'Lazio nelle scuole', Marchetti: "Al Torino ho pensato di ritirarmi". Lombardi: "Vivo un sogno!" -FT&VD

09.03.2017 11:00 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
'Lazio nelle scuole', Marchetti: "Al Torino ho pensato di ritirarmi". Lombardi: "Vivo un sogno!" -FT&VD

AGGIORNAMENTO ORE 11:25 - Anche Lombardi ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel: “E’ una parte molto bella del calcio, avvicinare noi giocatori ai bambini. Tutti noi siamo stati bambini e abbiamo avuto i loro stessi sogni. E’ un’iniziativa stupenda. Mi colpisce molto stare con i bambini, io ho due sorelline. Noi abbiamo cercato di far capire loro che niente viene da niente, ma che con forza, sacrificio e tanta voglia i risultati si possono ottenere risultati, non solo nel calcio. E’ questo l’insegnamento che vogliamo dare a questi ragazzi. Dopo il derby vinto, ci aspettavano un po’ tutti: a Bologna non solo abbiamo vinto, ma senza soffrire. Siamo una squadra matura, ora ci attendono i due mesi più intensi della stagione. Inzaghi? Per i giovani è importantissimo, per me è davvero tutto. Io a lui devo la mia carriera: ho ripagato la sua fiducia. Il lavoro più importante lo sta facendo sul gruppo: ha creato una squadra giovane e spensierata, che ha voglia di raggiungere traguardi importanti. Molti pensavo che non potessi raggiungere questi livelli, c’ero anche io tra chi non ci credeva. Nel mio anno di B non avevo brillato, ero scettico anche io su me stesso. Le persone che hanno creduto in me, come il mister e la mia famiglia, mi hanno dato quella forza in più che io sto cercando di portare in partita. Non c’è un’età per sfondare, il calcio ha dato esempi di giocatori esplosi tardi. Non deve mancare la voglia di sacrificarsi e volersi migliorare, sennò non riesci a stare al passo”.

AGGIORNAMENTO ORE 11:10 - A margine dell’evento, Hoedt si è fermato ai microfoni di Lazio Style Channel: “E’ sempre bello essere qui, anche i piccoli laziali sono importantissimi per noi. E’ stato un piacere per noi. Lo sport è tutto. Pre-convocazione? Questa settimana, fin qui, è stata incredibile per me: prima la vittoria con il Bologna, poi il mio compleanno e ieri il messaggio della pre-convocazione. E’ stata una gioia incredibile. Per me ora è importante fare bene con la Lazio, è il mio primo pensiero. Poi vedremo cosa succederà con l’Olanda. Belotti? In Italia ci sono tanti attaccanti forti, ma noi siamo sulla strada giusta. Se continuiamo così possiamo arrivare in alto”.

AGGIORNAMENTO ORE 11: 00 - Ecco le domande dei bambini:

Cori razzisti. Marchetti
: “Atteggiamenti da condannare, nel 2017 non è più possibile sentire cose del genere. Come accogliamo un nuovo giocatore? Cerchiamo di metterlo subito a suo agio. Quando arriva siamo in ritiro, quindi gli spieghiamo la nuova realtà durante gli allenamenti”.

Quando nasce la passione per il calcio? Lombardi: “Ho iniziato a Viterbo con la Lazio nel cuore, ero piccolissimo. Ora ho la fortuna di essere qui, per me era un sogno”.

Sei in ansia prima della partita? Hoedt: “Sì, ma con il riscaldamento l'ansia va via e si pensa solo a vincere”. 

Cosa avresti fatto nella vita se non avessi fatto il calciatore? Marchetti: “Facevo ragioneria linguistica. Credo che avrei fatto l'Animatore in qualche villaggio straniero o interprete... Sacrifici? I sacrifici da fare sono tanti, soprattutto da giovane. Sono andato via di casa a 14 anni, mi sono trasferito a Torino. Ero in un convitto con altri ragazzi di tutta Italia. Mi svegliavo alle 7, andavo a scuola, pranzo veloce e poi allenamenti”. Lombardi: “Sono andato anche io il primo anno fuori a 14 anni. Ho scelto ragioneria anche io. Sono tornato subito a Viterbo perché non me la sentivo. Per fortuna ho avuto la possibilità di giocare alla Lazio. La scuola era complicata, erano rari i pomeriggi per uscire e divertirmi, mangiavo a Viterbo velocemente, andavo a Roma ad allenarmi e poi tornavo a casa. L'impegno è stato duro. Con la famiglia abbiamo deciso di ottenere comunque il diploma, ci sono arrivato senza essere mai bocciato”.

Lombardi: Sì, sono un tifoso della Lazio fin da bambino. Per me un sogno e un'opportunità importante”.

I valori più importanti? Marchetti: Sono tanti, il principale è il rispetto per i compagni e per l'avversario. È alla base per praticare qualsiasi sport. Poi ci sono il sacrificio, la voglia di migliorarsi sempreHoedt: “Anche per me il primo è il rispetto, non solo nello sport. Chi fa sport poi deve anche divertirsi”.

Avete mai pensato di abbandonare per una delusione forte? Marchetti: “A me è capitato, quando a 22 anni ero in ritiro con il Torino. La società fallì, ho passato 20 giorni da disoccupato. Qualche pensierino del genere può venire pensando ai sacrifici fatti fino a quel momento. È stato un periodo difficile, poi l'ultimo giorno di mercato mi ha chiamato un ds che avevo già avuto e mi ha dato l'opportunità di ripartire. da lì ho ripreso alla grande e sono arrivato in serie. Non bisogna mollare mai e crederci sempre”.

Convocazione in nazionale? Hoedt: “Per me è stata una cosa incredibile, da bambino ho sempre avuto il sogno di rappresentare il mio Paese. È solo una preconvocazione, ma sono molto felice, è la cosa più grande possibile per un calciatore”.

Primo a prendere la parola Maurizio Manzini, che ha voluto ringraziare i piccoli tifosi biancocelesti per l'entusiasmo: “Quando veniamo a trovare le scuole e realtà come la vostra, veniamo sempre ringraziati. Ma questo non è giusto: siamo noi che dobbiamo dire grazie a voi. Perché quando veniamo a trovarvi, ci immergiamo in questa bellissima atmosfera che create con i vostri sogni e la vostra gioventù, il vostro grande entusiasmo. Tutto questo non divide, unisce. Noi, questa allegria che ci date, l’assorbiamo e poi la riversiamo in campo. Le nostre vittorie sono frutto del vostro contributo”.

AGGIORNAMENTO ORE 10.15 - Inizia una giornata speciale di scuola per gli alunni dell’Istituto Comprensivo Angelica Balabanoff, a fargli visita c'è la Lazio. Federico Marchetti, Cristiano Lombardi e Wesley Hoedt, sono i biancocelesti che si mischieranno tra i tanti bambini, tra poco saranno loro a rivolgere domande e curiosità ai due campioni.

Giovedì 9 marzo 2017 si rinnova l'appuntamento con i giocatori biancocelesti presso l’Istituto Comprensivo Angelica Balabanoff, via A. Balabanoff, 62, Roma.

“Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. L’iniziativa consiste in un vero e proprio “tour biancoceleste” all’interno delle scuole elementari e medie inferiori di Roma e provincia e vedrà il coinvolgimento dei rappresentanti della squadra, di Olympia, simbolo della società biancoceleste.

Tale iniziativa è tesa alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, diffondendo ed incrementando i principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta, che educhi gli adulti del domani, a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni.