La carica di Biava, Kozak e Gonzalez: "Vai Lazio, come quel 26 maggio..."

23.05.2015 12:51 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
La carica di Biava, Kozak e Gonzalez: "Vai Lazio, come quel 26 maggio..."
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© foto di Federico Gaetano

La saggezza di un veterano di mille battaglie, la grinta di un difensore elegante ma allo stesso tempo roccioso. Giuseppe Biava è uno degli eroi di quel 26 maggio 2013. “La coppa in faccia è un’emozione unica”, ammette l’ex numero 20 biancoceleste in un'intervista riasciata sulle pagine de Il Messaggero. Quattro anni con l’aquila sul petto, poi il trasferimento a Bergamo, vicino casa. A 38 anni le scelte di cuore hanno prevalso su quelle professionali, ma l’esperienza romana resta indimenticabile. Così come quel giorno, quando Petkovic e i suoi ragazzi entrarono nella storia: “La Roma arrivava all’appuntamento meglio della Lazio, noi avevamo perso qualche partita e qualche posizione in classifica, la situazione era difficile. Sulla carta a quel punto eravamo sfavoriti…”. Come un centurione con l’accento bergamasco, Biava s’è fatto senatore di un gruppo a caccia di gloria: “Nello spogliatoio ci siamo guardati e ci siamo convinti che era il momento giusto per entrare nella storia di questo club, era un’occasione unica. La Coppa Italia ha rappresentato il successo più bello della carriera, perché siamo diventati tutti gli eroi di un popolo”. Lulic71: nell’aria, sui muri, è questa la sigla che da due anni riecheggia nella Città Eterna: “Mi torna spesso in mente il minuto settantuno, quello magico, il minuto di Lulic. Senad si è trovato nel posto giusto al momento giusto: lo invidio…”. Una gioia del genere è difficile che si affievolisca: “Non fu una gran bella gara, come quasi tutte le finali dove la posta in palio è altissima e la pressione si tocca con mano, ma la Lazio ha dimostrato di meritare quel trofeo. Il 26 maggio è diventata una data magica: quella della coppa in faccia…”. Parola a un altro protagonista di quell’anno, Libor Kozak, attualmente tra le fila dell’Aston Villa: “Spero che la Lazio vinca anche lunedì. Anche se questo derby non sarà mai come quella finale”, esordisce l’ex bomber biancoceleste. Che poi aggiunge: “Il mio sogno era entrare, ma alla fine ero entusiasta comunque. Ricordo tutto di quella giornata, dall’alba sino alle 5 di mattina a fare festa. Un’esplosione incontenibile. Mai visto il Lungotevere così pieno di gente”. Anima e cuore per la sua Lazio, la parola passa ad Alvaro Gonzalez, ora al Torino:Anche in Uruguay l’hanno vista, non la dimenticherò mai”.