FOCUS - Tutti per uno, uno per tutti: la forza della Lazio sta nel gruppo

16.01.2017 08:20 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Tutti per uno, uno per tutti: la forza della Lazio sta nel gruppo
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Quaranta punti in venti giornate con una media di due a partita, quarto posto in classifica a soli cinque lunghezze dalla capolista Juve (che ha una gara in meno, ndr). I numeri della Lazio di Simone Inzaghi sono stellari, soprattutto prendendo in esame da dove si è partiti. Il dietrofront di Bielsa ha spiazzato tutti in estate e così Simone, che era pronto a iniziare alla Salernitana, si è ritrovato sulla panchina delle aquile come accaduto nel finale della scorsa stagione. Stavolta, però, non col ruolo di traghettatore, ma di generale con tutti i gradi. I maligni parlavano di stagione complicata dove bisognava raggiungere il prima possibile zona quaranta per evitare problemi. Diciamo che la squadra con l'aquila sul petto sta andando oltre le più rosee aspettative. Merito dell'ex allenatore Primavera che dalle ceneri ha plasmato un gruppo unito, compatto e vincente.

GIOCO DI SQUADRA - Al di là delle individualità, la vera arma in più dei capitolini è proprio il gruppo. Inzaghi ha avuto la capacità di far sentire tutti importanti e tutti protagonisti. Domenica scorsa, dopo la rete di Immobile al Crotone, ad abbracciare l'attaccante c'era anche Vargic che ancora deve esordire con la maglia della Lazio. Ieri, poi, la formazione biancoceleste ha vinto una gara più con il cuore che con la tecnica. Un match che, per esempio, dodici mesi fa di questi tempi non avrebbe mai portato a casa. E anche ieri non sono mancati dei piccoli ma grandi gesti che fanno capire l'armonia e la compattezza della squadra. Patric si fa tutta la metà campo per correre ad abbracciare Immobile dopo che si è conquistato il rigore. A proposito del penalty, sette giorni prima Biglia aveva centrato la traversa e aveva annunciato che il prossimo lo avrebbe calciato proprio Ciro. Così contro l'Atalanta ha lasciato l'incombenza proprio all'ex Torino che non ha sbagliato. Dettagli che fanno però la differenza. Si era parlato nella passata stagione di uno spogliatoio spaccato e infelice che aveva rovinato il piccolo miracolo messo insieme da Pioli fino al maggio 2015. Un anno e mezzo dopo Inzaghi sta andando anche oltre come dimostra anche lo sguardo sognante di Lombardi quando urla a Immobile "Sei il più forte" dopo il 2-1. Cristiano ieri non ha giocato dopo essere partito titolare contro il  Crotone, ma non ha palesato nessun malumore. Il giovane sa che arriverà ancora il suo turno, come già è successo. Che dire poi dei social dove le parole team, equipo, squadra sono tra le più usate dai componenti della rosa. Cambia solo la lingua, ma non la sostanza.

UNA LAZIO CHE SI MIGLIORA - Sono ben dodici i punti in più rispetto al 2016, tanti per la giovane Lazio di Inzaghi che è brava a venire fuori nei momenti difficili. Nelle ultime due giornate, poi, le aquile hanno anche invertito la tendenza negativa dei secondi tempi. Se contro Roma e Inter da due pareggi al 45' sono arrivati due ko, con Crotone e Atalanta da due pari si è passati a due pesanti vittorie. Per la quinta volta in stagione Biglia e compagni hanno recuperato anche da una situazione di iniziale svantaggio. Se contro Chievo, Bologna, Torino e Napoli erano arrivati quattro pareggi, ieri è arrivata anche la rete del sorpasso e tre punti d'oro. L'ultimo tassello che manca alla Lazio per il definitivo salto di qualità è una vittoria contro una big. Domenica nel lunch time, i biancocelesti andranno a far visita alla capolista Juventus. Un match reso ancora più difficile dalla sconfitta dei bianconeri di ieri a Firenze perché difficilmente la Vecchia Signora si prende due battute d'arresto consecutive. I ragazzi di Inzaghi, però, dovranno provarci andando a Torino con la sfrontatezza di chi non ha nulla da perdere e potendo contare su un gruppo coeso ed eccezionale. 
 

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