Lotito: "Perea può colmare l'assenza di Djordjevic. Cassano e Balotelli? Non c'interessano"

Pubblicato il 27 gennaio alle ore 1.24
27.01.2015 07:05 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
Lotito: "Perea può colmare l'assenza di Djordjevic. Cassano e Balotelli? Non c'interessano"
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© foto di Federico Gaetano

Il percorso della Lazio in Coppa Italia riprende da San Siro. C'è ancora il Milan sulla tabella di marcia biancoceleste: dopo essersi sbarazzati dei rossoneri in campionato, l'undici di Pioli fa tappa alla Scala del Calcio, dove andrà in scena l'ennesimo incrocio stagionale col Diavolo. I capitolini vogliono continuare a cavalcare l'onda d'entusiasmo accesosi sabato sera, se lo augura il patron biancoceleste, Claudio Lotito, ospite durante la trasmissione Tikitaka: “Siamo concentrati sulla partita di domani, non facciamo caroselli. Ogni gara è una storia a sé. Cosa ho detto a Galliani? Il Milan si riprenderà, è un grande club. I momenti difficili li hanno tutti, ma l'importante è tenere i nervi saldi per trovare le soluzioni. Il nostro obiettivo è concentrarci partita dopo partita con lo stesso atteggiamento di sabato. Conta lo spirito di gruppo, l'umità, la determinazione per arrivare a raggiungere i risultati". Capitolo mercato: dapprima il patron scherza sul possibile arrivo di Morrison, poi su tutte le altre indiscrezioni dice: "Morrison l’ho appreso da Ceccarini (esperto di calciomercato, ndr). Non abbiamo ancora stipulato alcun contratto. Non cerchiamo un grande giocatore come Cassano (il barese è in collegamento, ndr), in quel ruolo siamo coperti. Noi abbiamo riportato a Roma un giocatore come Perea, che ha tutte le caratteristiche per colmare l’assenza di Djordjevic. Siamo attivi sul mercato per cercare un profilo funzionale. Balotelli? Ci sono delle caratteristiche per venire alla Lazio, non è stato attenzionato. La società i colpi li fa quando riesce a integrare l’organico con i profili giusti, al di là delle qualità tecniche conta anche il bene dello spogliatoio. Ho dimostrato di aver selezionato dei giocatori, che col tempo hanno dimostrato il loro valore. Felipe Anderson ad esempio, oggi è una pietra preziosa, non è in vendita". Poi sul confronto con gli eterni rivali giallorossi: "Siamo abituati a guardare in casa nostra senza proiettare lo sguardo altrove. I risultati non si conseguono attraverso le sventure delle altre squadre. Io ho vinto il campionato del bilancio, che non è cosa semplice. Siamo una delle società più sane, possiamo proiettarci nel futuro secondo le nostre possibilità. La mia scommessa? Quella è una battuta nata in un programma radiofonico, volevano farmi dire che la Roma avrebbe vinto lo scudetto. Lì ho sostenuto che dal mio punto di vista tecnico non sarebbe mai avvenuto".  Il giudizio di Lotito, in seguito, si proietta sul volo di Olympia prima, e sulle squadre in corsa per il terzo posto poi: "E’ atterrata in Curva Maestrelli dove è stato partorito quell’atteggiamento simbolo del -9. L’aquila è stata una nostra invenzione, già il fatto stesso che non scappa dallo stadio è un miracolo. Ci sono diverse squadre con potenzialità di arrivare in alto. Siamo all’inizio del girone di ritorno, ci sono diversi fattori imponderabili che incidono sugli episodi,vedi i nostri infortuni”.

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