ESCLUSIVA - Frezzolini: "A Roma per giocarci la partita! La Nord? Non scorderò mai quel tributo..."

Pubblicato il 10/12 alle 11:30
11.12.2014 07:00 di Davide Capogrossi Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Frezzolini: "A Roma per giocarci la partita! La Nord? Non scorderò mai quel tributo..."
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© foto di Federico De Luca

Una vittoria in rimonta, un'iniezione di fiducia importante. L'Atalanta farà visita alla Lazio sabato prossimo, nell'anticipo dello Stadio Olimpico. Gli orobici sono reduci da una partita incredibile. In doppio svantaggio contro il Cesena, hanno ribaltato il risultato nel giro di un quarto d'ora a cavallo tra i due tempi. La squadra sta incontrando alcune difficoltà dopo le mirabilie delle ultime stagioni e domenica si è persino vociferato di un possibile esonero di Stefano Colantuono. La dirigenza ha prontamente smentito questa proiezione, il tecnico di Anzio è oramai un'istituzione a Bergamo e ha guidato la squadra in situazioni difficili, tra penalizzazioni, rose rivoluzionate e pressioni di vario tipo, sfiorando persino la qualificazione in Europa. Sabato affronterà una Lazio in ripresa dopo il doppio successo contro Varese e Parma. Non sarà della partita Giorgio Frezzolini, terzo portiere della Dea, che ogni probabilità si accomoderà in panchina. Una gara dal sapore particolare per l'estremo difensore cresciuto nel settore giovanile della Lazio e di dichiarata fede biancoceleste. Il 13 gennaio 2013 la Nord gli tributò uno striscione con su scritto "Frezzolini uno di noi", proprio in occasione di un Lazio-Atalanta. La redazione de Lalaziosiamonoi.it l'ha contattato in esclusiva nella settimana che porta alla sfida tra lavoro e cuore.

Siete reduci da una clamorosa vittoria in rimonta contro il Cesena. Pierpaolo Marino ha parlato di partita della svolta. In che condizione psico-fisica è quest'Atalanta?
"Per noi è una partita non dico fondamentale, ma che può cambiare un campionato. Una gara delicata, aver vinto in quel modo dà una grande spinta a livello di morale, è un segnale che la squadra è viva e ha carattere".

Avete mostrato una buona compattezza difensiva ma manca il gol. Il vostro è l'attacco meno prolifico di questo campionato, eppure avete dei bomber importanti...
"E' innegabile, parlano i numeri, ci è mancata la fase realizzativa e questo compromette un po' tutto. Difensivamente siamo una squadra difficile da affrontare, sono le nostre caratteristiche. Soffriamo un po' questa situazione, German Denis ha sempre fatto gol, quest'anno sta trovando qualche difficoltà e logicamente ne risente tutta la squadra. L'attaccante vive di gol, finchè non si sblocca ne risente...".

Domenica nel momento di difficoltà avete subito i fischi dei tifosi, eppure quello neroazzurro storicamente è un ambiente molto unito. Quali sono stati i motivi di questa mini contestazione?
"La squadra non veniva da un buon periodo, in casa ci sono sempre grandi aspettative e trovarsi in svantaggio per 2 a 0 ha fatto sì che la gente rimarcasse con fischi forse un po' troppo ingenerosi la nostra prestazione. E' vero che nel calcio non esiste memoria, ma un primo tempo brutto può anche essere concesso. La squadra poi si è dimostrata matura e in grado di ribaltare il risultato".

In casa Lazio invece si vive un momento di tregua. Pace raggiunta o trattato di non belligeranza?
"Non direi che il problema è risolto, parlerei più di intelligenza da parte della tifoseria nel mettere da parte alcune vicende. La maglia è quello che conta".

Sabato affronterete una Lazio che mostra un calcio propositivo e offensivo, l'Atalanta punterà sul contropiede?
"Sappiamo che la Lazio vuol fare risultato e partirà forte. Dopo l'ultima partita con il Cesena siamo un po' più sereni, veniamo lì a giocarci la partita e spero non sia solo una gara difensiva. Con la qualità dei giocatori della Lazio alla lunga non ci porterebbe benefici, anche noi dovremo essere un po' propositivi".

Qual è il giocatore che teme di più?
"Sicuramente gli attaccanti, anche se non so chi giocherà tra Klose e Djordjevic. Poi Mauri è un giocatore molto importante per questa Lazio, lui insieme agli attaccanti può costituire l'arma in più".

La Lazio ha alcune difficoltà in difesa, causa vari infortuni. Qualche tifoso già rimpiange Biava, che si sta comportando molto bene con voi.
"Beppe oltre a essere un ragazzo e un professionista esemplare, ha sempre fatto ottime prestazioni quando è stato chiamato in causa. E' normale che il tifoso laziale possa rimpiangere un giocatore così, viste le ultime vicissitudini in quel settore, ma lui ha fatto una scelta di vita più che tecnica".

Il suo collega Federico Marchetti invece sembra aver ritrovato consapevolezza e continuità di rendimento.
"Per me è un portiere con doti eccelse. La scorsa stagione ha fatto fatica, quest' anno si sta riprendendo anche se non lo vedo ancora ai suoi livelli. E' un portiere e un giocatore importantissimo per questa squadra".

Lei ha condiviso con Pioli l'esperienza a Modena. Se l'aspettava un impatto del genere nella Capitale?
"Potrà incontrare ancora qualche difficoltà, però è una persona intelligente e un allenatore preparato che sa gestire le varie situazioni e può prendere i lati positivi di una piazza difficile ed ambiziosa come quella laziale, per migliorare anche lui come tecnico".

Il terzo posto è un'utopia?
"E' un campionato molto strano, equilibrato, probabilmente si è un po' abbassata la qualità. Per la Champions League c'è una grande bagarre, mi aveva impressionato il Napoli ma poi ha dimostrato di tenere un cammino irregolare. La Lazio con un po' di regolarità può ambire al terzo posto".

Il suo futuro invece?
"Sono a scadenza a giugno e come ogni anno ne parlerò a fine anno con la società. L'intento è di finire questa stagione, fare la prossima e poi dare il famoso addio con grande serenità".

Magari i tifosi della Lazio srotoleranno un altro striscione per il laziale Frezzolini...
"Già hanno fatto tantissimo (ride, ndr), non smetterò mai di ringraziarli per quel tributo. Resterà un ricordo indelebile che porterò sempre con me...".

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