FOTOPARTITA - L'abbraccio che ti sei perso: Biglia-Keita, la Lazio riparte da qui

La solita Lazio sciupona e ingenua. Come di consueto quest’anno, i ragazzi di Inzaghi steccano la prova di maturità contro una big (almeno in campionato), strappando soltanto un punto dopo l’assedio alla porta di Donnarumma. Scarso cinismo, come nell’occasione di Immobile, ma anche qualche scelta sbagliata in fase di rifinitura, hanno reso vane le 19 occasioni create, al cospetto delle sole 7 palle gol prodotte dai rossoneri. Una superiorità quasi schiacciante, che anche stavolta non rende giustizia agli sforzi profusi nell’arco dei 90’. Sulla falsa riga del ko contro il Chievo, il pari di ieri ha comunque il retrogusto di una sconfitta, al netto delle vittorie di Atalanta e Inter, che condannano i biancocelesti al sesto posto in classifica. La delusione finale non cancella però del tutto gli aspetti positivi comunque evidenziati ieri: in primis la difesa, forse non impeccabile in occasione della rete di Suso (troppo morbida la marcatura di Hoedt sullo spagnolo, che comunque realizza un gran gol), ma che al cospetto di un Milan non certo fragile in attacco, ha dimostrato solidità e sicurezza. Il binomio di centrali tutto orange composto da de Vrij e Hoedt, ha confermato l'affiatamento delle scorse settimane, con la possibilità di poter impostare l’azione già dalla linea difensiva. L’altra nota lieta è forse passata inosservata ai più, e va ben oltre l’esultanza al momentaneo vantaggio…

BIGLIA-KEITA, LA PACE SIA CON VOI – E' qualcosa di più di un 'premio di consolazione'. La Lazio getta alle ortiche tre punti strameritati, ma almeno ritrova il gruppo, l'arma in più senza dubbio di quest'anno. Non che le cose si fossero drasticamente incrinate in questa settimana, ma la bacchettata di Biglia al giovane Keita in quel di Pescara è stata una nota troppo stonata per far finta di niente. Ieri sera, in termini di sacrificio e abnegazione tutto si è svolto alla perfezione. L'atteggiamento giusto che capitan Biglia vuole vedere dai suoi, soprattutto dai più giovani. Poi il sacrosanto rigore dal dischetto, che il Principito scaraventa in rete per la terza esultanza stagionale. E' festa per l'argentino, travolto dall'abbraccio dei compagni, compreso quello di Keita Balde, immortalato anche dai nostri scatti. L'immagine che voleva Inzaghi e che tutto l'ambiente desiderava vedere, magari con una classifica leggermente migliore. E a maggior ragione, riparte soprattutto da qui la Lazio, al cospetto di un mese, tra campionato e coppa, davvero decisivo per la stagione.