Di Bello e le simulazioni, due pesi e due misure: premia il tuffo di Strootman e inventa quello di Keita

22.05.2017 08:31 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
Di Bello e le simulazioni, due pesi e due misure: premia il tuffo di Strootman e inventa quello di Keita
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© foto di Federico Gaetano

E' il 30 aprile e all'Olimpico la Lazio è in vantaggio per 1-0 nel derby della Capitale contro la Roma. Strootman rovina in area simulando un intervento di Wallace che, come dimostrano le immagini, è almeno a 25 centimetri dall'olandese. Orsato indica il rigore e tutti i calciatori biancocelesti protestano con il direttore di gara e con l'addizionale di porta che, da poco più di un metro, non può non aver visto la chiara simulazione del centrocampista giallorosso. Nessuno dei due cambia idea e De Rossi trasformerà dagli undici metri riportando, solo momentaneamente, la gara in parità. Chi è l'addizionale di porta? Quel Marco Di Bello che con le sue decisioni ha condizionato la gara di ieri sera contro l'Inter. Un primo rigore non concesso alle aquile sullo 0-0 per intervento di Murillo su Keita e poi la ciliegina sulla torta. Sul 2-1 per i nerazzurri non solo non fischia un penalty solare per fallo di Medel sullo stesso attaccante senegalese, ma lo ammonisce per simulazione. Peccato che il cartellino giallo sia il secondo, il primo pochi minuti prima per fallo su Candreva, e che così la Lazio sia costretta ad inseguire nei minuti finali con l'uomo in meno. Un paradosso vedendo come aveva giudicato la caduta di Strootman appena tre settimane fa.Errori gravi ed evidenti e ancora una volta contro Biglia e compagni che portano il fischietto pugliese, con cui i precedenti restano in attivo, nella lista degli arbitri poco graditi al popolo biancoceleste.