FOCUS - Lazio, battere il Salisburgo per arricchire la storia europea: tutti i precedenti nei quarti

Pubblicato il 03-04 alle 07.28
04.04.2018 06:50 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio, battere il Salisburgo per arricchire la storia europea: tutti i precedenti nei quarti

Archiviata la Pasqua e la vittoria con il Benevento, parte la full immersion Europa League. All’orizzonte per la Lazio c’è la doppia sfida al Salisburgo, con in palio il pass per la semifinale. Indipendentemente dall’esito, il quarto di finale raggiunto è un traguardo prestigioso, storico sotto certi punti di vista. È la seconda volta nell’era Lotito, la settima assoluta che i biancocelesti arrivano così avanti nelle competizioni europee (riconosciute dalla Uefa, ndr), ritrovandosi a giocarsi il titolo con la creme in ambito continentale. Nel quadro infatti oltre a Lazio e Salisburgo figurano vere e proprie big come Atletico Madrid e Arsenal, Marsiglia, Sporting Lisbona e Cska Mosca, per finire con la sorpresa Lipsia. Quanto ai precedenti, la storia recita un bilancio in parità per i romani, con 3 qualificazioni al netto di 6 partecipazioni ai quarti di finale. L’ultima semifinale è della stagione 2002-03 e dopo 15 anni la Lazio cerca il ritorno nella top four.

BORUSSIA DORTMUND - La prima volta che la Lazio arriva nei quarti di Coppa Uefa è nell’edizione del 1994-95 e l’avversario è il Borussia Dortmund dell’ex Kalle Riedle. L’andata all’Olimpico viene dominata dagli uomini di Zeman, che davanti a 53 mila spettatori regalano spettacolo. La sfortuna ferma a più riprese Signori (clamoroso un suo doppio palo) e Boksic, fin quando il neo entrato Casiraghi costringe all’autogol Freund. Misero l’1-0 in vista del ritorno e infatti al Westfalenstadion già all’11’ Chapuisat dal dischetto pareggia i conti. Dopo un clamoroso rigore negato a Casiraghi (che subisce un calcio in petto da Sammer), proprio Riedle allo scadere costringe la sua ex squadra all’eliminazione.

AUXERRE - Dopo 3 stagioni la Lazio raggiunge ancora i quarti di Coppa Uefa. È il primo anno con Eriksson in panchina e Mancini guida in campo, ma la gara d’andata all’Olimpico viene decisa da Casiraghi. I biancocelesti sono superiori rispetto all’Auxerre e la sfida di ritorno allo Stade Abbé des Champs è profondamente diversa rispetto a quella di Dortmund. In 13 minuti Mancini e Gottardi chiudono i conti e la doppietta di Guivarc’h per il 2-2 finale serve soltanto per le statistiche. La Lazio vola in semifinale, avversario l’Atletico Madrid di Bobo Vieri.

PANIONIOS - Nella stagione successiva ancora quarti di finale, ma stavolta il palcoscenico è la Coppa delle Coppe. Davanti i greci del Panionios che in porta hanno un certo Fotaq Strakosha, papà di Thomas. La Lazio è irresistibile e già allo stadio di Nea Smyrni ipoteca la qualificazione con un rotondo 4-0, frutto della doppietta di Stankovic e dei gol di Salas e Nedved. Il ritorno è una formalità, anche se Strakosha fa penare gli avanti laziali: alla fine è 3-0, Nedved, Stankovic e l’unico gol biancoceleste di de la Pena. Prossima fermata Mosca contro la Lokomotiv.

VALENCIA - Passa ancora un anno e la Lazio si trova nell’Europa che conta della Champions League. Vinto il secondo girone davanti al Chelsea, ai quarti l’avversario è il Valencia di Cuper. Sciagurata l’andata al Mestalla, dove la squadra di Eriksson deve fare a meno di Nesta e Favalli. Il risultato finale è pesantissimo, un 5-2 maturato allo scadere quando anche il 4-2 avrebbe tenuto aperto il discorso in vista del ritorno: Angulo, la tripletta di Gerard e la rete di Lopez non lasciano scampo a quelle di Inzaghi e Salas. Il ritorno è un assalto continuo alla porta di Canizares, superato soltanto da Veron dalla distanza. L’1-0 non basta, in semifinale va il Valencia.

BESIKTAS - Stagione 2002-03, la Banda Mancini viaggia spedita in Coppa Uefa trascinata da Inzaghi e Chiesa. Superato un osso duro come il Wisla Cracovia, l’urna riserva nei quarti il Besiktas di Lucescu. La partita d’andata all’Olimpico è equilibrata, risolta da Inzaghi: pochi minuti dopo il suo ingresso batte Cordoba e regala il vantaggio in vista del ritorno. Dopo una settimana all’Inonu Stadium di Istanbul la Lazio risolve la pratica in soli 9’, con l’uno-due firmato Fiore e Castroman. A poco serve il gol finale di Sergen, i biancocelesti volano in semifinale. Ad attenderli il Porto di Mourinho.

FENERBAHCE - Passano 10 anni e la Lazio di Petkovic torna nei quarti di Europa League. Ancora a Istanbul, allo stadio Sukru Saracoglu, di fronte il Fenerbahce. Protagonista assoluto è l’arbitro scozzese Collum: nel primo tempo non assegna un rigore e relativa espulsione per fallo da ultimo uomo di Yobo su Ederson, poi espelle Onazi e assegna un penalty severissimo per tocco di braccio di Radu. Webò dal dischetto e Kuyt allo scadere mettono il sigillo sul 2-0, una montagna durissima da scalare. Al ritorno, nonostante non possa contare sulla spinta dei propri tifosi a causa delle porte chiuse, la Lazio ci prova in tutti i modi. Con Lulic accarezza il sogno rimonta, ma l’1-1 di Caner chiude i conti. Turchi avanti.