Le assenze condannano la Lazio, adesso il terzo posto è del Napoli

Pubblicato il 18/1 a alle ore 14:26
19.01.2015 06:00 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
Le assenze condannano la Lazio, adesso il terzo posto è del Napoli
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Non basta il cuore, le assenze ed un Napoli cinico quanto basta affossano la Lazio. Continua la tradizione negativa nei lunch match, adesso il terzo posto non è più tinto di biancoceleste. La squadra di Benitez approfitta dell’unica occasione del primo tempo: Radu lascia libero di controllare Higuain, il Pipita non si lascia pregare e scarica un destro sul quale Berisha non è esente da colpe. Poi tanta Lazio con il Napoli che si affida esclusivamente al contropiede. La traversa ferma Parolo, poi è Cavanda a fallire clamorosamente. Nella ripresa Pioli le tenta tutte, ma non è giornata: l’allungo non riesce, è il Napoli a mettere la freccia e salutare i biancocelesti.

FORMAZIONI – Pioli deve rinunciare a Mauri e De Vrij, la formazione è pressochè obbligata. L’unica novità è Ledesma in cabina di regia con Biglia dirottato nel ruolo di intermedio. Tra i pali Berisha sostituisce lo squalificato Marchetti e Keita prende il posto che nelle ultime giornate era appartenuto a Felipe Anderson. Benitez risponde con la formazione che può essere considerata titolare con Higuain, Mertens e Callejon davanti.

PRIMO TEMPO – Ci si aspetta un Napoli arrembante, ma nei primi 15 minuti i partenopei superano raramente il centrocampo. La Lazio funziona, ma non morde. Napoli attento, biancocelesti un po’ meno: si può spiegare così il vantaggio azzurro. Mertens lancia Higuain in profondità, Radu lascia sfilare, all’argentino non pare, stop e tiro sul palo difeso da Berisha che si tuffa, ma dimentica di infilare le mani nei guanti. Lazio in svantaggio. Potrebbe ripertersi poco dopo la squadra di Benitez, ma stavolta l’estremo difensore albanese è pronto nell’uscita, sventando. Il gol subito sveglia la Lazio, la squadra di Pioli reagisce creando occasioni in serie: sulla punizione di Ledesma è la traversa a fermare il colpo di testa di Parolo, poi è Cavanda a divorarsi il più semplice dei gol: si gioca a pranzo, l’esterno destro dimostra di non aver mangiato a sufficienza. I biancocelesti insistono, ma la porta di Rafael appare stregata, si va al riposo sul risultato di 1-0 per il Napoli

SECONDO TEMPO – Nella ripresa si cambia: Pioli asseconda la tendenza del match, per sfruttare i cross dentro Klose, fuori Ledesma. Aumenta il peso offensivo, Lazio a trazione anteriore. L’inizio però sorride al Napoli, ci provano subito gli azzurri, stavolta Berisha è pronto. Al 50° episodio in area: Keita tenta il passaggio, Raul Albiol e Maggio lo contrastano: due tocchi di mano, sul secondo pare rigore netto, ma Rizzoli lascia giocare. E’ un match spettacolare , Higuain va ad un passo dal raddoppio, la palla lambisce il palo, ma si perde fuori di un nulla, poi è Klose, di testa a provarci, ma la rete continua a non volersi gonfiare. Mertens, ammonito per simulazione, lascia il campo ad Hamsik.  Si gioca praticamente ad un porta sola, il Napoli si affida esclusivamente al contropiede. Prima è Basta a provarci, poi l’occasione giusta capita a Keita, ma l’ex Barca temporeggia prima di calciare, perdendo l’attimo.  Non è giornata, Candreva, Cavanda, Parolo, tutti cercano il tiro dalla distanza, nessuno di loro centra la porta. Pioli le tenta tutte, dentro anche Cataldi, al debutto in serie A, dentro Parolo. Poi è il turno anche di Pereirinha per Cavanda, Benitez risponde togliendo De Guzman per Juninho. I biancocelesti provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma la manovra non è quella dei giorni migliori: finisce 1-0 per il Napoli, i partenopei mettono la freccia e si insediano al terzo posto