FOCUS - Lazio, l'importanza del 4° posto: soldi e prestigio nelle casse della società biancoceleste

Pubblicato il 23/05/2017 alle ore 09:33
24.05.2017 07:00 di Francesco Bizzarri Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio, l'importanza del 4° posto: soldi e prestigio nelle casse della società biancoceleste
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

E a Crotone sarà decisiva per la salvezza dei calabresi e per il quarto posto della Lazio. Nessuno si aspettava la squadra di Inzaghi, dopo un grande campionato, in lotta ancora per la quarta piazza. Invece eccola lì, con l’Atalanta (quinta ad un punto) pronta a chiudere una straordinaria annata davanti al proprio pubblico contro il Chievo, sabato 27 maggio, magari con una vittoria. A Roma però, patron Lotito tuona: "Voglio il quarto posto". Sarebbe importante per prestigio e non solo. In Calabria ci sarà da sudare con il coltello fra i denti. La missione pare complicata, ma sicuramente alla portata della banda di Inzaghi.



LAZIO, L'IMPORTANZA DEL 4° POSTO - Dicevamo del prestigio. La Lazio torna ad essere la quarta forza della Serie A con un budget punti, che in altre annate, avrebbe assicurato addirittura la Champions League. Certo, il punteggio parla chiaro: i provvisori 70 punti contro gli 88 della Juventus scudettata, significano un divario enorme. Così come le 13 lunghezze che ci sono tra Napoli (3°) e i biancocelesti. E pensare che prima della sfida agli azzurri persa 3-1, Immobile e compagni erano a -4 dal terzo posto. Tra l’eccitazione per la Coppa Italia e un normale calo fisico, qualcuno ha mollato. Era il 9 aprile, da lì a poco arriva anche il 2-2 contro il Genoa. Poi le belle vittorie con Palermo, Roma e Sampdoria. Infine gli ultimi tracolli con Fiorentina e Inter. 10 punti in 7 partite non sono bastati per stare tranquilli.

DIRITTI TV, DUNQUE SOLDI - Ma cosa cambia dall’arrivare 5°? Dicevamo del prestigio, discorso assodato. Per il discorso dei diritti tv, la Lega di Serie A divide la torta con il nuovo metodo che fa discutere. Il 40% (stabilito dalla Legge Melandri) è una quota fissa per ogni squadra. Il restante 30% viene suddiviso tra i 20 club in base al bacino d’utenza. Infine, il restante 30% viene assegnato in base ai risultati: 10% relativo alla storia del club dall’annata 1946-47 (ebbene sì), il restante 15% ai cinque anni precedenti e l’ultimo 5% alla stagione in corso. Va da sé che la differenza tra 4° e 5° posto non c'è.

Gli esempi del campionato 2016 spiegano la situazione. La Lazio (8°) si è assicurata 55,4 milioni di euro, ben 4 in più della Fiorentina, quinta forza della Serie A. O come il Sassuolo, sesto a fine stagione, che raccoglie ‘appena’ 31,1 milioni. Discorso diverso con l’Europa League in tasca. Si ragiona anche sul market pool (diritti tv) che la UEFA distribuisce alle squadre partecipanti. E negli uffici di Nyon, tengono conto - in minima parte - anche del posizionamento nel campionato appartenente. Arrivare quarti aiuta e nella ripartizione degli introiti la differenza c'è: parliamo di cifre non stratosferiche ma comunque importanti. Ovvio che anche qui, il prestigio (“Lazio quarta forza della Serie A”), è un bel biglietto da visita da portare in giro per gli stadi di mezza Europa.

COSA È MANCATO - La stagione della Lazio è presto analizzata: grande campionato, grande gruppo, applausi ad Inzaghi. Ma perché ora la squadra si ritrova all’ultima giornata a difendere quel quarto posto? Un dato resta negativo: la sfida con le Big della Serie A. Con la Juventus i biancocelesti hanno sempre perso, con il Milan una sconfitta e un pareggio così come contro il Napoli. Con la Fiorentina una vittoria e una sconfitta, stessa sorte con la Roma. E infine con l’Inter, due partite, due ko. Ecco dove bisogna ripartire l'anno prossimo, ma qui c'è da difendere un quarto posto. Vietato distrarsi.