ESCLUSIVA - De Biasi: "A Tare ho proposto giocatori, ma da tempo non lo sento. Carpi? Con Inzaghi..."

04.05.2016 14:57 di Mara Perna Twitter:    vedi letture
Fonte: Mara Perna - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - De Biasi: "A Tare ho proposto giocatori, ma da tempo non lo sento. Carpi? Con Inzaghi..."
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Una Lazio che gioca per un sogno chiamato Europa, lì a quattro punti, e che spera ancora in un sesto posto, ma soprattutto in qualche defaillance da parte di Sassuolo e Milan. Un Carpi che lotta con le unghie e con i denti per una realtà chiamata salvezza, e che non intende demordere a due giornate dalla fine. Una trasferta tutt’altro che facile attende gli uomini di Simone Inzaghi per la penultima di campionato. La redazione de Lalaziosiamonoi.it ha cercato di analizzare la sfida insieme a Gianni De Biasi, che ha guidato la squadra emiliana per tre stagioni dal 1993 al 1996. Il ct dell’Albania si è concesso in esclusiva ai nostri microfoni, in una lunga intervista che va dal ricordo di un giovanissimo Simone Inzaghi agli attuali scenari di mercato.

Penultima giornata di campionato, Carpi-Lazio: che sfida si attende?

“Sarà una partita molto difficile per la Lazio perché incontrerà una squadra che farà di tutto per vincere. Il Carpi lotta per la salvezza e non mollerà, lo ha dimostrato anche nell’ultimo match che ha giocato contro la Juve. Non sarà una trasferta facile, ma la Lazio che ho visto contro l’Inter è una squadra in forma e che può fare risultato anche a Carpi”.

Quali sono le maggiori insidie di questa trasferta?

“La Lazio dovrà affrontare la partita con la massima concentrazione senza lasciarsi fuorviare dalla posizione in classifica del Carpi. Il gruppo di Castori è in un ottimo momento di forma, lo si è visto anche contro la Juventus, e deve vincere assolutamente. Magari potrebbe un po’ soffrire questa pressione e i biancocelesti dovranno essere brava ad approfittarne”.

Lei ha allenato il Carpi dal ’93 al ’96, che ricordi ha di quella panchina?

“Per me è stata una bella esperienza, formativa. Per un anno ho allenato anche Simone Inzaghi, nella sua prima volta fuori casa, lontano da Piacenza. Ricordo questo ragazzo giovanissimo, per tutti il fratello di Pippo, che proprio in quel periodo si stava affermando. Devi dire con me ha fatto un po’ fatica. Non era certo l’uomo che è oggi, aveva buone qualità ma era pigro e infatti qualche strigliata gliel’ho data (ride ndr)”.

Che cosa pensa invece di Inzaghi allenatore della Lazio?

“É un giovane che deve fare esperienza, ma si trova a lavorare in un contesto che conosce molto bene. È da parecchi anni alla Lazio, prima da giocatore, poi da allenatore della Primavera e questo gli facilita il compito. Finora ha fatto bene, ma bisogna dire che ha incontrato avversari non impossibili. Con squadre impegnative, come la Juve, ha portato a casa una sconfitta. Bisogna aspettare la fine per valutare. A me piaceva anche Pioli, nonostante quest’anno non sia riuscito a tirare fuori il massimo da questo gruppo”.

Alcuni giocatori come Keita, Onazi e lo stesso Candreva, con l’arrivo di Inzaghi, sembrano rivitalizzati. Che cosa pensa a riguardo?

“Su Keita ci aveva puntato anche Pioli, nonostante non lo facesse partire sempre titolare. Io credo che sono tutti ragazzi piuttosto giovani, con grandissime qualità e potenzialità, ma devono ancora crescere e fare esperienza. Keita per esempio a me piace tantissimo, ha una capacità di spostare gli equilibri in campo che pochi altri possiedono. Ha tutte le prerogative per diventare un grande giocatore a livello internazionale, ma deve migliorare tanto”.

Parliamo di mercato. La rosa della Lazio va rivoluzionata e lo ha detto spesso anche Tare, si parla di cessioni importanti come quelle di Candreva o Biglia. Lei li lascerebbe andare?

“Candreva per me è un giocatore importantissimo per la Lazio, ha dato tanto a questa squadra ed è un calciatore su cui bisognerebbe investire. Poi dipende molto da lui, dagli stimoli che ha, se le sue aspirazioni coincidono con il progetto Lazio, e soprattutto se ha voglia di restare nel club. Poi c’è da sciogliere il nodo Klose, che da sempre è stato un elemento fondamentale, fin dai tempi di Reja. È uno di quelli che ti cambiano le partite, sarà una perdita che peserà. Biglia è meraviglioso, un giocatore straordinario di cui difficilmente si può trovare un sostituto. Il reparto su cui c’è da lavorare di più è la difesa”.

A tal proposito, visti anche i rapporti che ha con il ds Tare, c’è qualche profilo che gli ha consigliato?

“Non do consigli gratis, solo se mi pagano (ride, ndr). Qualche tempo fa in realtà avevo proposto a Tare alcuni dei miei giocatori che, secondo me, avrebbero potuto fare comodo alla Lazio. Non voglio fare nomi, ma gli avevo consigliato un paio di elementi ottimi per il target della squadra e che avrebbero fatto divertire molto anche il pubblico. Poi però le sue scelte sono ricadute altrove, non ne so i motivi”.

A proposito di telefonate con Tare, ultimamente le ha proposto la panchina della Lazio? Magari durante la famosa cena di cui si sta parlando in questi giorni…

“No no niente cena, sono due anni che io e Tare non ci telefoniamo. I consigli di cui le parlavo sopra non sono recenti. È una vita che non sento Igli”.

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