Luis Alberto: "L'arbitro ha influito sul risultato. Futuro? Convincerò Inzaghi, merito spazio"

Pubblicato ieri alle 23:15
22.05.2017 07:15 di Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Luis Alberto: "L'arbitro ha influito sul risultato. Futuro? Convincerò Inzaghi, merito spazio"
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© foto di Federico Gaetano

Al termine della sconfitta contro l'Inter, Luis Alberto è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel: "L'arbitro ha influito molto sul risultato, specialmente nell'episodio dell'espulsione di Keita. Con il rigore sarebbe stata un'altra partita, con il supporto dei nostri tifosi sarebbe cambiata radicalmente. La mia posizione? Oggi la squadra era molto offensiva, penso che nei primi trenta minuti abbiamo giocato molto bene. Dopo il primo gol dell'Inter c'è stata un po' di confusione, poi sul secondo gol abbiamo accusato. L'Inter si faceva avanti, concedevamo molto per cercare il pareggio. L'Inter può ripartire con Candreva e Perisic, sono molto veloci. Prossima stagione? Prima pensiamo a Crotone a blindare il quarto posto, poi il prossimo anno penserò a convincere Inzaghi che merito più spazio. Nei primi sei mesi non facevo bene, non capivo il calcio, non capivo il lavoro. Poi ho parlato con Tare e ho compreso che il calcio in Spagna è diverso. Ho lavorato di più sulla mentalità e in allenamento. Questo mi ha permesso di giocare di più. Adesso penso alla prossima sfida, poi a giocare di più il prossimo anno".

Il giocatore della Lazio si è fermato poi ai microfoni dei cronisti presenti in mixed zone: “Non è stata una partita positiva per noi. Ora dobbiamo pensare solo al Crotone e a vincere. I primi trenta minuti abbiamo giocato bene, dopo il gol dell’Inter per noi è stato più difficile gestire la gara. Sulla seconda rete abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna. Nella seconda ammonizione di Keita secondo me il rigore c’era e la partita sarebbe stata diversa. Ora dobbiamo pensare solo a domenica e finire la stagione al quarto posto. Sarà una partita difficile, io confido nei miei compagni e ci credo”. Poi sulla sua esperienza alla Lazio: “All’inizio non sono partito bene,  ne ho parlato anche con Tare perché non capivo bene i meccanismi del calcio italiano. Rispetto a quello spagnolo cambia un po’ tutto: si lavora di più durante gli allenamenti, si lavora meno la palla. Da gennaio è andata meglio, ho lavorato bene sia con il corpo che con la mente. Adesso sto giocando di più e spero di trovare maggiore spazio il prossimo anno. Ho sempre giocato con il numero 10, spalle all’attacco da trequartista. Mi piace stare lì ma vado dove mi dice il mister. Il mio obiettivo è rimanere alla Lazio".