Biglia: "Il pareggio con il Brasile non ci è andato giù". E anche il Liverpool piomba sul Principito...

Pubblicato il 16 novembre alle ore 15
17.11.2015 08:00 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe/Daniele Rocca-Lalaziosiamonoi.it
Biglia: "Il pareggio con il Brasile non ci è andato giù". E anche il Liverpool piomba sul Principito...

AGGIORNAMENTO DEL 17/11 ALLE ORE 8 - Real Madrid, Manchester United, Valencia e Liverpool. Già, anche la formazione di Klopp sarebbe sulle tracce di Lucas Biglia. Secondo la Gazzetta dello Sport, alcuni emissari dei Reds hanno recentemente visionato il playmaker argentino. Le richieste di Lotito sono ormai note, servono 30 milioni per il biondo centrocampista. Che ha un contratto con la Lazio in scadenza il 30 giugno 2018 ed è in attesa da tempo di un ritocco dell'ingaggio. L'offerta del patron biancoceleste è di 2,5 milioni di euro netti a stagione, a breve dovrebbe esserci un incontro tra le parti. 

Attira a sé tutti i rumors di mercato, Lucas Biglia. È come un magnete che catalizza l'interesse dei top club europei. Real Madrid, Manchester United, Valencia e Inter sono solo alcune delle pretendenti, ma le cifre per strapparlo a Lotito sono di quelle importanti. Il ds della Lazio, Igli Tare, ha provato a blindarlo a parole: “A gennaio non lo vendiamo, resta alla Lazio". In questa settimana il Principito ha messo da parte le voci di mercato, è concentrato sul doppio impegno con la Nazionale. Il pareggio con il Brasile va stretto alla sua Argentina, ancora alla ricerca della prima vittoria nelle qualificazioni ai prossimi Mondiali. Di seguito le dichiarazioni di Biglia in un'intervista rilasciata al quotidiano argentino, Clarin.

Nonostante il pareggio con il Brasile, i tifosi hanno applaudito la squadra al Monumental. Possiamo dire che vi siete riconciliati con il popolo argentino?

"Di positivo c'è che ci stiamo avvicinando all'idea di gioco che vogliamo proporre, il problema è che i risultati non arrivano. Sui tifosi dico che il loro umore dipende sempre da come giochiamo, i tifosi hanno capito che abbiamo cercato la vittoria fino alla fine. Non è arrivata per diversi fattori”.

Che cosa vi ha detto Gerardo Martino?

“Abbiamo parlato due giorni fa, ci siamo riuniti e ci ha detto di aver visto grande delusione in noi. Ma lui è convinto che giocando in questo modo arriveranno i risultati, ci ha ripetuto che è questa la strada da percorrere”,

Molti di voi a fine partita erano visibilmente arrabbiato per non aver battuto il Brasile...

“È la dimostrazione che ci siamo impegnati al 100%. Noi non siamo soddisfatti, credo sia chiaro. Vogliamo continuare a migliorare”.

Quanto vi preoccupa questo avvio di qualificazioni a rilento? Ci sono alcune statistiche preoccupanti...

“Conviviamo con i numeri tutta la vita, ovvio che non siamo soddisfatti di aver conquistato due punti su nove. Sappiamo che sono pochissimi per l'Argentina. Ma allo stesso tempo siamo consapevoli che se giochiamo come contro il Brasile vinceremo molte partite. In Colombia dobbiamo ripetere quella prestazione”.

Pensi che il caldo di Barranquilla possa influire sull’andamento del match?

"Ci siamo preparati bene. Una buona idratazione sarà essenziale. Penso che il caldo sarà un fattore che varrà per entrambe le squadre, anche perché ci sono molti calciatori che giocano in Europa. Dovremo gestire i momenti e le energie durante il match".

Tornare in Colombia sarà un’emozione particolare, è stato il primo passo del ciclo Saballa, che si è concluso con in secondo posto nel Mondiale...

"Si tratta di una trasferta difficile, avremo tutto il pubblico contro. Ma è successo anche con Sabella e vogliamo che succeda lo stesso con Martino. Dobbiamo tornare al nostro livello, quello della Coppa America. Speriamo che succeda in Colombia".

Ormai sta diventando un po’ ripetitivo come tema quello delle prestazioni della squadra   senza Lionel Messi. La domanda è: l’assenza di Messi può influire anche dal punto di vista psicologico?

"È chiaro che senza Messi non è lo stesso, ma non è possibile che influisca sul nostro rendimento. Anche perché è una mancanza di rispetto per chi gioca al suo posto e cerca di fare il suo meglio. Leo è il migliore, ma abbiamo giocatori in grado di sostituirlo".