Paparesta replica a Dagospia: "Lotito non c'entra nulla con la proprietà del Bari"

19.08.2014 13:38 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Paparesta replica a Dagospia: "Lotito non c'entra nulla con la proprietà del Bari"
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© foto di Federico Gaetano

"Con Lotito ho ottimi rapporti, ma non c'entra nulla con la proprietà del Bari". È arrivata puntuale la smentita di Gianluca Paparesta all'articolo pubblicato su Dagospia.com. Il presidente del club biancorosso ha risposto - sulle colonne di Repubblica - all'indiscrezione che vedrebbe il 30% del Bari Calcio in mano al patron di Lazio e Salernitana. Uno scenario tratteggiato appunto dal sito ideato da Roberto D'Agostino. Questo il passaggio del pezzo - firmato da Giancarlo Dotto - riguardante Claudio Lotito: "Si dice, infatti, che, grazie ai buoni uffici di Francesco Boccia, consorte in carriera dell’ex ministra Nunzia De Girolamo e amico personale di Enrico Letta, il mitico Lotirchio (così Lotito viene nominato nell'articolo, ndr) abbia allungato l’ennesimo tentacolo anche sul Bari Calcio e sia uno dei pezzi forti della nuova proprietà fantasma (suo il trenta per cento, mentre il restante settanta sarebbe di Infront, la società di Marco Bogarelli, e di Mp & Silva, ufficialmente acquisitori dei diritti televisivi e commerciali, di fatto proprietari). Come dire, Lotito uno e trino, serie A, serie B e Lega Pro, ex serie C. Ubiquità fa rima con ambiguità". "Gli interessati smentiscono - prosegue l'articolo -. Di sicuro, Lotito è stato più volte visto a cena con Paparesta". E poi ancora: "Di sicuro, Stefano Antonelli, ex agente Fifa e direttore sportivo, ha da sempre un rapporto di ferro con Claudio Lotito. Di sicuro, al Bari stanno arrivando giocatori cresciuti nel vivaio della Lazio. Di sicuro, Lazio e Bari hanno scoperto, improvvisamente, di volersi molto bene". Un quadro che oggi, come anticipato, è stato sconfessato dalle parole del numero uno pugliese Paparesta: "Come ho spiegato altre volte, Infront e Mp & Silva sono i nostri partner commerciali. Queste notizie sono destabilizzanti", le sue parole rilasciate a Repubblica, come si legge da Tuttobari.com. "Evidentemente il nostro progetto - ragiona l'ex direttore di gara -, ritenuto un modello da seguire, inizia a dare fastidio a qualcuno".