ESCLUSIVA - Bonanni: "La Lazio ha bisogno di punti, anche giocando meno bene! Pioli? Non rischia..."

29.09.2014 12:17 di Davide Capogrossi Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Bonanni: "La Lazio ha bisogno di punti, anche giocando meno bene! Pioli? Non rischia..."
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© foto di Federico Gaetano

Massimo Bonanni ha detto 'stop'. Fine dei giochi, a 32 anni appena compiuti. Una confessione che ha spiazzato anche noi. Il suo contratto con il Genoa era scaduto lo scorso 30 giugno, è rientrato in Italia dopo il secondo prestito a Lugano. Una delle tante avventure in una carriera vissuta con la valigia in mano: in giro per lo Stivale, con escursioni in Grecia e Svizzera. La sua migliore stagione in A è stata probabilmente quella a cavallo tra il 2005 e il 2006. Sei mesi da protagonista in quel di Palermo, poi la chiamata inattesa della Lazio, a gennaio, in extremis. Il sogno della vita per questo ragazzo di Acilia che vinse tutto nel settore giovanile della Roma, ma con il cuore che pulsa sangue biancoceleste. Un'esperienza durata solo sei mesi, Delio Rossi virò sul 4-3-1-2 e Bonanni fu costretto a trasferirsi alla Sampdoria. Oggi studia da allenatore, è pronto per la consueta gavetta, sperando di rivivere un sogno chiamato Lazio. La redazione di Lalaziosiamonoi.it ha intervistato in esclusiva Massimo Bonanni, doppio ex del posticipo di questa sera tra Lazio e Palermo.

A giugno è scaduto il tuo contratto con il Genoa, cosa farai ora? "Ho deciso di smettere, sto facendo il padre a tempo pieno. Spero di ricominciare a fare qualcosa nel mondo del calcio il prima possibile, è quello che voglio. Sto aspettando proposte dalla Serie D per iniziare ad allenare. C'era stato qualche contatto a giugno, alla fine hanno scelto un allenatore più esperto".

Nostalgia del calcio giocato? "Dopo le vicissitudini dell'ultimo periodo mi manca. L'aspetto dello spogliatoio, i ritiri, tutto quello che circondava la domenica. Ho un po' mollato, vedo le partite ma con occhi diversi. Il calcio giocato mi manca, ma non così tanto...".

Stasera la Lazio farà visita al Palermo e già si parla di bivio. "E' una partita delicatissima per entrambe. Anche se non credo che Pioli sia a rischio, sarà un crocevia importante perchè la Lazio non sta vivendo un buon momento dal punto di vista dei risultati. E' una Lazio che ha bisogno di punti, anche giocando meno bene. Incontrerà un Palermo con un allenatore molto preparato e competente, sarà una partita difficilissima".

La Lazio mostra anche un bel gioco ma non riesce a concretizzare, perchè? "Negli scorsi anni magari la Lazio non giocava benissimo, era una squadra più compatta ed andava in rete con più facilità. Quest'anno sta avendo un po' di problemi, ma ha un organico importante, ha dimostrato di avere grandi qualità, non solo tecniche. E' mancato sempre il tiro finale, il gol è una pecca ma nel momento in cui si sbloccheranno Klose e Djordjevic la squadra tornerà nelle zone della classifica di sua competenza".

Klose e Djordjevic insieme, l'inserimento di Mauri da trequartista. E' giusto pensare ad un cambio modulo? "Mauri è un giocatore polivalente, nel 4-3-3 può agire anche mezzala, in mezzo al campo garantisce qualità, da trequartista garantisce equilibrio. La rosa è buonissima, ma credo sia stata creata per giocare con una sola punta e cercare di dar sfogo a Keita e Candreva sugli esterni. Klose e Djordjevic possono giocare insieme ma solo in casi di estremo bisogno, credo che Pioli continui su questo schema tattico".

Questa squadra è pronta per il ritorno in Europa? "Credo che la Lazio sia una buonissima squadra, al momento non la vedo superiore a Fiorentina, Napoli, Roma, Juventus, Milan ed Inter. La Lazio se la può giocare fino alla fine perchè non ha le coppe e può preparare le partite in maniera scrupolosa, deve iniziare a fare punti".

La presenza dei tifosi sugli spalti può essere l'arma in più? "L'apporto del pubblico è fondamentale ed è mancato la scorsa stagione. I tifosi laziali sono troppo importanti per questa squadra, sono stati anni difficili, speriamo si riesca a ottenere una tregua. Un risultato positivo può solo far bene al tifoso".

Il Bonanni allenatore si accinge ad intraprendere la classica gavetta. Sognando la Lazio. "Per me sarebbe importantissimo. Ci sono tanti miei ex compagni che stanno svolgendo un lavoro straordinario nel settore giovanile della Lazio. Siviglia, Franceschini, Inzaghi. Entrare in questo giro è molto complicato. Io ho appena compiuto 32 anni, nessuno si aspettava questa decisione di ritirarmi. Sto facendo circolare il nome, sono giovane, spero che prima o poi mi capiti l'occasione giusta per iniziare a lavorare. Starà a me dimostrare quello che posso o non posso fare. Anche se ho vinto tantissimo in 10 anni di settore giovanile della Roma, per me i 6 mesi passati alla Lazio sono stati indimenticabili. Ringrazierò per sempre la società e i tifosi che mi hanno dato una grandissima mano e mi hanno fatto sentire uno di loro sin dal primo giorno".