ESCLUSIVA - Cavanda, la Lazio spaventa le pretendenti: entourage irritato, ipotesi drastiche e ultimatum

pubblicato alle ore 00.35
06.06.2013 07:36 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava/Alessandro Zappulla-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Cavanda, la Lazio spaventa le pretendenti: entourage irritato, ipotesi drastiche e ultimatum
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Un'altra telenovela all'orizzonte, un nuovo caso pronto a ribollire sotto il sole rovente dell'estate che, si sa, è da sempre stagione di tormentoni. I protagonisti sono noti: da una parte la Lazio, dall'altra Luis Pedro Cavanda, calciatore ormai fuori rosa da febbraio. Noto anche il motivo del contendere: non c'è intesa sul rinnovo. Lotito e Tare si fanno forti di un accordo trovato con il precedente agente del terzino, l'attuale procuratore, mentre l'attuale agente del terzino, Ulisse Savini, è convinto che quella bozza di compromesso vada ridiscussa. Lo stallo è totale, la separazione nella sessione estiva di calciomercato praticamente inevitabile. Cavanda sogna la Premier, non è un mistero, è attratto dal calcio inglese e su di lui è forte l'interesse di club come Fulham, Stoke ed Everton. I club d'oltremanica hanno sondato il terreno, hanno avanzato proposte che si aggirano intorno ai 3 milioni di euro. Poco per la Lazio che chiede almeno due milioni in più per cedere il difensore classe '91. Lotito è stato chiaro, difficilmente abbasserà le sue pretese. Cavanda ha un contratto in scadenza tra un anno, non gioca da 4 mesi e i club interessati non vorrebbero alzare troppo la posta. Secondo indiscrezioni raccolte in Esclusiva dalla nostra redazione, la tensioni delle parti sta salendo, l'entourage del giocatore non è rimasto colpito positivamente dall'atteggiamento della Lazio. Cavanda vuole andare via, la storia con il club biancoceleste è arrivata al capolinea, è spaventato dall'idea di rimanere fermo un altro anno, sarebbe deleterio per tutti. L'entourage del terzino vorrebbe evitare uno scontro frontale, si sta cercando di trovare una soluzione indolore, ma se la situazione non dovesse sbloccarsi in tempi ragionevoli allora non è escluso che si ricorra a estremi rimedi come l'articolo 17 o puntando sulla violazione da parte della Lazio dell'articolo 7 dell'accordo collettivo. Insomma lo stesso tasto sul quale Mauro Zarate sta spingendo per ottenere la rescissione del contratto dal Collegio Arbitrale. Savini e Cavanda vorrebbero evitare lo scontro, sperano che la Lazio abbassi le pretese, ma hanno fissato un ultimatum e la deadline è sabato, dopo di che passeranno all'azione e sarà muro contro muro. Nelle prossime ore ci saranno novità, in un senso o nell'altro. Titoli di coda di una storia ormai finita.