IL PRECEDENTE - Lazio-Juventus 2-0, quando Fiore annientò la Vecchia Signora

20.05.2015 10:55 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Lazio-Juventus 2-0, quando Fiore annientò la Vecchia Signora

Una notte da ricordare, che sia sogno o incubo. La Lazio accede ancora una volta in finale, con questa fanno 7: solo una volta i biancocelesti sono usciti sconfitti. Maggio è un mese particolare per l'aquila, la Coppa Italia un trofeo che ha sempre regalato soddisfazione ai tifosi. Il ricordo corre veloce al 26 maggio, data storica, ma stavolta davanti c'è la Juventus. "Secondo me questa è la Lazio più forte in cui ho mai giocato. Questo è un punto a nostro favore. Però anche l’avversario è più forte di quella Roma". Ci ha pensato Mauri ad inquadrare alla perfezione lo stato d'animo della gente laziale. Ma è già successo che la Lazio, da sfavorita, è riuscita a battere la Vecchia Signora.

Stadio Olimpico, 17 marzo 2004. Lazio e Juventus si contendono il trofeo, la finale di Coppa Italia si gioca ancora su due gare. Partono meglio i bianconeri, due occasioni in 10 minuti: fortunatamente per Sereni la mira non è delle migliori. Mancini in panchina è preoccupato, sa che la sua squadra è sfavorita e l'avvio conferma quanto avevano predetto i bookmakers alla vigilia. Poi, all'improvviso, un lampo biancoceleste, ma Collina, il miglior arbitro del mondo, annulla un gol alla Lazio: cross di Oddo dalla traiettoria strana su cui Chimenti non sembra sicuro nell'uscita, Corradi commette l'errore di sbilanciare lievemente l'estremo difensore bianconero, ma il fallo c'è. Pur essendo la decisione arbitrale giusta, l'impressione, però, è che senza l'intervento di Corradi, il portiere bianconero avrebbe fatto il guaio da solo. Primi scricchiolii di difesa juventina, i ragazzi di Mancini vanno nello spogliatoio e capiscono che si può affondare. Detto, fatto: bastano 14 minuti di secondo tempo per violare la porta difesa da Chimenti, ci pensa Fiore, il suo esterno sinitro fa esplodere l'Olimpico. Il centrocampista calabrese, però, è uno che non si accontenta, vuole regalare il trofeo alla sua gente. E così all'80° arriva anche il raddoppio, lo firma sempre lui girando in rete un calcio d'angolo. Lazio in trionfo, la Coppa Italia, nonostante una gara di ritorno ancora da disputare, ha già preso casa a Roma. 

Il calcio, al contrario della vita, concede sempre una seconda occasione. Ed eccola qui: stasera saranno di nuovo una di fronte all'altra, una rivincita attesa ben 11 anni. Da una parte la Juventus, pronta a vendicare l'onta subita. Dall'altra la Lazio per confermare che quella vittoria non fu frutto del caso. Due squadre per un trofeo, il duello è servito.