L'AVVERSARIO - Punti nove, inizio deficitario e brama dell'Europa che conta

19.10.2014 09:30 di  Matteo Botti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti/Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - Punti nove, inizio deficitario e brama dell'Europa che conta
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© foto di Federico De Luca

Un tuffo nel campionato più ostico del mondo, dopo due settimane di attesa. Il periodo di restare all’asciutto è terminato, la Fiorentina di Vincenzo Montella riassapora il gusto di un big match – dopo il 3-0 sonante rifilato all’Inter – ancora una volta al Franchi. Avversaria di turno, stavolta, la Lazio spigliata di coach Pioli. Entrambe a 9 punti, viola e biancocelesti sono chiamate alla prova d’appello, dopo un avvio pieno d’interrogativi. Le ultime uscite sono state dolci per i capitolini, mentre i toscani hanno alternato vittorie (2) a pareggi (3), eccezion fatta per lo scivolone contro la Roma all’esordio. La Sampdoria stupisce a 14 punti in graduatoria, attualmente terza, in odore di Champions League. Conti e pensieri prematuri, anche se la classifica attuale denota la mancanza di una forza subito alle spalle della coppia Juventus-Roma. In questa corsa s’iscrivono tanto gli uomini di Della Valle, quanto le Aquile di Claudio Lotito. Che il lunch match che tra poche ore andrà in scena in Campo di Marte possa chiarire già una gerarchia, nella bagarre per l’Europa?

ASSENZE PREVENTIVATE – Fluido e possibile di modifiche a gara inoltrata. L’impianto di gioco che Montella varerà alle 12:30 farà leva sull’imprevedibilità dell’attacco e sul palleggio maniacale in mediana. Nessuna novità, prerogative queste che rappresentano il marchio di fabbrica della sua Fiorentina. Particolarità, finora, piuttosto gradita, la compattezza del reparto arretrato. L’ex Aereoplanino in questa stagione sta puntando forte sulla linea a 4 davanti a Neto, rinunciando all’alternanza con la cerniera a 3. Risultati evidenti, la Viola ha per ora la seconda miglior retroguardia del torneo, al pari della Juventus e dietro la sorprendente creatura di Sinisa Mihajlovic. Per un reparto che fa meraviglie, ce n’è un altro che fatica, ma in parziale ripresa. Come lo scorso anno, gli infortuni sembrano accanirsi sui gigliati: Pepito Rossi e Mario Gomez ai box, largo alle stelline ex Primavera, al fianco del fantastico Cuadrado. Solo due centri per la compagine fiorentina prima di incontrare la perforabile banda Mazzarri. Aspetto da migliorare, magari con il rientro a pieno regime del Pek Pizarro, cervello e architetto primo di ogni manovra offensiva dei suoi.

IN CAMPO – Dai ‘Campini’, centro d’allenamento dei viola, non filtrano partcolari nuove, in vista della sfida contro Djordjevic e compagnia calciante. La retroguardia non muterà canovaccio, il brasiliano Neto sarà protetto da Nenad Tomovic, che come alcuni laziali è reduce dal roboante parapiglia di Belgrado, Gonzalo Rodriguez, Savic e Marcos Alonso, preferito ormai sistematicamente all’azzurro Pasqual. Le geometrie di Pizarro saranno assecondate da Kurtic, in vantaggio su un appannato Borja Valero – e Aquilani ai fianchi. Ad innescare la strana, ma discretamente assortita, coppia Cuadrado-Babacar, Montella ha intenzione di sganciare il cileno Mati Fernandez.

PROBABILE FORMAZIONE – Fiorentina (4-3-1-2) Neto; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Alonso; Kurtic, Pizarro, Aquilani; Mati Fernandez; Babacar, Cuadrado. A disp. Tatarusanu Richards Hegazi Pasqual Basanta Brillante Vargas Badelj Borja Valero Joaquin Ilicic Bernardeschi. All. Montella