LE PAGELLE di Siena-Lazio: difesa da horror, Ciani da paura. Nessuna sufficienza, solo Ederson

18.02.2013 22:59 di  Giorgia Baldinacci  Twitter:    vedi letture
Fonte: Giorgia Baldinacci - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE di Siena-Lazio: difesa da horror, Ciani da paura. Nessuna sufficienza, solo Ederson
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

LAZIO (3-4-3)
MARCHETTI 5: Il pacchetto arretrato è in blackout e il portiere di Bassano del Grappa oggi non sfodera una delle sue prestazioni migliori. Il secondo gol del Siena lo incassa sul suo palo complice però il disastro della difesa, ma è colpevole soprattutto sul tris senese quando si fa bruciare dallo scatto di Emeghara ed esce in ritardo sull’attaccante naturalizzato svizzero.
BIAVA 5: La sua solita esperienza stasera non basta per dirigere una difesa in apnea, tantomeno la fascia di capitano al braccio a svegliare una Lazio addormentata. Le folate di Sestu lo mettono non poco in difficoltà e raramente riesce ad arginarle. Essere il migliore del pacchetto arretrato di certo non basta.
DIAS 4,5: La prestazione insufficiente in Europa League non è bastata, il brasiliano ha deciso di ripetersi anche contro il Siena. Solo confusione, imprecisione nelle chiusure, disattenzione nella marcatura degli avversari. Tante le responsabilità sui primi due gol dei bianconeri, la Lazio è alla ricerca del vero Dias.
CIANI 4,5: Un completo disastro per il centrale francese nella trasferta senese. Assoluta confusione nei tre di difesa scelti da Petkovic, sempre in ritardo sull’avversario. In occasione del vantaggio senese, va a vuoto sul colpo di testa di Emerghara, e meglio non va sul raddoppio bianconero quando si addormenta mentre Rosina insacca in rete. L’ammonizione e la diffida per la prossima partita sono solo la ciliegina sulla torta.
Dal 31’ PEREIRINHA 5: Entra in campo e si posiziona sull’out destro, alternandosi sulle face con Candreva. Petkovic gli chiede profondità, ma lui non risponde presente e incide praticamente per niente sulla gara un po’ come tutti i suoi compagni.
KONKO 5: Esterno di centrocampo nel primo tempo, poi torna terzino nella ripresa senza troppe differenze. Poca spinta sulla fascia, il francese non si spinge mai in profondità regalando solo verticalizzazioni a vuoto e qualche cross respinto dagli avversari. Impalpabile.
HERNANES 5: Non è il solito Profeta, stanco e senza idee. La staticità è il marchio di fabbrica di questa prestazione opaca del brasiliano, mancano le sue invenzioni e soprattutto la sua intelligenza tattica nel manovrare il gioco biancoceleste. L’unico momento in cui brilla è la bella punizione deviata in angolo da Pegolo.
GONZALEZ 5: Fare il ‘vice’ Ledesma non è compito facile, e al Tata non riesce bene. Il ruolo non si adatta all’uruguaiano che non riesce a dettare i tempi in cabina di regia. Poco incisivo e troppo impreciso in fase di interdizione, si mette in evidenza nel tamponare il gioco avversario ma regala troppi palloni sulla mediana.
LULIC 5: Come Konko sull’out opposto gioca il primo tempo come esterno sulla mediana, per poi arretrare in difesa nella ripresa. Il bosniaco però regala pochissima spinta sul fondo, nessuna sovrapposizione mentre si incaponisce più volte con incursioni centrali del tutto inutili.
CANDREVA 5: Ha tra i piedi la migliore occasione del primo tempo, con un potente tiro dalla distanza fermato solo da Pegolo. Si alterna sulle fasce con Pereirinha, agisce anche come terzo d’attacco. Petkovic gli urla per tutta la gara di cercare la profondità, di giocare molto offensivo, eppure il centrocampista sembra non recepire il messaggio. Approccio scialbo, poca cattiveria, non riesce mai a fare la differenza.
Dal 67’ SAHA n.g: Alla sua seconda apparizione con la maglia biancoceleste, entra a secondo tempo inoltrato quando poco o nulla si può inventare. Veramente poche palle passano tra i piedi del francese ex Sunderland.
KOZAK 5: Il decisivo bomber dell’Europa League è l’ombra si se stesso in campionato. Disordinato, scoordinato palla al piede, non sa cosa inventare soprattutto per la marcatura stretta a uomo di Terlizzi in area toscana. Gli capita una buona occasione nel primo tempo, ma davanti a Pegolo si addormenta e non chiude con tempismo in porta.
FLOCCARI 5: Le maglie strette del Siena non gli concedono di mettere in mostra il suo solito gioco da ‘regista’ offensivo. Si muove poco in area avversaria come anche con difficoltà  va a guadagnarsi la palla a centrocampo. D’altra parte non ha colpa se non è mai stato messo in condizione di tirare in porta e se nessuna occasione passa per i suoi piedi.
Dal 77’ EDERSON 6.: Torna in campo in campionato dal 27 novembre scorso, dalla vittoria contro l’Udinese. Col primo pallone che tocca, scaglia un tiro potente che si rivela una delle poche occasioni pericolose della Lazio nella ripresa. Si inserisce tra le linee, dà movimento a una Lazio addormentata. Poteva essere inserito prima in partita.
All. PETKOVIC  5: E’ anche (e soprattutto) colpa del tecnico di Sarajevo la sconfitta contro il Siena. La difesa a tre non può essere la prima scelta ma l’alternativa, soprattutto in assenza di Radu. Nella ripresa passa alla difesa a quattro, ma il risultato non cambia. Sbaglia modulo e la Lazio cade in un momento delicato della corsa Champions. Mancano idee nella manovra del gioco, manca l’incisività e la profondità degli esterni. A Siena si è vista una delle peggiori prestazioni da inizio stagione, il bosniaco dovrà parlar chiaro con i suoi.

SIENA (3-4-2-1): Pegolo 7; Teixeira 6, Terlizzi 6.5, Felipe 6; Belmonte 6.5, Della Rocca 6, Vergassola 6.5, Rubin 6.5; Rosina 7 (Bolzoni 6), Sestu 7 (Valiani 6); Emeghara 7.5 (Bogdani 6). All. Iachini