FOCUS - Maledizione Marassi: da Hernanes a Brocchi, quanti infortuni in casa del Grifone

Pubblicato il 21/9 alle ore 23.15
22.09.2014 07:15 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Maledizione Marassi: da Hernanes a Brocchi, quanti infortuni in casa del Grifone

“Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?”. Mai come oggi le note di Lucio Battisti risuonano nella mente dei tifosi laziali. Per il quarto anno consecutivo i biancocelesti sono usciti sconfitti dalla sfida di Marassi. Un tabù, una maledizione che estesa anche alle gare dell’Olimpico allunga la striscia a sette partite. Numeri scoraggianti per i capitolini che tornano con le ossa rotte dalla trasferta ligure. Pioli deve fare i conti con gli infortuni di Gentiletti, Biglia e Basta. In particolare i casi spinosi dei due argentini preoccupano, e non poco, in casa Lazio. Il centrale ha subito la lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e dovrà subire un intervento chirurgico che lo codtringerà ai box per sei mesi. Il biondo regista, invece, ha subito un trauma contusivo capsulare del primo dito del piede destro con infrazione ossea dell'osso sesamoide e della testa metatarsale. Si spera che il numero venti possa tornare arruolabile in un mese circa, ma la sua situazione andrà rivalutata nei prossimi giorni. Gli infortuni costringeranno Pioli a rivedere le proprie scelte. Non è la prima volta che Marassi costa caro alla Lazio. Riavvolgendo il nastro e tornando al 5 febbraio del 2012, l’allora squadra di Reja perse l’incontro per 3-2 e addirittura quattro elementi per problemi fisici. Nel gelo del Ferraris (si giocò alle 12:30 su un campo che presentava molte zone ghiacciate, ndr) nel riscaldamento si fermò Hernanes che costrinse il friulano a lanciare Tommaso Rocchi al fianco di Miro Klose. Proprio l’attaccante veneziano subì un infortunio muscolare alzò bandiera bianca dopo appena 17 minuti. Nella ripresa si fermarono anche Garrido e Stankevicius che resero obbligate le scelte di Reja. Gli strascichi polemici furono vibranti con la dirigenza e l’allenatore biancoceleste a cui non andò giù l’aver giocato su un terreno di gioco, secondo loro, impraticabile. Un anno dopo il film si ripete e il 3 febbraio del 2013, con la Lazio in piena corsa in campionato e in Europa League, i biancocelesti cedono ancora 3-2 subendo la rete decisiva di Rigoni in pieno recupero. La squadra di Petkovic uscì notevolmente rimaneggiata come era accaduto al suo predecessore. Nella prima frazione un duro intervento di Manfredini procurò un brutto infortunio al ginocchio di Miroslav Klose che costrinse il tedesco a restare fermo ai box per oltre due mesi. Nella ripresa l’ormai famoso tackle scivolata di Matuzalem mise fine alla carriera di Cristian Brocchi. Due infortuni gravissimi che spinsero la Lazio a tornare sul mercato degli svincolati tesserando Louis Saha. Nessun infortunio nel marzo scorso, ma che non ha fatto eccezione per un’altra costante delle gare al Marassi: l’espulsione di un calciatore biancoceleste.

E POI LE ESPULSIONI: DE VRIJ DOPO DIAKITÉ E LEDESMA – L’espulsione per somma di ammonizioni inflitta a Stefan De Vrij oggi è la terza negli ultimi quattro anni. Nel 2012 toccò a Mobido Diakité vedersi sventolare in faccia il cartellino rosso in seguito alle sue proteste per la mancata espulsione di Kucka, colpevole di un’entrata dura a centrocampo. Il 2013 vede i capitolini uscire in undici dalla sfida, ma nello scorso marzo è la volta di Ledesma. Il regista italo-argentino viene allontanato allo scadere per proteste in seguito ad alcune decisione dubbie del direttore di gara Peruzzo di Schio. Più che un tabù, Marassi e il Genoa sembrano essere diventati un’autentica maledizione. Fortunatamente, viene spontaneo dirlo, ci si gioca solo una volta l’anno…