrigliare i padroni di casa con una fitta rete a centrocampo tessuta saggiamente dallo stratega Novellino. La Lazio ha fame di punti come i granata del resto e alla fine la gara si trasforma in una vera e propria battaglia sportiva. L’andamento lento di marca granata addormenta la Lazio per più di trenta minuti, almeno fino al 36’, quando il Toro ingrana la marcia, lancia l’acuto e manda in crisi i biancocelesti. Il patatrac prende forma e si materializza grazie ad un errore marchiano e pesante della difesa biancoceleste. Sulla pressione ospite davanti all’area laziale infatti, Dabo riesce a far suo un pallone velenoso di cui il francese però ha eccessiva fretta di disfarsi. Tanta, davvero troppa fretta, al punto che il rinvio sbilenco del mediano laziale diventa incredibilmente un assist invitante per Abate. Il centrocampista granata non perde l’attimo e sfrutta l’occasione piovuta dal cielo. Tutto perfetto coordinazione, precisione e potenza, e il Toro passa in vantaggio con un gol da cineteca che inginocchia la Lazio. Rossi suona la carica e sprona i suoi, ma i biancocelesti non si svegliano. Sono gli ospiti infatti che riescono ad impartire il loro “Non gioco” alla gara e la Lazio resta a guardare. Almeno fino allo scadere, quando su calcio di punizione Matuzalem pesca in area Siviglia che gira in porta a botta sicura. Sereni però da pochi passi dal difensore laziale chiude lo specchio e smorza gli animi. Si va negli spogliatoi tra i fischi del pubblico ed un clima che sa di contestazione. C’è un’aria strana all’Olimpico, il momento difficile della squadra biancoceleste sembra non avere mai fine e quella formazione bella e spumeggiante caduta a Firenze con onore, sembra incredibilmente un lontano ricordo. I secondi quarantacinque minuti aprono il sipario su una Lazio che ha voglia di riprendere in mano il match, ma la magrezza di idee e di schemi manifestata dalla squadra di Rossi, tira il freno ai capitolini. Matuzalem è bravo ad accorciare fra i reparti e a spingere i suoi in avanti, ma l’unico elemento ispirato nelle fila dei biancocelesti continua a predicare nel deserto. Al 14’ un barlume di Lazio si accende sui piedi di Mauri, che in area granata si ritrova la palla fra i piedi e prova a spedire in porta. Il pallone ballonzola dalle parti di Siviglia, che fallisce da pochi passi. Il Toro stuzzica la Lazio e continua a tessere la sua tela. Al 21’ la squadra di Novellino torna ad affacciarsi dalle parti di Muslera con Ventola che sfrutta un lungo cross dalle retrovie. La punta granata però trova sulla sua strada l’anticipo pesante e puntuale di Kolarov che evita il peggio rischiando gambe e legamenti. È una Lazio che fatica non poco a recitare in campo il ruolo che le compete. Il Torino non è la Fiorentina, eppure quel gioco espresso domenica a Firenze, che per larghi tratti aveva messo in crisi i viola è andato in archivio, cancellato del tutto o quasi da una prova opaca e deludente. I tentativi indecisi di ‘matare’ il Toro sono stati talmente vani che per più di un’ora la gara è rimasta saldamente in mano ai ragazzi di Novellino. Al 30’ Rossi e i suoi provano invano a salvare faccia e classifica riacciuffando il pareggio. Un cross di Rocchi in area granata, trova infatti prima la rovesciata di Mauri e poi l’incornata giusta di Siviglia. L’esultanza smodata e irriverente del difensore laziale nei confronti della curva, rovina poi anche la festa per il gol e lascia spazio alla sola amarezza. L’1-1 dei biancocelesti chiude match ed emozioni, calando il sipario su una prova totalmente incolore di Rocchi e compagni finita tra fischi e delusione. Il gelo dell’Olimpico fa da cornice alla contestazione di un pubblico che aspettava un acuto dai suoi beniamini ed invece è rimasto a guardare. Finisce in parità una partita grigia e scialba tra due squadre senza pretese, né ambizioni. Ora in casa Lazio si corra ai ripari.