FOCUS - Felipe Anderson diventa assistman e i gol mancano: 562' a reti bianche, mai inizio fu peggiore

Pubblicato ieri alle 8
21.10.2016 06:45 di  Federico Erdi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Federico Erdi - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Felipe Anderson diventa assistman e i gol mancano: 562' a reti bianche, mai inizio fu peggiore
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© foto di Federico Gaetano

Essere Felipe con Inzaghi. Vuol dire corsa, sacrificio, difesa e attacco allo stesso tempo, dribbling, cross e verticalizzazioni. Era arrivato in Italia come trequartista, Pioli lo ha reso un imprevedibile esterno d’attacco, adesso Inzaghi lo studia anche sulla linea di centrocampo. Un nuovo Anderson che diventa duttile: 3-5-2, 4-1-4-1, 4-3-3, non fa differenza, “gioco dove vuole il mister”, così dice così fa. Non dispiace affatto e nonostante ancora non abbia fornito prestazioni esaltanti, la versione inzaghiana di Felipe sembra essere più presente durante i 90 minuti, tocca più palloni ed è costantemente nel vivo del gioco. Irritante in alcune giocate, illuminante in altre: questa purtroppo è un’intermittenza che ancora non riesce ad interrompere. Nel suo quarto anno alla Lazio, il brasiliano sta nuovamente plasmando il suo modo di giocare, alla ricerca di una dimensione definitiva. Il cambiamento più importante? I numeri. Felipe colleziona più assist e per ora non ha ancora trovato il gol: la parola d’ordine è tranquillità, arriveranno anche quelli, fa tutto parte della nuova vita di Felipe Anderson.

INIZIO A RETI BIANCHE – 562 minuti senza gol. Mai inizio di stagione fu peggiore. L’ultimo con la Lazio risale allo scorso 10 aprile contro il Palermo. Nemmeno quest'estate con la Seleçao Olimpica è riuscito ad andare a rete. Felipe non segna e batte di gran lunga il suo record in biancoceleste. L’anno scorso ci mise 213 minuti per trovare la sua prima rete stagionale contro il Genoa. Nella stagione 2014-15 ha trovato il gol contro il Varese in Coppa Italia, dopo 365 minuti effettivi di gioco. Meglio fece addirittura nel suo primo anno, il peggiore a livello di presenze: dopo 340 minuti tra campionato e coppe, segnò il suo primo centro in biancoceleste contro il Legia Warsawia in Europa League. L’astinenza inizia a farsi sentire, la speranza è quella di sbloccarsi contro il Torino, a cui ha già segnato 4 gol (due doppiette).

FELIPASSIST MAN – L’anno scorso siglò 5 assist in 35 incontri, due anni fa arrivò a 8 (5 in un solo mese). In questa stagione sono già 3 le volte in cui Felipe ha mandato in gol un suo compagno, in appena 7 presenze. Se dovesse continuare così potrebbe tranquillamente andare in doppia cifra. Dal fondo o dalla trequarti, il piede di Felipe in questa prima parte di stagione è caldo. La speranza è quella che riesca a trovare il giusto numero di gol e assist: per rivedere finalmente quel giocatore decisivo e imprendibile, che piano piano sta cercando di trovare la sua dimensione.