Troppa Juventus, poca Lazio: all'Olimpico è festa bianconera

22.11.2014 22:39 di Matteo Vana Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
Troppa Juventus, poca Lazio: all'Olimpico è festa bianconera
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L’importanza di chiamarsi Pogba: due gol e un palo, il francese indirizza da solo una partita sulla carta proibitiva, il numero 6 della Juventus sembra di un altro pianeta. Il primo squillo del galletto arriva al minuto 25: corsa di 50 metri, stop e gol, la Juventus tutta ringrazia. La Lazio cerca di reagire, ma ad inizio ripresa arriva la doccia gelata firmata Tevez che sega le gambe ai biancocelesti. L’unico che prova a dare la scossa è Candreva, ma Buffon è bravo a respingere. Ci prova la Lazio, ma non è serata e si vede. A metà ripresa ancora Pogba mette sul piatto il tris; cala il sipario sul match, una sconfitta da archiviare in fretta e furia contro quella che, non a caso, è la prima della classe.

FORMAZIONI – Due graditi ritorni nello scacchiere di mister Pioli: sulla fascia destra Basta, sull’out opposto d’attacco Keita Balde Diao, uno dei protagonisti più attesi. Confermato Marchetti tra i pali, Cana riprende il suo posto al fianco di De Vrij. Centrocampo a 3 con Parolo, Biglia e Lulic, in avanti Candreva e Klose, oltre al già citato Keita: il tedesco vince il ballottaggio con Djordjevic, sarà lui a guidare l’attacco laziale. Allegri risponde con Tevez e Llorente avanti, Pereyra agisce da trequartista alle spalle delle due punte.

PRIMO TEMPO – Parte forte la Lazio, ma è un fuoco di paglia, Gli uomini di Pioli cercano di imprimere il ritmo alla partita, ma la porta di Buffon non corre pericoli. Ci prova De Vrij con un colpo di testa, la sfera sorvola ampiamente il montante della porta difesa da Buffon. La risposta juventina è immediata, Tevez si libera e prova il destro, senza conseguenze. Il match è gradevole, i biancocelesti pressano alto: Keita cerca di approfittare di un disimpegno errato allargando la sfera per Candreva che controlla e calcia, ma senza inquadrare lo specchio. Quasi all’improvviso, dopo 25 minuti di sonno, si sveglia Pogba. Il francese è devastante, sembra quasi scherzare con gli avversari. Al 25’ si fa tutto il campo prima di ricevere il passaggio al bacio di Tevez, il suo stop è da far vedere e rivedere nelle scuole calcio, il destro non lascia scampo a Marchetti in uscita disperata. E’ il vantaggio bianconero. La partita si spacca, i bianconeri diventano padroni del campo, la Lazio accusa il colpo. Ancora Pogba potrebbe chiuderla, ma il suo destro a giro bacia il palo evitando al portiere biancoceleste il secondo viaggio nella porta. Braafheid prova a suonare la carica, il pallone però capita sul piede sbagliato. La Lazio prova a tirare fuori la testa, Candreva tenta il gol su punizione, ma quando c’è Buffon a difendere i pali violare la porta sembra quasi un’impresa titanica. L’ultima emozione la regala Keita, su cross di Candreva, ma l’ex Barca non trova la porta.  

SECONDO TEMPO – Si riparte con gli stessi ventidue del primo tempo. Al 55° arriva il raddoppio: ancora contropiede, ancora gol. Marchisio supera Cana sullo slancio e serve Tevez, un gioco da ragazzi per l’argentino firmare il 2-0. Pioli corre ai ripari: fuori Keita e Klose, dentro F.Anderson e Djordjevic. La mossa non sembra dare i frutti sperati, è Candreva che prova a dare la scossa: prima si fa tutta la fascia, ma non trova Djordjevic, poi tenta il sinistro, Buffon respinge. Nella Juventus va in scena la staffetta spagnola in casa Juve: fuori Llorente dentro Morata. Giusto il tempo di assestarsi in campo che i bianconeri calano il tris: triangolazione nello stretto Pereyra-Pogba, il francese guarda Marchetti, lo mette a sedere e firma la sua doppietta personale, la prima in campionato. Il match si chiude praticamente qui, Padoin prova a ravvivarlo facendosi espellere, il tecnico bianconero getta nella mischia Mattiello. E’ proprio il giovane juventino ad impensierire ancora Marchetti:  grande personalità per il terzino sinistro, ma Marchetti non ha nessuna intenzione di far brindare il giovane all’esordio. Si fa ammonire anche Lulic, diffidato, salterà la sfida di sabato prossimo contro il Chievo.  La partita si trascina fino al fischio finale, neanche l’inferiorità numerica riesce a riaprire la contesa; troppo forte la Juventus, troppo Pogba per questa Lazio, l'Olimpico è ancora una volta terra di conquista bianconera.

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