È un tiro al bersaglio, ma al Fersini vince l'affetto degli 8mila tifosi - FOTO

Pubblicato ieri alle 12:13
18.08.2014 06:30 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
È un tiro al bersaglio, ma al Fersini vince l'affetto degli 8mila tifosi - FOTO
© foto di Lalaziosiamonoi.it

Finisce 16 a 0, è un tiro al bersaglio. La Lazio ricopre di gol lo Sporting Città di Fiumicino, squadra del campionato Eccellenza. Ma più delle reti, in una rovente domenica di agosto, contano le 8mila presenze allo stadio Fersini. Tribune e “curve” (finiti i posti a sedere) riempite d’affetto dai tifosi della Lazio. Un entusiasmo che non si vedeva da tanto tempo. Troppo. Foto e autografi per mister Pioli, cori per Lulic e Candreva, standing ovation per Klose campione del mondo. E dire che il sole non lascia respiro ai presenti. Alla fine il medico sociale Salvatori, per colpa del caldo e degli svenimenti sugli spalti, rischia di correre più dei calciatori in campo. Dove va in scena un allenamento per gli attaccanti e i centrocampisti biancocelesti: otto reti per tempo nell’ultima amichevole precampionato della squadra di Pioli. Da domenica prossima ci comincia a fare sul serio.

TURNOVER - Pioli lascia i big in panchina, opta per le seconde linee. Stravolto completamente l'undici sceso in campo a Latina dal primo minuto. Dall'inizio ci sono Biglia e Klose, è la prima volta per i finalisti mondiali. Per il resto è una Lazio B: Berisha tra i pali; Cavanda (Konko lamenta un fastidio alla schiena), Novaretti, Ciani e Braafheid in difesa; Biglia in regia con Onazi e Cataldi mezzali; Felipe Anderson, Klose e Mauri formano il tridente avanzato. Nel secondo tempo avranno spazio un po’ tutti, gli unici che resteranno a guardare saranno Basta, Cana, Radu, Ledesma, Minala e Djordjevic.

PRIMO TEMPO - Il copione è scontato, la Lazio fa la partita, lo Sporting Fiumicino cerca di chiudere i varchi nella propria metacampo. Biglia ci mette qualche minuto a sciogliersi, le sue gambe sono ancora imballate. Chi non fa fatica è Felipe Anderson, di nuovo tra i migliori in assoluto. Il brasiliano vola in confronto alla passata stagione, si é scrollato di dosso la pressione, viaggia a velicità doppia. La squadra di Pioli spinge dalla sua parte, sulla fascia destra nascono tutte le azioni più pericolose. Il primo sussulto, però. arriva da un corner calciato da Braafheid: Ciani stacca da solo in area di rigore, ma schiaccia troppo il colpo di testa. Palla sulla traversa. La Lazio ingrana, dopo una conclusione al volo di Mauri respinta dal portiere, arriva il vantaggio: serpentina di Klose, che rientra sul destro e conclude a rete. Chessa fa quel che può, Cavanda è il più lesto sulla respinta e insacca. Mauri firma il raddoppio grazie alla generosità di Klose: il tedesco salta il portiere e regala al numero 6 un pallone solo da spingere dentro. Onazi infila il 3-0 in percussione centrale, poi si scatena Felipe Anderson. Doppietta di rabbia: bolide di sinistro sotto la traversa e tap-in ravvicinato su un altro gesto di altruismo di Klose. Al 41’ ecco il primo gol estivo di Miro. Scatto in profondità, tocco di esterno e palla all’angolino. Onazi e Cataldi, da distanza ravvicinata, fanno in tempo a chiudere sull’8-0 la prima frazione di gioco.

LA RIPRESA - Pioli cambia quattro uomini all’intervallo. Escono Berisha, Onazi, Cataldi e Felipe Anderson; entrano Marchetti, Gonzalez, Ederson e Keita. Il brasiliano fa l’intermedio di sinistra, il Tata quello di destra, Keita occupa la fascia sinistra d’attacco con Mauri che dirotta dalla parte opposta. Lo Sporting Fiumicino sembra contenere meglio, la goleada si ferma per qualche minuto. Ci pensa Biglia, anche lui alla prima realizzazione, a farla ripartire. L’argentino raccoglie al limite, il suo tiro a giro è precisissimo e non lascia scampo all’estremo difensore avversario. Il sole non intende risparmiare né i tifosi, né i calciatori. La stanchezza comincia a farsi sentire, Pioli se ne accorge e rivoluziona la formazione con sei sostituzioni: Pereirinha, De Vrij (schierato sul centrodestra in coppia con Novaretti), Parolo (regista), Lulic, Candreva e Tounkara prendono il posto di Cavanda, Ciani, Biglia, Ederson, Mauri e Klose. Miro è il più acclamato, la tribuna del Fersini gli riserva una standing ovation da campione del mondo. Forze fresce sul rettangolo verde, lo Sporting Fiumicino non ne può più. Tounkara (di testa) porta il risultato in doppia cifra, Keita dimostra di essersi sbloccato a Latina: doppietta nel giro di tre minuti (destro da fuori e appoggio in rete su suggerimento di Candreva). E’ una sfida nella sfida quella tra i due compagni-amici ex Barcellona: Tounkara pareggia i conti saltando il portiere al 38’, Keita allunga di nuovo con una conclusione di prima intenzione. Il match volge al termine, Lulic dall’altezza del dischetto e Candreva con un cucchiaio da fuori area chiudono lo score sul definitivo 16 a 0. Gesto tecnico impeccabile. L’amichevole non poteva concludersi in maniera migliore.