FOTOPARTITA - Milan-Lazio: quando a vincere è chi sbaglia di meno...

Pubblicato il 21/09 ore 20.20
22.09.2016 07:25 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
FOTOPARTITA - Milan-Lazio: quando a vincere è chi sbaglia di meno...
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© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

"Ha vinto la squadra che ha sbagliato di meno", il commento forse più gettonato nel day after del match di San Siro. Tanto rammarico e delusione dopo la trasferta milanese, un tabù senza fine per la Lazio, almeno in campionato. Gli infortuni di Marchetti e di Bastos, 'l'assist' di Parolo al contropiede rossonero e i tanti errori commessi in fase di impostazione hanno senza dubbio condizionato pesantemente l'andamento della gara dei capitolini. Errori individuali, anche facilmente evitabili. Ma forse un guizzo in più si poteva avere anche in partenza...

CHE SUCCEDE SIMONE? - Che sarebbe stata una gara tutta in salita lo si era già percepito nel riscaldamento. Marchetti non ce la fa, il problema accusato al polpaccio non gli consente di difendere i pali biancocelesti contro i rossoneri. Situazione scomoda per Inzaghi, che tra Vargic e Strakosha - l'incertezza da un lato e l'inesperienza dall'altro - preferisce non tradire le sue origini 'primaverili', optando per il secondo. Scelta coraggiosa e apprezzabile per l'esordio del giovane albanese in Serie A, proprio alla Scala del calcio, un anno dopo quello di Donnarumma. Meno comprensibile e tutt'altro che audace, invece, l'idea di rinunciare alle frecce Keita e Felipe Anderson. Ovvio, con il senno del poi si fa presto a storcere il naso. Ma la scelta di schierare ancora Djordjevic accanto a Immobile ha reso di fatto l'attacco laziale più prevedibile e meno pericoloso nell'uno contro uno. Con l'assenza di esterni d'attacco di gamba, il pressing produttivo dei primi minuti è andato man mano scemando, lasciando il via libera al palleggio degli uomini di Montella. Nel secondo tempo, succede il contrario rispetto a quanto visto contro il Pescara: la Lazio si spegne lentamente, il pressing è quasi inesistente e le uniche sortite offensive sono propiziate soltanto dagli 'assoli' di Keita e Felipe Anderson. 

LA 'FRITTATA' DI PAROLO E L'INSERIMENTO 'OTTIMISTA' DI DE VRIJ - Nella seconda metà del primo tempo, il Milan ha guadagnato campo, alzando progressivamente il baricentro. Poco da temere per i biancocelesti, almeno fino al regalo concesso ai rossoneri da Parolo, che cicca il pallone consentendo a Kucka di mandare in porta l'infallibile Bacca. Un errore imperdonabile considerando l'esperienza e la qualità del centrocampista di Gallarate. Eppure, il flop della manovra capitolina nasconde in sé un canovaccio tattico anche interessante, che con maggior fortuna e precisione avrebbe potuto creare una situazione di pericolo dalle parti di Donnarumma, sfruttando l'inserimento senza palla di de Vrij, con il tentativo dello stesso Parolo di giocarla di prima per servire lo smarcamento di Milinkovic. Nulla di tutto ciò, come sappiamo. Come una sorta di roulette russa, va in scena il peggiore degli scenari possibili e la Lazio da carnefice diventa vittima del suo stesso gioco. Ma non si commetta anche l'errore di affibbiare la croce della sconfitta a Parolo. Dopo il vantaggio rossonero, infatti, la Lazio avrebbe avuto tutto il tempo per ripristinare l'equilibrio, ma si è lentamente sgretolata senza mai dare un cenno di reazione, contrariamente a quanto visto al Bentegodi. Un netto passo indietro rispetto al successo contro il Pescara, ma soprattutto in virtù di un inizio di campionato piuttosto convincente.

APPUNTI DA SAN SIRO: STRAKOSHA SARÀ IL SECONDO PORTIERE (?) - Torniamo all'esordio dell'ex Primavera. Dopo una stagione non certo esaltante a Salerno, Thomas Strakosha torna alla base con l'obiettivo di fare esperienza e respirare aria di Serie A. Un percorso simile a quello di Guerrieri dello scorso anno, dunque, in terza battuta dietro all'altro nuovo arrivato, Ivan Vargic. Nessuno dei due in realtà, già in sede di ritiro, sembra dare (per i motivi di cui sopra) le giuste garanzie come vice-Marchetti, portiere a volte soggetto a noie da infermeria. Quinta giornata ed ecco il primo forfait, con Marchetti costretto al riposo precauzionale. Tutti si aspettano l'esordio del gigante croato, ma così non è: i dubbi palesati in estate sull'ex Rijeka persistono e Strakosha sale improvvisamente di grado, acquisendo ad hoc i galloni di secondo portiere. E chissà se nella testa di Inzaghi non lo fosse già da luglio...