L'AVVERSARIO - La gloria di un tempo, la fame di oggi: la Steaua sfida la Lazio per onorare la storia

15.02.2018 18:05 di Saverio Cucina Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - La gloria di un tempo, la fame di oggi: la Steaua sfida la Lazio per onorare la storia

Anni mutevoli per la Steaua Bucarest. Già il nome, così come siamo soliti pronunciarlo, è obsoleto. Fotbal Club FCSB è la nuova sigla della storica squadra rumena, dopo la 'rivoluzione' iniziata nel 2014. Nel corso degli anni la Steaua ha raccolto un palmares di tutto rispetto: 26 campionati, 22 coppe e 6 supercoppe nazionali. L’apice della gloria sportiva arrivò poi nel 1986 con la storica e inattesa vittoria della Coppa dei Campioni contro il Barcellona, a cui si aggiunse anche il trionfo nella successiva Supercoppa Europea ai danni della Dinamo Kiev di Valeri Lobanovski, con gol di un giovane Gheorghe Hagi. Il club rimase legato all'esercito fino al 1998, quando venne privatizzato assumendo il nome di FC Steaua București. Nel 2003, il politico e uomo d’affari George Becali rilevò la società, che negli anni successivi riuscì a competere a buoni livelli nella vecchia Coppa Uefa.

DA BERGODI ALLA RIVOLUZIONE – Nella stagione 2009-2010 sbarcò a Bucarest anche un volto noto della storia biancoceleste: Cristiano Bergodi. L'ex difensore attuò subito un ringiovanimento della rosa, ma nonostante i buoni propositivi fu esonerato a seguito di un diverbio proprio con Becali in occasione della gara di Europa League pareggiata in casa contro lo Sheriff. Il patron voleva entrare negli spogliatoi durante l'intervallo, ma Bergodi glielo impedì. A fine gara Becali gli diede così il benservito, rimpiazzandolo con Mihai Stoichita. "Ha compiuto un gesto offensivo nei miei confronti. Mi ha umiliato - spiegò Becali - Si è trattato di mancanza di rispetto, e non posso lavorare ancora con chi mi ha offeso". Nelle stagioni successive la Steaua riuscì a laurearsi per altre due volte campione di Romania, partecipando anche alle successive Europa League. Nel frattempo, il Ministerul Apărării Naționale (Ministero della Difesa rumeno), insoddisfatto della gestione del club da parte di Becali, contestò giudiziariamente la legittimità della privatizzazione del 1998: nel dicembre 2014 l'alta corte nazionale tolse così alla società il diritto d'uso dello stemma storico della Steaua e dello stadio Ghencea: la squadra è costretta così a trasferirsi per alcune partite interne nello stadio di Pitesti, riuscendo a rientrare nella capitale solo dopo essersi accordato per usufruire in pianta stabile dell'Arena Națională. Il 31 marzo 2017 il tribunale supremo accolse un ulteriore ricorso del Ministero della Difesa rumeno, obbligando la società a rinunciare anche alla denominazione Steaua per quella attuale di Fotbal Club FCSB. La parola Steaua, però, resta ancora nell'immaginario comune e ovviamente sulla bocca dei tifosi rossoblù, decisamente i più numerosi in Romania (la vecchia sigla Steaua Bucarest è anche avallata dalla UEFA e dalla federcalcio rumena).

LA RINCORSA - Oggi l’ FCSB è attualmente secondo in campionato, a quota 51 punti e a due lunghezze dalla capolista Cluj. Gli uomini di mister Dică avranno soltanto due giornate ancora a disposizione per per tentare la rimonta. A cavallo delle due gare contro la Lazio, infatti ci sarà il possibile verdetto della Liga 1: la Steaua avrà il delicato derby fuori casa contro la Dinamo Bucarest, mentre il Cluj sfiderà l'Astra, quarta forza del campionato. Molto dipenderà anche dai gol di Harlem Gnohéré, attaccante francese capocannoniere della squadra con 16 gol in stagione, ai box nelle ultime gare ma pronto per il rush finale di stagione. Sarà lui a guidare l'attacco questa sera, vincendo il ballottaggio con Alibec. Verrà supportato dalla fantasia di Budescu sulla trequarti e dall'imprevedibilità di Tanase e Teixeira sugli esterni nel 4-2-3-1 disegnato da Nicolae Dică. Sulla linea mediana confermati Pintilii e Nedelcu, mentre a guidare la difesa non ci sarà Mihai Balasa, centrale anche della Nazionale rumena, ancora alle prese con uno stiramento muscolare. Spazio allora a Gaman e Planic al centro, con Benzar e Momcilovic terzini.

Probabile formazione: STEAUA BUCAREST (4-2-3-1) - Vlad; Benzar, Gaman, Planic, Momcilovic; Pintilii, Nedelcu; Teixeira, Budescu, Tanase; Gnohere. A disp. Stancioiu, Man, Coman, Enache, Popescu Morais, Alibec. All. Dica.