ESCLUSIVA - Ciccio Valenti: "Senza scivoloni sarebbe stato un Lazio-Inter con più stimoli"

Pubblicato il 30 aprile 2015 alle ore 19:00
01.05.2016 07:12 di Davide Capogrossi Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Ciccio Valenti: "Senza scivoloni sarebbe stato un Lazio-Inter con più stimoli"
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© foto di Federico De Luca

Poker, wrestling, calcio. Conduttore, giornalista e chi più ne ha più ne metta. Giacomo 'Ciccio' Valenti è un personaggio polivalente che fa la spola tra radio e tv. Nella sua carriera l'unica costante è stata il suo grande amore per l'Inter. Sofferto, come tutti gli amori che rispettino. Perché l'Inter è capace di non vincere nulla per vent'anni e di dominare la Serie A, di centrare un Triplete e di ripiombare nel limbo. Oggi è tempo di vacche magre. La squadra è buona, è stata rifondata e al centro del progetto c'è un certo Roberto Mancini. L'allenatore della svolta neroazzurra, non più tardi di due lustri fa. Domenica l'Inter sfida la Lazio sperando di riagganciare un terzo posto che dista sette lunghezze. Alla stregua di un miracolo, anche se l'uomo chiamato Mancio è stato capace di vincere uno Scudetto al 94' nella terra della Regina. Per approfondire i temi della partita con la Lazio, la redazione di lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva proprio Giacomo 'Ciccio' Valenti per una lunga intervista.

Lazio e Inter si sfidano domenica in una partita apparentemente senza stimoli. "Hanno fatto di tutto affinché potesse essere un partita con meno stimoli. Penso che per rispetto dei tifosi non esistano partite senza stimoli. Mi auguro che sia una bella partita e che ci siano le possibilità di vedere un bel gioco. Entrambe devono vincere, senza scivoloni sarebbe stata una partita con molti più stimoli".

È tempo di tirare le somme, cosa ha sbagliato l'Inter in questa stagione? "A tre giornate dalla fine non abbiamo ancora un'idea precisa su chi siano gli intoccabili. Non c'è nessun giocatore che è nettamente più forte di un altro, secondo me ci sono cinque giocatori su cui investire l'anno prossimo".

In estate si profila l'ennesima rivoluzione. All-in su Candreva o su Biglia? "A me piacciono tutti e due. Mancini continua ad innamorarsi di giocatori e a volerli, secondo me deve essere prima convinto dei giocatori che ha. Deve sapere che Perisic, che ha voluto fortemente, è inamovibile. Quando ha quattro verruche si può fermare, altrimenti gioca sempre. Stesso discorso per Miranda, Murillo, Handanovic, Kondogbia. Icardi o gioca o, se non ti va, lo vendi. Mi sembra che Mancini lo voglia, lo fa giocare sempre. Devi prendere dei giocatori determinanti perché nettamente più forti oppure in grado di cambiare gli equilibri in campo".

Alla luce di quest'analisi, come potrebbero inserirsi i due laziali? "Se vuoi Biglia e Candreva, vuol dire che poi dovranno giocare in qualunque condizione. Quando l'Inter ha vinto sapeva che quelli erano i migliori giocatori su cui investire, non dei capricci. Se vuoi Candreva, lo reputi la migliore scelta per i prossimi tre anni. Secondo me in questo momento, con tutto il rispetto, non lo è. Su Biglia è diverso, è uno che il suo tipo di gioco lo fa in qualunque situazione".

Come giudichi dall'esterno il percorso fallimentare della Lazio? "Mi bastano i problemi dell'Inter (ride, ndr). Se una società non cerca di avere appeal nei confronti dei propri tifosi farà sempre fatica. Vedere la curva vuota della Lazio è una cosa che dispiace. L'anno scorso è arrivata in Champions con un grande progetto.  In questa stagione il risultato non è stato all'altezza, non so cosa sia successo. Felipe Anderson era impossibile da tenere perché aveva una corte incredibile, quest'anno mi sembra differente. A me la Lazio sta anche simpatica, non sopporto solo quelle società che prendono in giro i propri tifosi, a prescindere dai colori".

 

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