FOCUS - Perché alla Lazio serviva un attaccante. E perché proprio Ciro Immobile

Pubblicato il 25/04 alle 12.00
26.04.2017 07:25 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Benedetta Orefice/Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Perché alla Lazio serviva un attaccante. E perché proprio Ciro Immobile
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Siamo pazzi di Ciro Immobile. Tanto da dedicare le nostre preghiere pre derby tutte per lui. Per gli atei, invece, i ‘daje’ si sprecano. “Daje Ciro”, “Dajeeee Ciro”, “Aridaje Ciro”, “Daje ancora Ciroo”, “Daje tutta Ciro”. Serviva un attaccante da 23 gol stagionali, e non è ancora finita. Ma soprattutto l’ex Siviglia racchiude tutte le caratteristiche perfette per nominarlo 'un grande’. Ecco perché ci fa impazzire. La Lazio sogna con il suo colpo di mercato più bello, più prolifico, più social, più beniamino di tutti. C’è un finale di stagione emozionante: quarto posto che vale l’Europa e una finale di Coppa Italia. Senza mai dimenticare una cosa: di coccolare Immobile, l’uomo che serviva per far diventare la Lazio una grandissima squadra.

NUMERI - A far innamorare i tifosi della Lazio ci hanno pensato soprattutto i gol. Di testa, su calcio di rigore, di destro non fa differenza: Ciro Immobile è un cecchino. Come un giovane Re Mida, capace di trasformare in oro tutto ciò che circola tra le sue parti. Per questo Inzaghi lo ha chiesto a Lotito con insistenza. Quale modo migliore, se non l’acquisto dell’ex Torino, per impreziosire la rosa? Altro che Valencia, che Bielsa aveva indicato come obiettivo numero 1 dell’attacco. Contro il Palermo non gli è servito nemmeno un minuto per firmare la doppietta e portare a 20 le marcature in Serie A. L’ultimo centravanti biancoceleste che, dopo 33 giornate, poteva vantare un bottino migliore? Hernan Crespo. Nella stagione 2000/01, infatti, l’argentino era a quota 25. Ma con i 20 gol messi a segno, Immobile ha scavalcato un altro mito come Bruno Giordano (19), mettendo nel mirino gli altri grandi laziali. Da Signori (per tre stagioni, 26, 23 e 24 centri) a Crespo (26), passando per Piola (due stagioni a 21) e Chinaglia (due stagioni, 21 e 24): solo loro hanno fatto meglio di Ciro. Che, nelle ultime cinque giornate di campionato, proverà a superare le 22 reti realizzate con il Torino nella stagione 2013/14 (quando conquistò la palma di capocannoniere del torneo), per portare la Lazio di nuovo in Europa.

‘MEDIATICO’ - Un bomber vive di luce riflessa. Più segna, più diventa famoso. Immobile alla Lazio è venuto già da attaccante conosciutissimo: da giovane del Pescara di Zeman, alle reti con la maglia del Torino che gli sono valse il titolo di capocannoniere, alle avventure Borussia Dortmund e Siviglia. Con la maglia biancoceleste si è ripreso anche la Nazionale da titolare: Ventura non può fare a meno di lui, insieme a Belotti sono loro le punte per le occasioni buone. Volto da copertina sui giornali esteri, nei tg sportivi. La Lazio aveva bisogno di un attaccante anche ‘mediatico’ dopo l’addio di quel mammasantissima che era Klose: Immobile è perfetto anche in questo.

BENIAMINO - Ci ha messo veramente poco ad entrare nei cuori dei tifosi. Gol, esultanze sotto la Curva, dichiarazioni d’amore. Non poteva essere migliore il suo primo anno da giocatore biancoceleste. La sua maglia è quella più venduta, i bambini sono tutti con la '17’ sulle spalle. Preoccupazioni della domenica? "Ma tanto c’è Ciro”. Risposta banale ma quanto mai vera. E all’Olimpico, è ormai tassativo ascoltare il coro “Olè,olè, olè, olè, Ciroooo-Cirooo”. A dirla tutta, sembra che sia alla Lazio da una vita. A guardare Wikipedia invece, non è passato nemmeno un anno dal suo approdo a Formello. La magia del calcio, i gol, e tutta la potenza del tifo laziale. Questo serve per diventare un beniamino.

ICONA - E sui social? Immobile è il più ‘prolifico’ anche con lo smartphone in mano. In coppia con la moglie – con cui condivide l’account Instagram – è tra i più attivi della Serie A. Le foto di famiglia, ovviamente, vanno per la maggiore, ma dopo ogni partita è d’obbligo condividere le proprie sensazioni anche con i tifosi della Lazio. L’ultimo post? In perfetto stile Immobile. “Spirito di squadra, umiltà e voglia di sacrificarsi ti guidano verso il successo”, questa la filosofia che sta facendo grande Ciro. Che, su Twitter, risulta il più seguito della rosa biancoceleste. Più di 325mila follower, quasi tre volte quelli di de Vrij, secondo in questa speciale classifica. Social…issimo, davvero!