Bella, giovane e ingenua. La Lazio passa in rimonta: 3-2 al Saint-Étienne

01.10.2015 20:50 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
Bella, giovane e ingenua. La Lazio passa in rimonta: 3-2 al Saint-Étienne
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© foto di Federico Gaetano

ROMA - Le vittorie contro Genoa e Verona non sono stati casi isolati, la Lazio di Pioli ha ripreso correre. In Europa League, contro il Saint-Étienne, i biancocolesti faticano terribilmente contro una squadra rimasta in nove uomini ma conquistano la terza vittoria di fila. Sono proprio i verdi di Galtier a passare in vantaggio grazie al gol in mischia di Sall, poi Eddy Onazi si traveste da goleador e firma l'1-1. Hoedt completa la rimonta a inizio ripresa, ci pensa a Biglia a calare il tris tenendo i francesi a distanza di sicurezza. Il 3-2 di Monnet-Paquet incarna i limiti di questa giovane Lazio, che sa essere cinica e brillante quanto ingenua e timorosa.

FORMAZIONE - Nulla da fare per Morrison, il debutto dal 1' non s'ha da fare. C'è ancora Milinkovic nel ruolo di trequartista del 4-2-3-1. Tra i pali si rivede Berisha, eletto portiere d'Europa League. Mauricio e Hoedt sono la coppia centrale, Basta e Radu corrono sulle fasce. Davanti alla difesa ci sono Biglia e Onazi, l'argentino non ne vuol sapere di riposare dopo le fatiche di Verona. Dietro a Mauri falso nueve, spazio a Felipe Anderson, Milinkovic e Keita.

PRIMO TEMPO - “Contro il Verona abbiamo preso gol da calcio piazzato, dobbiamo stare più attenti in queste situazioni”. Il monito di Pioli è servito a poco, le palle inattive si confermano tallone d'Achille della sua Lazio. Passano solo sei minuti e la Biancoceleste si trova a rincorrere. Biglia buca l'intervento su un calcio d'angolo, Sall non può esimersi dal portare in vantaggio i suoi. Per questione di centimetri i verdi non raddoppiano, sempre su azione di palla inattiva. Ma a salvare Berisha dall'incornata di Roux ci pensa la traversa. È veemente la reazione dei biancocelesti. Wesley Hoedt sale in cielo sul cross di Biglia, Ruffier fa il fenomeno e allontana la sfera sulla linea di porta. Si accende Felipe, e sono gaui per i verdi. Onazi verticalizza per il brasiliano, arriva sul fondo e s'arresta. Alza lo sguardo e serve Mauri, ma il pallone arriva a Onazi. Stop e tiro da bomber navigato, il nigeriano fa 1-1 al 22'. È un susseguirsi di episodi chiave, il terzo giunge alla mezz'ora. Entra in scena l'arbitro turco Özkahya, che manda Beric negli spogliatoi per una gomitata rifilata a Mauricio. La punta slovena lascia il campo perplesso, il brasiliano sanguina copiosamente e viene accudito dai sanitari della Lazio. Tornerà sul prato verde poco dopo, giusto in tempo per vedere il suo compagno di reparto che si lascia scappare Hamouma. Berisha si accartoccia e fa sua la bola. Nel finale di primo tempo la palla d'oro capita sui piedi di Mauri. Il lancio di Biglia è delizioso, il numero 6 calibra male l'impatto col pallone e spedisce il pallone in curva.

SECONDO TEMPO - Mauricio alza bandiera bianca, è Gentiletti a prendere il testimone. Il cambio porta bene alla Lazio, che mette la freccia con Wesley Hoedt. Biglia pennella su punizione, Sall travolge Ruffier mettendolo fuori causa. Sul pallone vagante s'avventa il giovane olandese che col mancino la deposita delicatamente in rete. In vantaggio di un uomo e di un gol, eppure le aquile non riescono a chiuderla. Festival di cambi al 64': Galtier richiama Corgnet e Hamouma per Diomandé e Bahebeck; Pioli s'affida a Matri al posto di Mauri. I francesi non demordono, restono incollati al match e mettono i brividi a Berisha con il siluro di Baehebeck. Un ultimo moto d'orgoglio, quello dei francesi. Perché al 76' Sall atterra Felipe Anderson e si becca il secondo giallo, il Saint-Étienne finisce addirittura in nove. La rete della sicurezza porta la firma di capitan Biglia, al termine di una progressione devastante di Keita. Sembra un triplice fischio anticipato, se non fosse che la Lazio si complica la vita permettendo a Monnet-Paquet di accorciare le distanze con un delizioso pallonetto. Ma stavolta non c'è spazio per la beffa, la prima vittoria in Europa League è servita.