ESCLUSIVA - Flachi: "Inzaghi idea intrigante. Ma per lui meglio una piazza più tranquilla..." - FOTO

Pubblicato il 22/05 ore 13.26
23.05.2016 07:26 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Flachi: "Inzaghi idea intrigante. Ma per lui meglio una piazza più tranquilla..." - FOTO
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© foto di Federico De Luca

“…E quanta nostalgia”, quando si riapre il baule dei ricordi. Maglie spesso impolverate ma che raccontano, al solo sguardo, storie infinite e leggende di un calcio che fu. Un meccanismo che si è ripetuto all’ennesima potenza proprio ieri al secondo raduno di ‘Serie A – Operazione Nostalgia’, l’evento organizzato da Andrea Bini, sulla scia dell’omonima pagina Facebook, presso lo stadio Anco Marzio di Ostia. Tra i presenti, non poteva mancare anche l’ex numero 10 della Sampdoria, Francesco Flachi, che al termine della sfida tra vecchie glorie anni ’90, è intervenuto ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, soffermandosi anche sul suo ex compagno di squadra, Simone Inzaghi: “Mi è dispiaciuto non aver concluso la gara per via di un problema. Inoltre domani ho anche le finali di calcio a 7 in un torneo sempre a Roma. Fa piacere però rivedere tanti tifosi che ricordano forse anche più di me gli anni migliori della mia carriera. Erano coinvolti tifosi di tante squadre, senza divisioni o rivalità. Il tutto diventa più piacevole e divertente. È stata davvero una bella giornata di calcio”.

In casa Lazio, la questione allenatore coinvolge anche un tuo ex compagno di squadra alla Samp, Simone Inzaghi…

“Con Simone ho giocato poco. Venne a gennaio con lo scambio con Bazzani e restò a Genova solo sei mesi. Per lui calcisticamente parlano i fatti. È stato un giocatore importante, diverso da suo fratello. Pippo era più cinico, mentre Simone era più tecnico e meno letale sotto porta. Però era davvero bravo. Come allenatore invece non posso ancora sbilanciarmi. L’abbiamo visto poco all’opera in prima squadra, ma molti me ne parlano già molto bene”.

Lo confermeresti anche per il prossimo anno?

“Roma è una piazza difficile. Ma a parte l’ultima gara contro la Fiorentina, dove la concentrazione della squadra forse si è un po’ persa, devo dire che per quanto visto in queste sette partite alla guida della Lazio a me non è dispiaciuto affatto. Ha avuto un bell’impatto sulla squadra. Tutto sommato è un’idea che mi intriga, ma sono sfide che possono andar bene come andar male. Viene dal settore giovanile, ha fatto bene, ma forse fare un’esperienza intermedia in una piazza più tranquilla gli consentirebbe di crescere ancora senza bruciarsi”.

A proposito di Bazzani, con lui alla Samp erano gol a raffica…

“Con Fabio ci sentiamo ancora. Era il mio gemello in attacco, anche perché ci frequentavamo anche fuori dal campo e siamo rimasti grandi amici. È stato un piacere giocare con lui, era un trascinatore. Vedendo il calcio di oggi, pieno di prime donne e povero di giocatori carismatici, si sente ancor di più la mancanza di uomini come lui”.

Ricordi più belli legati alla tua carriera?

“Io della vita ricordo tutto, i successi e le sconfitte, le cose belle e quelle brutte. Perché tanto è questa la vita. Finché campo mi piglio tutto, il bene e il male! (sorride salutandoci, ndr)”.

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