FOTOPARTITA - Greetings from Pescara: il poker, la parata e la 'grande strigliata'

Pubblicato il 06/02 alle ore 20.45
07.02.2017 07:20 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
FOTOPARTITA - Greetings from Pescara: il poker, la parata e la 'grande strigliata'

Si può dopo la goleada al Pescara trovare una nota stonata? Evidentemente sì, ma non siamo stati di certo noi ad accorgercene. La sirena l'ha fatta suonare nel finale di gara Lucas Biglia che, con tutta la calma del mondo, ha comunque voluto sottolineare con una matita rossa i compiti per casa per Keita. Episodio non certo esilerante, ma pur sempre significativo. Intanto, però, soffermiamoci sulle dolci note.

POKER SERVITO - È Marco Parolo il protagonista assoluto di ieri, non c’è dubbio. Numeri da capogiro, da ‘tuttocampista’, da re indiscusso del centrocampo. Ben quattro i gol realizzati, evento unico negli ultimi anni per un centrocampista nella massima serie italiana. Un bottino che lo porta a quota cinque reti stagionali, ventidue da quando veste il biancoceleste. Era partito in sordina quest'anno, per alcuni non aveva più lo stesso smalto degli scorsi anni, forse troppo logorato dalle fatiche in Francia per Euro 2016. Il tempo ha dato però ragione all'ex Parma, ormai sempre più equilibratore del centrocampo biancoceleste. A ricordarcelo sono sempre i soliti numeri tra quantità e qualità: come già argomentato in giornata, il classe ’85 di Gallarate ha percorso ieri oltre 11 chilometri, in piena media con le precedenti apparizioni, toccando 63 palloni e con una precisione nei passaggi del 92,9%. Mettiamoci pure, per completezza, gli 8 palloni recuperati e 5 tackle. Qualche compagno di squadra avrà per forza avuto la sensazione di giocare in 12…

ORA PAR(L)O IO - Dopo le critiche post derby ha saputo rialzare la testa. Ha messo i guantoni un po’ ovunque Federico Marchetti, tornato decisivo soprattutto quest’anno. La statistica di oggi parla di due gol subiti dal dischetto negli ultimi nove tentativi. Al di là degli errori di Immobile (in maglia granata), Memushaj e Borriello, l’estremo difensore di Bassano del Grappa ha infatti saputo neutralizzare le due conclusioni di Mbakogu a Carpi lo scorso maggio, quella di Ilicic contro i viola e di Caprari ieri. Serenità e concentrazione ritrovate, con il supporto anche di una difesa talvolta distratta e ancora non impeccabile, ma certamente più affidabile rispetto agli orrori dello scorso anno. La crescita e la costanza di risultati della Lazio passano anche attraverso le sue mani, dispensando sicurezza a tutto il reparto. L’urlo riservatogli da capitan Biglia dopo la parata su Caprari vale più di mille testimonianze.

LA GRANDE STRIGLIATA - E' stata per certi versi la controcopertina del trionfo di ieri. In primo piano una raffica di immagini: la goleada al Pescara, il poker di Parolo che con un sorriso a 32 denti agguanta il meritato pallone del match, e in generale, la soddisfazione di una squadra che torna a vincere anche in campionato. Sullo sfondo però, ecco la foto che non ti aspetti in una giornata così, e che stride con l'arcobaleno di sorrisi sparsi un po' ovunque nello stadio Adriatico. La vicenda è ormai nota: Biglia, appena sostituito, si dirige immediatamente in panchina per redarguire Keita. L'argentino alza l'indice a mo' di strigliata e il senegalese risponde facendo valere le proprie motivazioni. Probabile che il Principito abbia voluto porre l'accento sui meccanismi di copertura anche in fase di non possesso, evidentemente ancora non ben oliati dall'ex blaugrana. Un confronto pacato, senza dubbio, ma che rappresenta un'immagine troppo 'rumorosa' per passare, oggi, in secondo piano. Chiamiamola allora 'cura dei dettagli', nella speranza che in settimana, all'interno delle mura ben più silenziose dello spogliatoio, il tutto possa concludersi con una fraterna pacca sulla spalla.