STATS CORNER - Inzaghi a caccia di record, Immobile a secco contro la Fiorentina

Una settimana per entrare nella storia per la Lazio e Simone Inzaghi. I biancocelesti, dopo la matematica qualificazione ai gironi di Europa League, vogliono confermare la quarta piazza in classifica e prepararsi al meglio per la finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo. Di fronte a loro ci sarà una Fiorentina in crisi di risultati, ma ancora matematicamente in corsa per il sesto posto. Il rapporto tra i toscani e Paolo Sousa è deterioriato, ma è probabile che il portoghese proverà a chiudere al meglio la stagione I numeri per i biancocelesti, però, sono incoraggianti.

I PRECEDENTI - Lazio e Fiorentina si sono incontrate già 139 volte, con un bilancio che pende a favore dei capitolini. Tenendo conto di tutte le competizioni, infatti, sono 53 le vittorie per i biancocelesti, 46 quelle viola e 40 i pareggi. Al Franchi, però, sono in vantaggio i gigliati per 34 a 19 con l’aggiunta di 19 pari. Nelle ultime tre stagioni Biglia e compagni hanno fatto bottino pieno. Nel 2013/14 decide Cana, l’anno dopo terminò 2-0 con i gol di Djordjevic e Lulic, mentre nel passato campionato nel 3-1 sono andati a segno Keita, Milinkovic Savic e Felipe Anderson. Nelle ultime 13 sfide totali, poi, la Lazio ha mostrato il meglio di sé: nove volte ha fatto bottino pieno, una volta ha pareggiato e tre ha conosciuto il sapore amaro della sconfitta. L’ultimo precedente del dicembre scorso ha visto le aquile imporsi per 3-1 grazie alle reti di Keita, Biglia e Radu.  

INZAGHI VS SOUSA – Sarà il terzo confronto diretto tra i due da quando hanno deciso di appendere gli scarpini al chiodo e di provare l’avventura in panchina. Il primo faccia a faccia è il 4-2 gigliato dell’ultima giornata della passata stagione, mentre il secondo è quello del girone d’andata. Sono tre i precedenti a livello Primavera per il tecnico capitolino e il bilancio è più che positivo: due vittorie e un pareggio. Contro la Fiorentina il mister ha vinto la prima Coppa Italia di categoria della sua carriera nel 2014. Da giocatore Simone ha affrontato otto volte i gigliati, vincendo sei volte, pareggiando una e perdendo in trasferta nel lontano 1999. Per quello che riguarda Paulo Sousa, da allenatore il bilancio è negativo: una vittoria e due sconfitte. Da calciatore ha giocato contro le Aquile con le maglie di Juventus, Inter e Parma, ma i risultati non sono incoraggianti per il portoghese: un successo, due pari e tre debacle.

INZAGHI A CACCIA DI RECORD – Mancano tre giornate alla fine del campionato e la Lazio deve difendere il quarto posto in classifica. Il mister biancoceleste vuole togliersi qualche sfizio e ritoccare i record del club capitolino. I settanta punti collezionati finora rappresentano il secondo miglior bottino stagionale della storia a soli due lunghezze dai 72 raccolti la stagione del secondo scudetto (1999/2000). Nella squadra di Inzaghi segnano tutti, ben 19 giocatori della rosa (compreso Cataldi partito a gennaio, ndr) per un totale di 70 gol in Serie A. Nel 2014/15, con Pioli in panchina, la Lazio ha fatto meglio con 71 marcature e basta una rete per eguagliare quella squadra. La media gol attuale è due reti a partita e nel mirino c’è il campionato 1994/95 con i 2,03 gol a gara. Poi ci sono i record già eguagliati e che possono essere migliorati nelle ultime tre giornate: vittorie in stagione (21), vittorie esterne (9) e punti lontano dall’Olimpico (32).

DETTAGLI GOL – La Fiorentina è la bestia nera di Ciro Immobile. L’ex Torino, che è a quota ventidue in campionato, non ha mai segnato contro i viola, unico club della massima serie non punito dal bomber di Torre Annunziata. Per Ciro, inoltre, i toscani sono un tabù perché in quattro confronti diretti ha portato a casa una sola vittoria e ben tre sconfitte. Tra i biancocelesti Senad Lulic, Lucas Biglia e Keita vantano il miglior score contro i viola a cui hanno realizzato due reti. Fermi a uno ci sono Radu, Felipe Anderson, Djordjevic e Milinkovic Savic. Il giovane serbo, poi, è stato un intricato caso di mercato tra le due squadre. Sergej era praticamente della Fiorentina ma, durante la visita del Franchi, ha cambiato idea sposando la causa biancoceleste. Situazione simile per Davide Astori che nell'estate del 2014 sembrava ad un passo dalla Lazio, salvo poi finire alla Roma. Un tradimento che non andò giù al popolo laziale che protestò in quel d'Auronzo spingendo la dirigenza ad accelerare per Stefan de Vrij. Il centrale della Nazionale, dopo un campionato con i giallorossi, è passato alla Fiorentina. Tra gli ospiti da tenere d’occhio ci sarà Vecino, autore di una doppietta nella sfida della passata stagione. A quota uno ci sono Bernardeschi e Tello.