IL PRECEDENTE - Ava Gardner e Lazio-Napoli: la Bellezza di una partita di calcio

03.02.2016 09:00 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Ava Gardner e Lazio-Napoli: la Bellezza di una partita di calcio

Lazio-Napoli, vuoi o non vuoi è sempre una partita speciale. Lasciamo a casa le statistiche, altrimenti bisogna sedersi in tribuna o sul divano con il rosario in mano e le gambe tremolanti. La squadra di Sarri ha realizzato 50 gol in 22 giornate, con Higuain che viaggia con la media di una rete a partita. Basta questo per invocare il Santissimo e prepararsi un bagno di acqua santa. Ma la Lazio ha sempre abituato i suoi tifosi alle vittorie folli e belle. Come nel dicembre del 1954, quando la Bellezza in persona scese in campo.

MADRINA D’ECCEZIONE - 19 dicembre, la Lazio all’Olimpico sfida il Napoli. I biancocelesti sono diretti da Raynor George, inglese tutto di un pezzo che rimase solo per quella stagione a Roma. Sulla Capitale c’è il sole, sembra primavera ma in realtà tra poco è Natale. La giornata diventa ancora più bella per una presenza che viene dall’America: Ava Gardner. L’attrice sta soggiornando in Italia, in quella domenica vuole assistere ad una partita di calcio. Anzi, scende anche in campo per regalare ai due capitani, Giovannini e Amadei, un mazzo di fiori prima del fischio d’inizio. Ma chi è la Gardner? Fino a quel momento è una delle donne più desiderate del globo. Tre mariti, amanti ogni giorno: da Frank Sinatra a Clark Gable, passando per Hemingway con la barba folta e l’aria intellettuale. Bogart per lei "era un bastardo", Onassis un “piccolo stronzo allupato”. Insomma, una donna degli anni ’50 ma con la mentalità avanti anni luce. No Marylin, no la Bergman, prima di loro la bellezza già esisteva. Donne e calcio, due cose che fanno innamorare gli uomini. Allo stadio in realtà il primo tempo è abbastanza brutto, anche i giocatori sul campo erano distratti da quella venere? Per fortuna che nel secondo tempo si fa sul serio: la Lazio va sotto al 54’ con una rete di Castelli, poi la reazione. Prima Hansen e dopo due minuti Bredesen, bravi a capovolgere il risultato fissando il risultato sul 2-1. Un danese e un norvegese che fanno rialzare la testa ai biancocelesti riuscendo a conquistare i 3 punti. Ecco la bellezza di tifare certi colori, spesso si soffre, a volte si rimane delusi, ma quando vince la Lazio è sempre una goduria.

L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più niente da fare al mondo! … La scienza stessa non resisterebbe un minuto senza la bellezza.
Fëdor Dostoevskij.

Il consiglio musicale: “La Cura” - Franco Battiato (Album: L’imboscata, 1996. Polygram).
 

Foto di copertina da Lazio Wiki.