ESCLUSIVA- Galtier, dal Monza fino al Saint-Ètienne. Gli ex compagni: "Contro Pioli grande sfida!"

30.09.2015 11:00 di Davide Capogrossi Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA- Galtier, dal Monza fino al Saint-Ètienne. Gli ex compagni: "Contro Pioli grande sfida!"

Sfogliando l'album, si impara. Stagione 1997-98, pagina del Calcio Monza. La società satellite del Milan, per un accordo sottoscritto dal presidente geometra Giambelli con la squadra rossonera. Tra le figurine con il doppio giocatore spunta l'esperto difensore Christophe Galtier. Non è un caso di omonimia, è proprio l'allenatore del Saint-Étienne, prossimo avversario della Lazio in Europa League.

UN PREDESTINATO - Quella fu l'ultima tappa da calciatore di Galtier, arcigno libero vecchio stampo alla Baresi. Senso della posizione, arguzia, grande intelligenza calcistica. Questo è il quadro tracciato da Fabio Moro, ex bandiera del Chievo di Delneri che aveva mosso i suoi primi passi proprio in quel Monza, con le spalle coperte da Galtier: "Aveva un curriculum importante con un'esperienza nell'Olympique Marsiglia - racconta in esclusiva ai nostri microfoni - era stato acquistato per aggiungere esperienza in un gruppo giovane. Non aveva grandissime qualità fisiche, ma abilità tecnico-tattiche al di sopra della norma. Per la Serie B era un valore aggiunto. Fece molto bene, giocavamo a tre dietro. Io ero uno dei due centrali insieme a Castorina e Sadotti ed eravamo più sulla marcatura mentre lui copriva i buchi e leggeva le situazioni a livello tattico. È sempre stato molto determinato, intelligente, dotato tecnicamente". Non è un caso se negli anni ha svezzato talenti come Essien, Diarra, Matuidi. Tutti elementi di grande carisma e personalità.

IL MIRACOLO SAINT-ÉTIENNE -  La sua carriera da allenatore ha seguito un percorso lungo e tortuoso: diverse esperienze all'ombra dei suoi guru Alain Perrin e Gerard Gili. Dall'OM al Bastia, dal Lione al Sochaux, dalla Grecia alla Premier League sino al caldo degli Emirati Arabi Uniti. Nel 2009 il presidente del Saint-Étienne gli affida le chiavi della squadra, in un momento estremamente difficile. Lui risponde con autorità e costruisce un progetto che pian piano porta i Verdi da squadra in lotta per la retrocessione a Cenerentola, sino a confermarsi nel lato sinistro della classifica. Questa è la terza campagna europea consecutiva del club della Loira e Galtier è uno degli artefici di questo successo. Nel 2013 ha ricevuto il Trophée UNFP come migliore allenatore della Ligue One, ex-aequo con il nostro Carlo Ancelotti. "Era un ottimo difensore con grandi qualità tecniche - ricorda l'ex centrocampista del Monza Luca Cavallo - era un allenatore in campo, molto bravo tatticamente, quell'esperienza a Monza è servita sicuramente per il suo percorso da allenatore perché eravamo una squadra molto aggressiva e di personalità, nonostante un'età media molto bassa".

RITORNO IN ITALIA - Giovedì Galtier tornerà in Italia con il suo Saint-Étienne, seconda forza del campionato. Lo Stadio Olimpico non è il Brianteo, l'Europa League non è la Serie B. La sua squadra è estremamente quadrata ed ordinata in fase difensiva, lui prepara ogni partita nei minimi dettagli. Si ispira a Mourinho e a Perrin, ma rimase affascinato dall'Inter di Simoni durante la sua esperienza italiana. Nella Capitale incrocerà Pioli, un altro mago della tattica: "Son passati tanti anni - continua Fabio Moro - ma il bagaglio di esperienze è molto utile e qualcosa ti porti sempre dietro. Affronterà un altro grandissimo allenatore come Pioli. L'ho avuto al Chievo quando ero Team Manager, purtroppo non quando ero giocatore. È un mio rammarico, secondo me è un tecnico di grande livello, molto equilibrato. La Lazio stava vivendo un momento di sofferenza, fortunatamente ha vinto domenica. Sono due grandi allenatori. Pioli è una conferma, Galtier ha dimostrato di essere un bravo tecnico ma è ancora nella sua fase di crescita". Che la sfida abbia inizio, il Saint-Étienne vuole far punti dopo il pareggio della prima sfida con il Rosenborg. Non ci sarà Florentin Pogba, si è infortunato nell'ultima gara con il Nizza, non potrà sfruttare in campo i consigli del fratello Paul. Ci sarà invece Galtier, che ricorda le dritte di una vecchia volpe come Bruno Bolchi e magari anche qualche parolina di italiano: "Ricordo un aneddoto - conclude Moro -. Era appena arrivato a Monza. Gli avversari stavano calciando una punizione. Noi gli dicevamo di saltare in barriera, lui si gira e ci fa: 'Cosa vuol dire salta?'. A fine partita abbiamo riso molto su questo episodio". Non possiamo garantire sull'italiano di Galtier, ma una cosa è certa: il suo Saint-Étienne parla la lingua del bel calcio e la sfida dell'Olimpico si preannuncia spettacolare. Con una spruzzata di amarcord...