FOCUS - O Rei Felipe è tornato, la Lazio è ai suoi piedi

Pubblicato il 01/03 ore 21
02.03.2015 06:30 di Francesco Bizzarri Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - O Rei Felipe è tornato, la Lazio è ai suoi piedi
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Prodezza sta a Felipe Anderson come Miro Klose sta al calcio. L'equazione perfetta per battere il Sassuolo. La variabile? Marco Parolo, che con il terzo gol mette al sicuro il risultato. Il professore è sempre lui, Stefano Pioli. Il primo della classe è il brasiliano. Un tiro dal limite nell'angolino imprendibile, che il portiere non battezza nemmeno con lo sguardo. Poi l'assist a Klose, come dire: "Ti vedo solo-soletto in area, questo è per te". E quella palla smorzata in mischia, capitata sui piedi di Parolo per il tris. Arrivava dall'infortunio al ginocchio. Poi quarantaquattro minuti con il Genoa e novanta con l'Udinese per scaldare il motore. Sì, Felipe Anderson è tornato.

FELIPE, SEI TU? - È strano. Non è il classico brasiliano talentuoso che viene dalla provincia di lamiera. Ma Anderson raffigura il colpo boom. Anderson l'amico di Neymar. Anderson che vale milioni. Anderson con la dieci del Santos. I tifosi biancocelesti si sfregavano le mani al limite della combustione appena annunciato l'acquisto. Poi quello che appare in campo è uno spettro di quello visto in Brasile. Nella stagione 2013/2014, 20 presenze e un gol. Male. La rinascita arriva con Pioli. A questo punto dell'annata ha raggiunto le stesse apparizioni dello scorso anno, condite però da sei gol e cinque assist. C'eravamo tanto sbagliati, con critiche ammesse ma non concesse. Perché Anderson è il colpo boom. È sempre l'amico di Neymar e vale più milioni di quanti spesi dalla dirigenza della Lazio. Il tutto, un anno dopo. Ma è valsa la pena aspettare.

MIRO, PROVIAMO? - Un gol da cineteca in un'ennesima domenica che c'è da prendere il treno per l'Europa. Questa volta da Reggio Emilia. "Corri Felipe", urla Pioli da bordo campo. Quarantacinque minuti e la Lazio va al riposo già seduta in prima classe grazie alla sua rete. Lo spavento di Zaza con Marchetti decisivo è solo un sussulto su delle rotaie poco stabili. Serve la precisione di un tedesco per arrivare puntuali alla prossima fermata. Dalla panchina arriva Klose, con sguardo da capotreno vicino alla pensione, ma che conosce bene il proprio mestiere. Due minuti e Felipe gli concede tre palle gol. Le prime due le cicca clamorosamente, la terza no. Trecento gol da professionista in una carriera incredibile. Come l'ascesa del brasiliano numero sette. Che ormai è in corsa come tutta la squadra per l'obiettivo stagionale. Candreva, Keita, Mauri e Felipe Anderson. Ali spiegate e spietate. Sicuri che la Lazio voglia arrivare in Europa in treno?