La più dolce delle sconfitte: la Roma vince il derby, ma la Lazio è in finale

Pubblicato il 4/04 alle 22.47
04.04.2017 22:47 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
La più dolce delle sconfitte: la Roma vince il derby, ma la Lazio è in finale

Dicasi vittoria di Pirro. Un successo sì, ma a che prezzo? In questo caso il pegno da pagare è l'accesso alla finale di Coppa Italia. La Roma vince 3-2, a sorridere però è la Lazio. Che aspetta una tra Napoli e Juventus. Ma quello che conta è esultare in faccia ai rivali. Con il sorriso e il pensiero che va alle dichiarazioni degli ultimi mesi. La verità è che quando conta davvero, Roma si colora di biancoceleste. 

INZAGHI LICENZIA SPALLETTI - È la vittoria del balde Inzaghi contro l'anziano Spalletti, che adesso dovrà assumersi le sue  responsabilità. È la fotocopia dell'andata: la Lazio concede il pallino del gioco, 'accontentandosi' di colpire in contropiede. Milinkovic nel primo tempo, Immobile nel secondo (sempre su assist del serbo). Che dopo il gol indica l'aquila sul petto, quella che vola in finale. Le reti di El Shaarawy e Salah (doppietta) sono senza esultanza. La fotografia della serata. Quello che rimane della partita della Roma sono le rughe sulla fronte del perplesso Spalletti, i leziosismi fini a se stessi di Totti (entrato a 10' dalla fine) e le maglie celebrative preparate dai giallorossi. Che potranno essere riciclate per asciugare sudere e, soprattutto, lacrime.

VOLEVANO PASSARE MA... - "Possiamo rimontare, siamo più forti", la profezia di Spalletti e dei suoi ragazzi alla vigilia del match. Solo l'ultimo vaneggiamento in casa giallorossa. C'è chi si era sbilanciato addirittura prima della partita d'andata. Nostradamus Nainggolan: "Vinciamo entrambi i derby e andiamo in finale, ve lo dico io". Vero, solo per metà. La conferma - come se ce ne fosse bisogno - che l'arroganza non paga. Soprattutto se non si è più forti. Vedi la premessa iniziale. Il fantastico centrocampo della Roma soccombe sotto i colpi di Biglia&Co. E anche se Nainggolan viene eretto a miglior incontrista d'Europa, la sua partita si limita al fallaccio su Felipe Anderson (entrata a forbice da rosso diretto) e al tiro da cinquanta metri dopo il gol di Immobile. Niente paura. Neanche davanti al ritorno all'Olimpico della Curva Sud. Anche perché i tifosi della Lazio non lasciano mai sola la squadra di Inzaghi. Che va in finale di Coppa Italia. La terza negli ultimi cinque anni.