ESCLUSIVA - Il doppio ex Belleri: "Empoli tosto, ma con la Lazio non c'è storia" E su Keita...

Pubblicato ieri alle 10.30
23.09.2016 07:05 di  Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Il doppio ex Belleri: "Empoli tosto, ma con la Lazio non c'è storia" E su Keita...
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© foto di Federico De Luca

Cinque giorni, poi di nuovo in campo. La Lazio deve archiviare alla svelta la sconfitta rimediata a San Siro contro il Milan e pensare subito alla nuova avversaria: domenica pomeriggio arriva l'Empoli allenato da Giovanni Martusciello, reduce della sconfitta contro l'Inter per 2-0. Un impegno che si promette complicato, ma con una Lazio accorta non c'è partita: la pensa così Manuel Belleri. L'ex terzino destro dei capitolini e degli azzurri, raggiunto in esclusiva dai nostri microfoni, ha commentato la gara conto i milanisti e presentato il match della sesta giornata di campionato. 

Che cosa non ha funzionato contro il Milan?

"Ho visto una buona Lazio, con delle buone trame. Ha giocato anche abbastanza bene, l'unica cosa che è mancata è in fase offensiva: è stata poco concreta, ha sbagliato sempre l'ultimo passaggio. In alcune occasioni è stata anche poco fortunata. Ho visto comunque una buona squadra, una buona organizzazione. Ci voleva più agonismo e ferocia in fase d'attacco".

Molti hanno puntato il dito su inzaghi per la scelta di far partire dalla panchina Keita e Felipe Anderson, tu che ne pensi?

"Quando è entrato Keita si è vista un'altra squadra a livello offensivo. Penso che Simone (Inzaghi, ndr) abbia valutato bene quelle situazioni relative alla preparazione dell'ex canterano. In estate si è allenato poco a causa dei problemi contrattuali, evidentemente il mister deve aver valutato la sua condizione fisica come non ottimale. Inzaghi non vuole il male della Lazio, se vede un giocatore in forma lo schiera in campo. Penso che alla base di questa decisione ci sia anche il volerlo recuperare al 100% per averlo a disposizione con continuità per tutta la stagione senza incorrere in qualche problema fisico data la scarsa preparazione. Felipe Anderson, invece, ha sbagliato qualche passaggio di troppo quando è entrato. Ma credo che Inzaghi li abbia entrambi bene al centro del progetto, si tratta di trovare il momento migliore per inserirli e per fare sì che diventino titolari, considerando che entrambi hanno avuto qualche problemino: Keita a livello contrattuale, Felipe invece è tornato in Italia dopo gli altri, perdendosi un po' di preparazione".

L'unico acquisto che abbiamo visto con più continuità è Bastos. Questo pensi che sia un segnale? Come valuti il mercato laziale effettuato in estate?

"Secondo me è all'atezza. Il mercato a volte va visto ad ampio raggio. Non in prospettiva: i giocatori che sono stati presi sono validi e possono fare bene. A volte i giocatori vengono alla Lazio e non esplodono subito: Biglia per esempio ha avuto qualche difficoltà il primo anno, mentre il secondo ha fatto molto bene. Le dinamiche che ci sono in una squadra e in una piazza come Roma a volte sono complicate: può capitare che il giocatore che oggi non ci sembra all'altezza, a distanza di 4/5 mesi - quando si è inserito nella squadra e nella società - ci appaia come un ottimo elemento. La società ha fatto dei buoni acquisti sia per quest'anno che in prospettiva futura. Ci vuole pazienza, considerando anche che l'allenatore è stato scelto alla fine, c'era un altro tecnico in arrivo. Alcuni imprevisti non hanno permesso di programmare al meglio tutte le cose. Penso che la società abbia agito bene, ma dobbiamo dare tempo ai giocatori di inserirsi".

Passiamo invece all'impegno di domenica: finora che Empoli hai visto?

"Non ha ancora assimilato la mentalità che vuole dargli il suo nuovo allenatore, Martusciello. Ho visto qualche partita, anche quella di ieri. Non è l'Empoli dell'anno scorso. Il nuovo mister sta imponendo un nuovo modo di giocare. E' sempre molto temibile come avversaria, ci sono molti ragazzi giovani e spensierati con tanta voglia di fare. Davanti hanno Maccarone, Gilardino, Saponara: tutti giocatori che possono far male".

La Lazio come dovrà affrontare questa sfida?

"E' una partita molto difficile, l'Empoli è una squadra molto quadrata e tosta, ha sempre avuto la sua filosofia. Alla Lazio spetta una partita complicata ma a livello di formazione, tra le due squadre non c'è paragone: se i biancocelesti scenderanno concentrati, fisicamente a posto, penso che possano avere la meglio sull'Empoli".

Infine, il tuo presente ti vede impegnato presso la scuola calcio milanista a Tokyo. Ce ne vuoi parlare?

"Adesso sono in Italia, ma lavoro lì per il Milan. E' più di un anno e mezzo che sto a Tokyo, la scuola adesso ha firmato per cinque anni di contratto, ho rinnovato con il Milan e sono molto felice. Sono riuscito a ritagliarmi dello spazio nel mondo del calcio, è un'esperienza gratificante, meravigliosa. Sto imparando moltissime cose, una nuova lingua. Mi dà la possibilità di reinserirmi in quello che è stato il mio mondo fino a 34, 35 anni. Ora sto aspettando di ripartire per Tokyo, con la speranza, in un futuro, di riuscire a tornare a lavorare in Italia, grazie anche al curriculum che sono riuscito a farmi all'estero".

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