ESCLUSIVA - Bollini al 'Gentili': "I ragazzi come Cataldi sono il mio scudetto! Il futuro? Mi rivedrete in panchina"

Pubblicato il 22 settembre alle ore 13.30
23.09.2014 07:04 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali e Jessica Dini - Corso d'Informazione Sportiva de Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Bollini al 'Gentili': "I ragazzi come Cataldi sono il mio scudetto! Il futuro? Mi rivedrete in panchina"

Figura storica nella Lazio di oggi, uno dei pochi intoccabili per il presidente Lotito. Alberto Bollini è ancora in gioco, un ruolo lontano dalla panchina, suo habitat naturale, ma non per questo meno prestigioso. Dopo la parentesi al fianco di Reja sulla panchina laziale, il tecnico di Poggio Rusco attualmente ricopre l’incarico di coordinatore del settore giovanile biancoceleste. Lui che con i giovani ha un rapporto speciale, un maestro per molti, un padre per tanti altri. Molti club in estate erano pronti a offrirgli una panchina, ma la precedenza spettava alle scelte societarie, poi a luglio la chiamata e quel blitz a Formello che sancì la ripartenza. Un nuovo ruolo che lo assorbe completamente: anche stavolta, nel doppio confronto andato in scena al campo "Gentili", Bollini era presente. I microfoni de Lalaziosiamonoi.it lo hanno intercettato per raccogliere le sue impressioni sul questo inizio a tinte biancocelesti. 

Domenica dopo domenica sta avendo l’opportunità di vedere molti giovani interessanti. Fin ora qualcuno di essi è riuscito ad attirare la sua attenzione rispetto ad altri?

Fare dei nomi in questo momento non mi sembra la cosa più adatta. Al giorno d’oggi i ragazzi vivono di facili illusioni e non vorrei privilegiare alcuni a scapito di altri. Posso dire però che ho visto bene gli Allievi Nazionali di mister Franceschini: una squadra con un buon senso del gioco ed ottimo senso del gruppo. Quando coesistono queste caratteristiche è più semplice far crescere i ragazzi. Sto seguendo con molto piacere anche le altre squadre, c’è molta serietà da parte degli allenatori conciliata con molta passione. Questa mattina ho seguito attentamente i Giovanissimi Nazionali (ieri, ndr)) sono andati sotto dopo un minuto quindi la partita si è messa in salita contro un'avversario che concedeva pochi spazi, L'importante però non è solo il risultato, ma avere il senso della categoria , della tecnica, dell'untusiasmo e del divertimento che sono ingredienti fondamentali. I Giovanissimi Nazionali, invece, sono partiti benissimo vincendo 3-0 ad Ascoli. E' appena terminata la partita degli Allievi Lega Pro. Al di là della sconfitta si vede che la squadra sa star bene in campo, sono stati più bravi gli avversari rispetto alla Lazio soprattutto in zona gol. L'essere andata in svantaggio è stata un po' una doccia fredda e non è riuscita a trovare spazio e occasioni da rete. Con mister Avincola, però, credo che siano destinati a migliorare e avrà margine di miglioramento.

Mister Bollini, alla Lazio è ripartito da un nuovo ruolo. Come si è integrato in questa nuova veste?

Integrarsi non è difficile perché io mi sento partecipe del progetto Lazio. Questo è il nono anno per me, il quinto nella gestione del presidente Lotito. Prima avevo un ruolo da campo, ora ho dato la mia disponibilità alla società di collaborare come coordinatore, assistendo agli allenamenti e alle partite dei ragazzi più giovani. 

Quanto le manca stare in panchina?

Il presidente lo sa che il mio percorso da campo non è finito qui, in un futuro mi rivedrete sicuramente in panchina. Per responsabilità e per attaccamento alla Lazio, sto dando una mano al settore giovanile della Lazio seguendo la parte tecnica.

Tanti i giovani in cerca di nuove esperienze in giro per l’Italia. Gli stessi giovani che, insieme a lei, si sono resi protagonisti di grandi successi. In prospettiva, chi di loro è pronto per il grande salto in prima squadra?

Io parto sempre dall’esempio Cataldi, noi abbiamo centrato la crescita attraverso il gruppo, attraverso il gioco e i risultati. Sostengo sempre che gli scudetti più belli sono i ragazzi che riescono ad affermarsi come calciatori professionisti. Credo che Cataldi sia stata un esempio di oculatezza e di grande crescita: andare in Serie B e conquistarsi un ritorno alla Lazio e nella Nazionale Under 21, vuol dire che oltre alle sue importanti abilità ci sia stato un percorso importante. Noi abbiamo tanti ragazzi in giro in questo momento, soprattutto in Lega Pro. Approfitto per fare i complimenti ai vari Ilari, Lombardi,Elez e Rozzi per il loro esordio nelle rispettive squadre. Sono convinto che sentiremo parlare anche di Minala, che non è in perfette condizioni, ma dimostrerà il suo valore. Stessa cosa per Filippini e Crecco. Mi auguro che quest’ulteriore esperienza li riporti nella categoria più prestigiosa e perché no, nella nostra Lazio. Li voglio ringraziare perché sono sempre in continuo contatto con loro e questa è la gratificazione più bella.

Un inizio complicato per la Primavera di Simone Inzaghi. Sarà difficile ripetersi dopo anni ai vertici?

La Primavera ultimamente non l'ho vista. Al di là di questo però è una formazione dalle importantissime potenzialità, con giocatori di prospettiva. Questa è la cosa più importante che deve avere una Primavera e tutto il settore giovanile. Il nostro ambiente si è abituato bene, quindi non può essere un risultato a coprire tutto il buon lavoro che si è fatto o si sta facendo. Io ritengo che la Primavera attuale sia una squadra competitiva e che potrà fare risultati importanti. (come ad esempio il primo posto nel ranking in italia, ndr).