De Vrij e la Lazio: "Essere così in alto è una sorpresa anche per noi. Anderson? E' molto forte"

Pubblicato ieri alle 10:55
27.03.2015 07:00 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
De Vrij e la Lazio: "Essere così in alto è una sorpresa anche per noi. Anderson? E' molto forte"
© foto di Federico Gaetano

Ventitrè anni, ma l'esperienza di un veterano: Stefan de Vrij ci ha messo poco a conquistare il cuore dei tifosi laziali. Impresa non impossibile per chi, appena maggiorenne, già guidava una delle retroguardie più importanti d'Olanda. Il passaggio al calcio italiano è stato semplice, nessun condizionamento, nessun periodo di apprendistato, il difensore laziale, dopo un Mondiale da protagonista si è calato subito nella nuova realtà. "La scorsa estate il club ci ha detto quali erano i piani e che avremmo potuto salire rapidamente, ma essere già così in alto è una sorpresa anche per noi" dichiara ai microfoni olandesi. Un nuovo modo di intendere il calcio, de Vrij si è messo sotto e ha appreso presto i meccanismi della Serie A. "A volte sento dire che non sono abbastanza duro, ma questo non è vero, ho mosso dei passi in avanti anche sotto questo punto di vista. Vedo molte immagini delle partite che gioco, in questo modo riesco a riconoscere prima le situazioni. Questo si nota se andate a rivedere le partite che giocavo con il Feyenoord e quella che ho giocato domenica scorsa contro il Verona di Luca Toni. C'è una differenza enorme". Il Feyenoord, appunto. Il giovane olandese è rimasto legato alla squadra che lo ha consacrato nel calcio dei grandi. Ecco perché i fatti di Roma, con i tifosi biancorossi che hanno invaso il centro storico devastando la fontana del Bernini, lo hanno toccato: "I compagni di squadra mi hanno fatto un sacco di battute, mi hanno chiesto se ero disposto a pagare i danni. Anche a proposito della banana gonfiabile (lanciata a Gervinho durante la partita di ritorno, ndr), so che lì è una tradizione e non ci sono assolutamente secondo fini dietro. Certo è che il Feyenoord dovrà convincere prima di tutto la UEFA". In chiusura un pensiero sull'uomo simbolo di questo periodo laziale, Felipe Anderson, finalmente sbocciato dopo un lungo periodo di attesa: "Credetemi, questo ragazzo è veramente molto forte. Quello che riesce a mostrare ora è semplicemente straordinario".