Lazio, quanti regali alla Steaua: Gnohere firma il gol del ko. Tra una settimana servirà la rimonta...

Pubblicato il 15/02 alle 23:07
16.02.2018 07:15 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, quanti regali alla Steaua: Gnohere firma il gol del ko. Tra una settimana servirà la rimonta...

BUCAREST - Tra una settimana, all’Olimpico, servirà la rimonta e soprattutto un’altra cattiveria sotto porta. La Lazio crea, sbaglia, sciupa, è poco cattiva e generosissima: nel senso che corre tanto, grazia la Steaua Bucarest in area di rigore e le regala anche il gol che decide il primo round dei sedicesimi di finale di Europa League. Finisce 1-0 grazie al gol di Gnohere, involato verso Strakosha da una punizione a favore che si rivela fatale per una serie di errori consecutivi. I romeni, più smaliziati e più fortunati, vincono per la prima volta nella storia contro un’italiana. Per i biancocesti, invece, è la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. Questa, per fortuna, rimediabile nel match di ritorno. Sempre che il "ritorno", sia anche al gol e alla lucidità in zona offensiva. 

SPRECHI. Lo spartito è lo stesso per l'intera gara. La Steaua inizia in modo coraggioso la partita, linea di difesa alta e 4-2-3-1 con Budescu, uomo di maggiore qualità, a illuminare il gioco. La Lazio si scioglie dopo 20’ e aver rischiato un paio di volte: su un pasticcio tra Strakosha e Luiz Felipe (scontro fortuito tra i due) e su un colpo di testa di Man, marcato male da Basta su un calcio di punizione. La squadra di Inzaghi diventa più pericolosa, pesca con facilità l’uomo tra linee, purtroppo manca sempre la precisione nell’ultimo passaggio o nella stoccata decisiva. Caicedo ci prova da fuori (tiro centrale), poi non sfrutta una sponda perfetta di Murgia, puntuale negli inserimenti, e si fa murare il destro ravvicinato da Vlad. 

BEFFA. Le potenziali occasioni d’oro si trasformano in un gol subito che è una follia inaccettabile. Nani calcia male una punizione, Caicedo fa di tutto per tenere in campo il pallone e lo riconsegna alla Steaua che parte in contropiede: lancio sbagliato su cui Nani arriva in modo superficiale sbagliando lo stop, Gnohere (in campo per l’infortunato Alibec) viene tenuto in gioco da Basta sul filtrante di Budescu e buca Strakosha. La Lazio riparte stordita e continua a sbagliare negli ultimi 16 metri: Nani fatica a entrare in partita, Lukaku viene innescato con un pizzico di ritardo, Caicedo è utile alla manovra e molto meno per la stoccata finale. Il primo corner calciato decentemente permette a Milinkovic di colpire la traversa di testa. 

CARICA. Inzaghi mette i carichi al 55’: dentro Immobile e il “figlio prodigo” Felipe Anderson, fuori Caicedo e Nani, che anche nel secondo tempo rallenta il gioco invece che velocizzare gli scambi sulla trequarti. Intanto Luiz Felipe, nei primi 10’ della ripresa, viene ammonito e squalificato per il ritorno (era in diffida). Dica invece sceglie Teixeira e Coman per Pintili e Tanase. L’occasione più grossa al 60’: Felipe Anderson scambia con Milinkovic, accelera e buca al centro la Steaua, di nuovo tutto perfetto fino al momento del tiro in diagonale, ciccato malamente. Poi è Basta, spedito in porta da Milinkovic, a proseguire nella sagra dell’errore: ci mette troppo tempo per scattare, per tirare, per crossare, per fare qualsiasi cosa. La Lazio diventa martellante, eppure Budescu ha la possibilità clamorosa per raddoppiare: percussione centrale e per fortuna dribbling fuori misura su Strakosha che permette ai difensori di rientrare. Le squadre ormai sono lunghissime, Milinkovic spara alto il destro da posizione favorevole. Bastos non capisce il momento della partita e commette almeno 3-4 falli evitabili che fanno rifiatare e soprattutto perdere tempo alla Steaua.

NIENTE DA FARE. Inzaghi inserisce Lulic per Lukaku. Non servirà a nulla. Immobile non gestisce bene in area, l’azione sfuma e quasi si trasforma nel 2-0, salvato da un attentissimo Luiz Felipe (uno dei migliori, anche se in precedenza aveva rischiato il rigore). All’85 la Lazio va a un cm dal pareggio, una chance tragicomica: Felipe ha voglia, sgomma sulla sinistra, mette dentro per Caceres che si respinge da solo il tentativo in scivolata a un soffio dalla linea, con Basta che non riesce nel successivo tap-in. I tifosi romeni saltano e cantano increduli del risultato. La Steaua perde tempo in modo clamoroso, resiste nei 6’ di recupero e arriva alla vittoria senza subire gol. Tra una settimana, all’Olimpico, bisognerà rimontare per centrare la qualificazione agli ottavi. E vendicare un atteggiamento avversario in campo ai limiti della correttezza.