ESCLUSIVA - Fontana: "Il tempo dei calcoli è finito per il Palermo, con la Lazio conta solo vincere”

Pubblicato il 22/04/2017 alle ore 17.30
23.04.2017 07:16 di Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Fontana: "Il tempo dei calcoli è finito per il Palermo, con la Lazio conta solo vincere”
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© foto di Alberto Fornasari

Obiettivi differenti, situazioni comunque delicate. Il Palermo deve sperare nel miracolo per restare in Serie A, mentre la Lazio deve tornare a vincere dopo la sconfitta contro il Napoli e il pareggio con il Genoa. Gli uomini guidati da Inzaghi devono difendere il quarto posto e per farlo battere i rosanero sarà necessario. Per presentare la sfida la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva Alberto Fontana, che ha giocato con i siciliani per tre stagioni.  

Ormai ci siamo, Baccaglini si appresta ad acquistare la totalità delle quote del Palermo: è la fine dell’era Zamparini?

“Sembra di sì, anche se finché non si vedrà tutto nero su bianco faccio fatica a vedere uno come Zamparini lontano da Palermo. Le prospettive, però, sono queste”.

Il Palermo, attualmente, ha una classifica davvero complessa…

“Finché la matematica non ti condanna è obbligatorio credere nella salvezza, si tratterebbe di un miracolo ma finché non sei aritmeticamente fuori dai giochi nulla è impossibile”.

La Lazio secondo lei arriverà quarta in campionato?

“Simone Inzaghi è stato bravissimo, la Serie A è un campionato complesso. Fino all’ultima giornata c’è sempre da combattere e lascia aperte varie possibilità e incovenienti. Ho visto comunque una splendida Lazio, perdere con il Napoli ci sta. I biancocelesti sono la più bella rivelazione del campionato insieme all’Atalanta”.

Sembra che Simone Inzaghi abbia attirato l’attenzione di vari club, anche all’estero…

“Ha attirato attenzione perché ha fatto un campionato stupendo, è normale attirare le curiosità di alcuni club. Ha fatto benissimo, ha saputo gestire il gruppo e i singoli nel miglior modo possibile. Non sono assolutamente stupito che Inzaghi abbia degli interessi di vari club addosso”.

Contro il Genoa Luis Alberto è diventato protagonista, potrebbe essere l’arma in più per Inzaghi?

“Il fatto di avere più soluzioni è solo un vantaggio; adattarsi al campionato italiano non è facile per nessuno, ci vuole del tempo. Spesso anche campioni consumati hanno trovato difficoltà a giocare in Italia. Dare l’opportunità ad un ragazzo come Luis Alberto nel momento giusto può essere un’arma per la fine del campionato”.

Murgia, Milinkovic e Lombardi hanno rinnovato: mancano ancora quello di Keita, Biglia e de Vrij…

“I rinnovi sono un bellissimo segnale per un ambiente. Keita è giovanissimo ed ha qualità incredibili, trovare un accordo sarebbe un segnale forte. Ovviamente, se così non fosse, la società farebbe benissimo a guardarsi intorno”.

Contro la Lazio, il Palermo dovrà fare a meno di Aleesami. Crede che sarà un’assenza pesante?

“Sì, perché il Palermo deve vincere. Il tempo dei calcoli è finito, per fare il miracolo i rosanero devono fare i tre punti. Per i biancocelesti questa partita potrebbe essere un problema, se il Palermo dovesse chiudersi si farebbe fatica a trovare gli spazi”.

Il cambiare spesso allenatore può aver causato la crisi odierna del Palermo?

“A Palermo se non vinci i tempi sono più corti rispetto ad altre piazze per un allenatore. Credo, purtroppo, che non si siano fatti bene i conti. Cambiando molto e vendendo ottimi giovani può capitare che il ‘giocattolo’ non funzioni”.

La Lazio ha Strakosha e Marchetti come portieri, ma sulla sfondo si ipotizza l’acquisto di Mattia Perin…

“Strakosha a me piace molto, sinceramente avere un ragazzo così giovane, che quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto ritengo sia un’ottima carta per il futuro. Spero che Perin possa rientrare prima possibile da questo brutto infortunio. Ovviamente poi sono le società che gestiscono le questioni di mercato dentro le quattro mura con l’allenatore”.

I tifosi della Lazio sono entrati in polemica con Danilo Cataldi per l’esultanza del calciatore al gol di Pandev la scorsa giornata…

“Credo che questa discussione sia stata un po’ ingigantita. Credo che un ragazzo giovane, che fa parte di uno spogliatoio, possa esultare in modo veemente. Soprattutto visto il momento da cui viene il Genoa, da esterno mi vien da dire che non sia una cosa così eclatante. L’adrenalina in campo delle volte ti fa avere delle manifestazioni di gioia molto forti, questo non credo possa cambiare le carte in tavola. Se il calciatore è cresciuto nella Lazio, dovrà tornare lì. Non bisogna ingigantire troppo questa storia e farla più grande di quello che realmente è. Vista la situazione dei rossoblù, poteva capitare di esultare così tanto, la vedo più una cosa dettata dalla giovane età del calciatore”.

Che partita sarà questo Lazio-Palermo?

“Il Palermo non può fare conti: deve giocare per vincere. Questo comporta che la sfida dovrà essere aperta, i rosanero non possono fare tanti ragionamenti. Sicuramente non andranno all’arrembaggio, ma non possono aspettare l’avversario troppo. Il Palermo, se vuole fare il miracolo, ha soltanto un risultato. Potrebbe venire fuori un match meno tattico di quello che ci si aspetta”.

Dunque, come finirà?

“La Lazio è avvantaggiata, ma se non si sta concentrati e con la testa sul campo le sorprese in Italia sono dietro l’angolo. Ovviamente i biancocelesti se giocano bene sono superiori”.

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