'La Lazio nelle scuole'. Murgia: “Voglio restare a lungo”. Parolo: “Bello vincere il derby, era ora!”

Pubblicato ieri alle 11.19
17.03.2017 06:40 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Dal nostro inviato, Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
'La Lazio nelle scuole'. Murgia: “Voglio restare a lungo”. Parolo: “Bello vincere il derby, era ora!”

AGGIORNAMENTO ORE 11:19 – Queste le parole di Murgia ai microfoni di Lazio Style Channel: “Questi appuntamenti sono bellissimi, sono ragazzi con entusiasmo e sempre con il sorriso. Calcio e scuola? E’ complicato ma con la forza di fare si può fare tutto. Sono queste le prove che ti mette davanti la vita. Siamo contenti della vittoria contro il Torino, stiamo andando bene, facciamo quello che ci dice il mister. Siamo un grande gruppo. Ci aspettano partite importanti, ma siamo consapevoli del nostro valore. Giocare contro il Cagliari? Le scelte le fa il mister, io penso ad allenarmi. Perdiamo un calciatore fondamentale come Milinkovic (fermo per squalifica, ndr), ma tutta la squadra darà il massimo. Un bilancio del mio primo anno in Serie A? Sono arrivato qui sapendo di affrontare un’esperienza impegnativa, sto raggiungendo gli obiettivi che mi ero prefissato e anche qualcosa in più. So quello che posso fare e lo sa anche il mister che mi sta utilizzando parecchio. Sono contento, andiamo avanti così. San Siro e Juventus Stadium? Sono due stadi immensi, di due squadra importantissime. La partita contro l’Inter è stata la prima da titolare, ho provato un’emozione molto grande. Ma ho provato grandi sensazioni anche contro la Juventus a Torino. Per me ogni partita è emozionante: scendo sempre in campo per aiutare la squadra”.

AGGIORNAMENTO ORE 11:13 - A margine dell’evento, Marco Parolo si è fermato ai microfoni di Lazio Style Channel: “E’ sempre bello, c’è l’innocenza del bambino in cui ci si può rispecchiare. TI fa riscoprire emozioni e sentimenti che a volte vengono sopiti. Come si concilia la scuola e il calcio? Bisogna fare tanti sacrifici, è un mio piccolo vanto quello di aver sempre fatto bene a scuola. I risultati poi arrivano e ti senti ancora più appagato. Con la matematica me la cavavo, il mio problema era il tema di italiano (ride, ndr). Dobbiamo continuare su questa squadra, vogliamo spingere ancora per continuare a crescere. Siamo migliorati già tanto, ma possiamo farlo ancora. Mancano ancora partite difficili, vogliamo toglierci le nostre soddisfazioni. Sognare è alla base di tutto: quando hai un obiettivo grosso cerchi sempre di ottenerlo. Bisogna dare il massimo, pedalare e lavorare. Lo stiamo facendo dal primo giorno di ritiro. Continuando così sono sicuro che ci toglieremo belle soddisfazioni”. 

AGGIORNAMENTO ORE 11:00 - Foto, autografi e qualche risata. La mattinata all’ Istituto S. Sisto Vecchio delle Suore Domenicane è terminata. Acclamatissimi i tre calciatori biancocelesti.

AGGIORNAMENTO ORE 10:56 - Ultime domande prima della foto finale di rito.

Come sei migliorato così tanto dopo un anno nella Lazio? Milinkovic: "Perché gioco con Murgia (ride, ndr). Si lavora tanto in settimana, così migliora si anche in partita".

Cosa si prova a vestire la maglia della Lazio? Parolo: "E' emozionante e bello, se uno conosce la storia della Lazio capisce di far parte di un club importante. Questa storia bisogna onorarla".

La vittoria a cui sei più legato? Manzini: "Quella di Napoli, durante gli spareggi. È un traguardo che può apparire minore, ma senza quella vittoria la Lazio sarebbe sparita. Grazie a quella vittoria poi abbiamo conquistato traguardi importanti e abbiamo continuato a onorare il calcio".

La Lazio come punto di partenza o di arrivo? Murgia: "Io ho solo 20 anni, quindi per me è un punto di partenza. È un cammino lungo il mio, sono appena all'inizio. Però spero che la Lazio sia anche un punto d'arrivo, voglio rimanere qui per tanti anni".

Che emozione vincere il tuo primo derby? Parolo: "Era ora. Un po' mi rodeva non averne vinto ancora uno. Speriamo di fare bene nella seconda parte... Dopo la vittoria abbiamo fatto il giro di campo con i tifosi che ci abbracciavano. L'anno scorso abbiamo perso meritatamente i due derby, ma due anni fa meritavamo di vincere noi quello per il secondo posto. Quindi mi rodeva molto... all'andata stavolta però ci siamo tolti una bella soddisfazione".

AGGIORNAMENTO ORE 10:45 - Continuano le curiosità degli studenti.

