Manifesta inferiorità: troppo Napoli per la Lazio, l'Europa scappa via

Pubblicato il 3/02 alle ore 22:40
04.02.2016 07:19 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
Manifesta inferiorità: troppo Napoli per la Lazio, l'Europa scappa via
© foto di www.imagephotoagency.it

ROMA - Era solo questione di tempo prima che il Napoli sbloccasse la partita. La Lazio ha provato a resistere, per carità, ha cercato anche di farsi vedere dalle parti di Reina con Candreva e Felipe Anderson, i soli in grado di scuotere una squadra incapace di reggere i ritmi dell'undici di Sarri. Ci si è messa pure la malasorte, perché l'1-0 di Higuan è frutto di un rimpallo beffardo. Ma erano troppe le potenziali occasioni create dagli ospiti per pensare che il fortino biancoceleste reggesse fino alla fine. S'interrompe così la serie di sette risultati utili consecutivi dei Pioli boys, che vedono la zona Europa League allontanarsi inesorabilmente. 

PAURA. L'intensità del Napoli è aumentata alla distanza, Callejon e Higuain s'inserivano continuamente alle spalle dei centrali biancocelesti. Insigne recuperava palla e seminava il panico tra le linee, proprio da un lancio del folletto napoletano Callejon scattava sul filo del fuorigioco e bruciava Marchetti con un pallonetto. Situazioni simili si ripetevano a cadenza regolare, lo sguardo assente di Pioli incarnava perfettamente l'impotenza della sua squadra. Senza Cataldi e Milinkovic, il coach emiliano ha dovuto reinventare la linea mediana, rispolverando Onazi in regia. Ecco spiegato perché la palla scottava terribilmente nei piedi dei suoi giocatori. La prima vittima della paura di sbagliare era stato Basta, sullo 0-0 il serbo s'era vestito da assistman mettendo Higuain tutto solo davanti a Marchetti. Da applausi la risposta del portierone laziale, al ritorno in campo cinquanta giorni dopo quell'esultanza infame contro la Sampdoria. 

SENSO UNICO. L'infortunio di Candreva ha fatto da contorno a una partita da incubo, proseguita col dominio incontrastato del Napoli. Che ha rallentato nel secondo tempo, gestendo un match terminato al 27' del primo tempo dopo il raddoppio di Callejon. E interrotto al 68' dall'arbitro Irrati per gli ululati razzisti provenienti dai tifosi - pochi - presenti in Curva Nord. Secondi di caos totale, baruffe in Tribune Monte Mario e il cambio Mauri-Klose che passa quasi inosservato. Un'atmosfera surreale, un altro episodio negativo a macchiare una serata già magra di sorrisi. Le residue speranze di rimonta risiedevano nei piedi di Keita, desideroso di mettersi in mostra ma lasciato troppo solo per combinare qualcosa. La rivincita di cui ha parlato in conferenza Pioli non c'è mai stata: ai cinque gol dell'andata non se ne sono aggiunti altrettanti solo per la clemenza dell'avversario.