Questa Lazio non si ferma più: tutta la KIA a segno, il Toro soccombe all'Olimpico

Pubblicato il 13/03 alle ore 22:43
13.03.2017 07:30 di Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
Questa Lazio non si ferma più: tutta la KIA a segno, il Toro soccombe all'Olimpico

Altri tre punti, cinque vittorie consecutive tra Coppa Italia e campionato. La Lazio non si ferma più. Si torna al quarto posto, il gol di Maxi Lopez serve solo a nutrire le effimere speranze del Torino. Immobile, Keita e Felipe Anderson: l'attacco al completo, stasera non manca nessuno. I romani sono destinati a soffrire. Quasi una maledizione, per chi veste i colori del cielo. Ma una vittoria così è ancora più dolce: quando c'è il cuore non ci sono ostacoli. Il gol del pareggio del Toro  obbliga la Lazio a schiacciare il piede sull'acceleratore. E lanciarsi con ancora più decisione verso un posto in Europa. Magari, per sognare quello che mesi fa sembrava impensabile. 

SCHEGGE IMPAZZITE - Il Torino è costretto da subito a prendere le misure per arrestare i capitolini, velenosissimi sulle fasce: Lulic e Felipe Anderson sono due mine vaganti. Stasera il brasiliano è in vena, si fa vedere a tutto campo. I primi brividi per gli spettatori biancocelesti, infatti, non sono offerti dall'attacco granata: lo spettro degli infortuni si fa vivo su Biglia, atterrato da un contrasto con Iturbe al 17'. Non è nulla, il Principito si rialza e ricomincia a correre, dopo aver lasciato presagire il peggio. E' Radu, invece, costretto a fermarsi e a lasciare il campo a Lukaku. Tira fuori il coraggio il Toro: pericoloso, quando in campo c'è uno come Belotti. Proprio il Gallo manca per un pelo la palla al 28', quando Iturbe calcia una punizione spinosissima per la Lazio. La prova di forza torinese è destinata a non durare molto: il forcing laziale è estenuante, agli avversari non rimane che chiudersi aspettando il momento buono per ripartire. Succede poco prima del duplice fischio, quando Ljaljc colpisce di sinistro il pallone appoggiato dai suoi. Ma è la squadra di Inzaghi che continua a spaventare: la Lazio costruisce, Anderson e Lulic preparano gli inserimenti dei compagni: ma l'unica cosa che manca, è quell'ultimo tocco che sblocca il match. 

CO' TANTO CORE - Si riprende il gioco, la Lazio lo fa con una nota dolente: problemi per de Vrij, è il ginocchio. Al suo posto c'è Wallace. Anche Mihajlovic cambia qualcosa, rispondendo allo strapotere laziale sulle fasce con un più prudente 4-4-2. Ma l'atteggiamento dei laziali non è cambiato: serve solo la precisione negli ultimi 20 metri. Il gol sembra a un passo quando al 55' Parolo si inserisce su suggerimento di Lukaku. Esultanza strozzata. La Lazio può finalmente darle voce un minuto dopo. Tutti, tranne Immobile: è lui il marcatore, ma dopo aver siglato la diciassettesima rete non se la sente di festeggiare di fronte ai suoi ex tifosi. Non è un problema, invece, per Maxi Lopez, al 72'. I granata reagiscono, i calci piazzati sono il piatto forte, in casa torinese: Iturbe con il sinistro, l'argentino ci va di testa. Inzaghi vuole i tre punti: richiama Biglia e scioglie le briglie a Keita. Il gol avversario ha risvegliato tutta la rabbia biancoceleste, l'assedio è continuo. Quando mancano cinque minuti al termine, le occasioni si sprecano, da una parte all'altra. Ma l'ingresso di Keita si rivela l'asso nella manica: a Lukaku l'appoggio, al senegalese il compito di regalare all'Olimpico una delle sue invenzioni. Tre minuti dopo, c'è anche Felipe: una ciliegina su una prestazione dispendiosa, la rete del brasiliano. Triplice fischio, è 3-1: stasera all'Olimpico va a segno tutto l'attacco laziale.