Klose suona la carica: "Tifosi, venite allo stadio. Serve la vostra spinta contro la Juventus!"

Pubblicato il 19/11 alle 14:21
20.11.2014 07:00 di Francesco Bizzarri Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
Klose suona la carica: "Tifosi, venite allo stadio. Serve la vostra spinta contro la Juventus!"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Un Campione del Mondo a cavallo dell’Aquila. Non è un film fantasy, ma la vita di Miroslav Klose. L’attaccante biancoceleste, 10 presenze e quattro gol in questa stagione, divide l’appartamento in attacco con un altro bomber di razza, Filip Djordjevic. I due, con la nove e la undici sulle spalle, vogliono portare in alto la Lazio. La spinta? I gol a raffica. Il Panzer tedesco, nel primo pomeriggio, si è presentato ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per parlare di questo momento ma anche di premi ricevuti e Nazionale:

Come è andata questa settimana di allenamenti?

"Stiamo lavorando bene, con allenamenti abbastanza duri. Aspettiamo il ritorno dei Nazionali e valuteremo. Ora guardo le partite sul divano rilassato, in tv. La Germania ieri me la sono gustata, così come l’Italia, contro l’Albania"

La Juventus come sta?

"E’ una grande squadra, ci dobbiamo presentare al massimo. Non abbiamo nulla da perdere. Sappiamo che in casa, con i nostri tifosi, possiamo fare un grande match. Loro ci caricano tanto. In altre partite all'Olimpico, abbiamo sentito tanto rumore provenire dagli spalti"

Quanto senti il calore dei tifosi?

"E’ una cosa bellissima. A noi servono. Lo scorso anno abbiamo provato la sensazione di giocare con lo stadio vuoto, e non abbiamo fatto benissimo. Tutti noi calciatori vorremmo la spinta del pubblico"

Ti manca una competizione europea?

"Possiamo tornare in Europa. Se ci si allena bene possiamo andare sempre al 100% per più di 90 minuti, arriverà. Ognuno corre per l’altro, questa è la Lazio che mi piace. Sì, manca l’Europa, ma a me piace anche giocare solo la domenica per dare sempre tutto"

La parata di Gillet contro il Torino?

"Speri sempre che la palla venga respinta male e ogni attaccante deve fiondarsi sul pallone. Conosco Candreva, lui ha un bel tiro, difficile da prendere e io vado sempre verso il portiere. La squadra c’è, ed è bellissimo"

Meglio segnare o far segnare?

"E’ bello tutto per me. Anzi, è importante che segni la Lazio. Chiunque dei nostri giocatori offensivi può fare bene. Anche i difensori, se avranno occasione, sono bravi a fare gol. Lo spero"

Come vedi questa Lazio?

"Ci alleniamo per correre sempre al massimo. Per questo mi piace mister Pioli, come spiega, come parla. Sono contento di questo gruppo. Una partita come quella di sabato la puoi vincere solo con il sacrificio di tutti per gli altri. Poi ci confrontiamo spesso. Anche in allenamento, se c’è qualcosa che non va, parliamo. Voglio sempre sapere e spiego come vedo le cose. Poi se qualcuno le ascolta o meno è sempre un piacere per me. Mi piace parlare con tutti, non solo sui giovani. Per loro serve tanto la testa, questo fa la differenza. Bisogna fare una vita da professionista, non bere, mangiare il giusto e andare a letto presto. Io mi sono sentito sempre bene, e guardatemi, sono sempre pronto a fare sprint. Ripeto, parlo con tutti, anche con Pioli, Mauri e Ledesma, che hanno tanta esperienza"

Cosa hai pensato al primo gol e all’ultimo gol con la Germania?

"Il primo contro l’Albania. Sono entrato a dieci minuti dalla fine, e ho segnato il 2-1. L’ultimo al Mondiale, contro il Brasile, dopo tanti infortuni sono tornato a giocare per la mia Nazionale. Se hai la spinta giusta, l'affetto degli amici e della famiglia, si arriva a certi obiettivi. Non ci rendiamo ancora conto della vittoria della Coppa vinta. E’ la cosa più bella del mondo. La finale non è stata semplice. Sapevamo la loro tattica: davanti sono forti, dietro no. Tanto rispetto per la Nazionale verdeoro, ma anche per noi. Fino alla fine non abbiamo giocato mai con tunnel o colpi di tacco"

Il giorno della finale cosa hai pensato?

"Ho pensato: qualsiasi cosa succeda, io devo alzare la Coppa al cielo. Prima della partita ho pensato anche: un Campione del Mondo deve tornare alla Lazio. Mi dispiace solo per Lucas (Biglia, ndr). Il peso del trofeo? Non sentivo nulla"

Chi merita il pallone d’oro?

"E’ normale, lo darei a Manuel Neuer. Se parliamo di Messi e Ronaldo che sono i migliori,  è normale. Ma Manuel è un fenomeno, se non ha i guanti pensi che sia un difensore o un altro giocatore, non un portiere. Spero vinca lui, non conosco altri professionisti migliori. Contro l’Algeria ha toccato circa 50 palloni, 35 fuori dall’area. E’ incredibile"

Cosa c’è da temere della Juve?

"Penso solo che non riusciamo a fare le cose provate in allenamento. Spero che possiamo dimostrare tutto anche sabato sera. Se ci riusciamo, abbiamo la possibilità di vincere o fare comunque male"

Dove arriverà questa Lazio?

"Vediamo partita dopo partita. La squadra è attrezzata per l’Europa, ma vedremo più avanti. E’ dura e servirà lottare fino alla fine"

I premi ritirati?

"Tanti, alcuni non saprei nemmeno come io li abbia presi. E’ una novità per me, andare in tv tra attori e cantanti"

L’appello per i tifosi?

"Non posso dire che se venite allo stadio vinciamo. Se saranno più di 50 mila, gli spalti saranno pieni e tutti insieme abbiamo una possibilità in più di battere la Juventus".