FOCUS - Lazio-Inter, gemelle da trent’anni: da Parigi a Gabriele, storia di un'amicizia tra tifosi

Pubblicato il 29/04 ore 15
30.04.2016 07:20 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio-Inter, gemelle da trent’anni: da Parigi a Gabriele, storia di un'amicizia tra tifosi

Si sta avviando verso la conclusione una delle stagioni più buie degli ultimi anni, per la Lazio. Non solo sotto il profilo dei risultati: la media stagionale di 20.492 spettatori ha collocato i biancocelesti soltanto in nona posizione in questa speciale classifica. Per non parlare del record negativo di abbonamenti e dei bassissimi dati registrati in Europa League. Una protesta, quella del cuore pulsante del tifo, portata avanti su due fronti: da una parte l’opposizione alla presidenza Lotito, dall’altra la disapprovazione verso le misure restrittive del prefetto di Roma Franco Gabrielli. Che ha portato la Curva Nord a disertare il proprio settore d’appartenenza nelle partite casalinghe. Solo “Di Padre in Figlio”, la serata in programma il 23 maggio, permetterà al tifo organizzato di fare un passo indietro. Intanto domenica nella Capitale arriveranno i sostenitori interisti. L’occasione per rinnovare lo storico gemellaggio con una partita di calcio a Tor di Quinto.

DAL PASSATO… - Il sodalizio tra le due tifoserie nasce intorno alla metà degli anni ’80, anche in opposizione a quello parallelo (poi decaduto) tra i supporters di Milan e Roma. E ancora oggi rappresenta uno dei legami più solidi all’interno del panorama italiano. Sono diverse infatti, nella storia recente, le occasioni in cui le due fazioni lo hanno rinsaldato. Tre in particolare le partite. La prima in occasione della finale di Coppa Uefa a Parigi del 1998, vera e propria giornata di festa per il calcio. Neanche l’alta posta in palio è riuscita mai ad intaccare quest'unione. Eppure, nel famoso 5 maggio 2002, proprio la sconfitta dell’Olimpico fece perdere all’Inter lo Scudetto in favore della Juventus. Sugli spalti però l’atmosfera era diversa con tutti i tifosi laziali ad augurare agli amici interisti la conquista del tricolore. Ultimo episodio sul campo il 2 maggio 2010 nella sfida passata alle cronache per lo striscione "Oh Nooo…" esposto in Curva Nord. Quel giorno, quasi a pareggiare i conti con otto anni prima, i nerazzurri trovarono il sorpasso decisivo sulla Roma in chiave Scudetto. Ma è probabilmente con un’altra vicenda che il gemellaggio è diventato tanto significativo. L’11 novembre, nella stazione di Badia Alpino, la tragica uccisione di Gabriele Sandri sconvolge il paese. La Serie A però non si ferma e gli interisti partono in corteo per manifestare il proprio dissenso. Per motivi d'ordine pubblico, in una giornata di grande tensione, Inter-Lazio è l’unico confronto ad essere rinviato. La gara verrà recuperata e, a rubare la scena, ci penserà lo Stadio Meazza con un’enorme scenografia biancazzurra a comporre il nome di Gabriele. Papà Giorgio verrà ospitato in curva e negli anni si susseguiranno tornei e iniziative benefiche per non smettere di testimoniare la propria vicinanza.

AL PRESENTE… - Domenica, in occasione di un nuovo incrocio tra le due formazioni, la Capitale si prepara per un altro momento di fratellanza. Come accaduto nel derby del 3 aprile, la Curva Nord tornerà a Tor di Quinto. A pochi metri da quello che fu il campo d'allenamento della Lazio di Maestrelli e Chinaglia. Al FutbolClub è in programma una partita di calcio tra le due tifoserie in cui continuare anche l’opposizione alle restrizioni dell’Olimpico. Antefatto dell’iniziativa è il comunicato della Nord milanese a marzo, in cui il tifo organizzato annunciava la decisione di non partecipare alla trasferta in segno di solidarietà. Un messaggio forte mai espresso dalle altre tifoserie nel corso di questa stagione, da quando cioè sono state introdotte le barriere divisorie. La serata in via del Baiardo, aperta a tutti, sarà così il modo di ritrovarsi e creare sugli spalti un’atmosfera simile a quella vissuta in tanti anni allo stadio. Un modo per aggiungere allo stesso tempo un’altra pagina alla storia di uno dei gemellaggi più importanti d’Italia.