Quando è arrivato Inzaghi vi aspettavate una stagione così? Parolo: "Ce lo auguravamo, a inizio stagione si pensa di fare il meglio. Io sono arrivato dopo in ritiro, ma ho trovato intensità e voglia di fare. Ho avuto belle sensazioni, ero ottimista, ma non pensavo che potessimo fare così bene. Speriamo di continuare così". Murgia: "Conosco il mister da 5 anni, dai tempi degli Allievi. Inzaghi è cresciuto e sta facendo crescere noi. È merito suo, dello staff e di tutta la squadra".

Razzismo? Milinkovic: "E' uno dei più brutti fenomeni. Siamo tutti uguali".

Com'è giocare a calcio in Italia? Milinkovic: "Non è uguale, ci sono più pressioni in Italia. Qui è più bello, è più interessante il calcio. Nazionale? Ti viene la pelle d'oca bella a sentire l'inno del tuo Paese. Ti viene più voglia di giocare e vincere".

Il momento più bello nella carriera con la Lazio? Murgia: "L'esordio e il gol, ma l'emozione c'è sempre, anche stare con il gruppo".

Differenza tra Primavera e Serie A? Murgia: "C'è una differenza notevole di ritmi e fisicità. Si incontrano giocatori esperti. All'inizio è stato difficile, ma con il lavoro si cresce. La strada ancora è lunga, con compagni del genere diventa tutto più facile".

AGGIORNAMENTO ORE 10:43 – Eccolo, è arrivato anche Milinkovic-Savic: il serbo si è accomodato accanto ai due compagni di squadra.

AGGIORNAMENTO ORE 10:17 - Iniziate le domande a Murgia e Parolo. Ancora deve arrivare Milinkovic, in leggero ritardo. 

Cosa si prova a giocare nella Lazio? Murgia: "Sono romano, sono cresciuto con questi colori addosso. Ogni volta è un'emozione. Il gol a Torino non lo scorderò mai. Sono contento di aver raggiunto i miei obiettivi finora".

Come gestisci il pallone? Parolo: "Coi compagni, se uno gioca da solo poi gli avversari te lo portano via...".

Cosa si prova prima di scendere in campo? Parolo: "Prima della partita ci sono sensazioni belle, abbiamo voglia di giocare. Come prima dei compiti in classe, uno è un po' teso, però se uno si prepara bene è sicuro di se stesso".

Cosa hai apprezzato appena arrivato? Parolo: "La città è bellissima, si può sempre scoprire qualcosa di nuovo. Alla Lazio il centro sportivo è grande e ha tanti spazi verdi, mi ha colpito, per un calciatore è importante perché ci passa la maggior parte del tempo".

Un consiglio da darci? Murgia: "Mettere passione e sacrificio in ogni cosa, senza dimenticare il divertimento".

I tuoi genitori erano d'accordo, ti hanno aiutato? Parolo: "Appoggiavano quello che facevo, mi divertivo e facevo tutto con passione. Mi sono sempre stati vicino, hanno fatto sacrifici. Non mi hanno mai esaltato o messo pressione, non mi hanno mai chiesto di diventare calciatore. Ma hanno supportato la mia passione".

L'avversario che più ti ha impressionato? Murgia: "Ce ne sono tanti, ma dico Dybala della Juve, che arriverà a livelli altissimi".

Differenza tra la Lazio e le tue ex squadre? Parolo: "A Roma c'è grande passione e voglia di calcio. Un tifo che riempie lo stadio. A Cesena e Parma c'è passione, ma sono città piccole. A Roma vedere 50-60 mila persone fa venire la pelle d'oca".

A chi vi siete ispirati? Parolo: "Io Gerrard, è sempre stato un esempio anche se non c'è molta differenza d'età tra me e lui...". Murgia: "Guardavo tutte le partite, mi piacevano tanto calciatori. non ho un vero e proprio modello".

AGGIORNAMENTO 16/03 ORE 10:12 – La mattinata all’Istituto S. Sisto Vecchio delle Suore Domenicane sta per iniziare. In questi istanti, Parolo e Murgia, accompagnati dall’aquila Olympia, Juan Bernabé e da Maurizio Manzini, hanno raggiunto la scuola: saranno loro a sottoporsi alle domande e alle curiosità degli studenti. Atteso anche Milinkovic-Savic.



Giovedì 16 marzo 2017 si rinnova l'appuntamento con i giocatori biancocelesti presso l’Istituto S. Sisto Vecchio delle Suore Domenicane, Via Druso 2, Roma. “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. L’iniziativa consiste in un vero e proprio “tour biancoceleste” all’interno delle scuole elementari e medie inferiori di Roma e provincia e vedrà il coinvolgimento dei rappresentanti della squadra, di Olympia, simbolo della società biancoceleste. Tale iniziativa è tesa alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, diffondendo ed incrementando i principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta, che educhi gli adulti del domani, a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni.