ESCLUSIVA - Il doppio ex Russotto: "Al San Paolo il Napoli 'giocherà in 12', ma la mentalità di Pioli verrà premiata!"

Pubblicato il 28/05 alle 19:45
29.05.2015 07:05 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Il doppio ex Russotto: "Al San Paolo il Napoli 'giocherà in 12', ma la mentalità di Pioli verrà premiata!"

Una lieve aria d'estate comincia inevitabilmente a scalzare il campionato, non prima però dell'ultima battaglia. Napoli-Lazio, ultimo scoglio per i biancocelesti prima di calcare quella riva chiamata Champions. Ultima spiaggia per i partenopei per risollevare improvvisamente una stagione virtualmente chiusa in Ucraina contro il Dinipro e centrare proprio ai danni dei capitolini il bersaglio dell'Europa che conta. Per analizzare il momento delle due squadre, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato il doppio ex della sfida, Andrea Russotto, centrocampista oggi in forza al Catanzaro in Lega Pro. Dopo i primi anni nelle giovanili biancocelesti, il trequartista romano e tifoso biancoceleste è passato anche sotto la guida di Reja ai piedi del Vesuvio, nella stagione 2008-2009: "Sono tifoso laziale sin da bambino. La sconfitta di domenica brucia purtroppo, visto che con un pareggio la Lazio ora sarebbe già in Champions o per lo meno ai preliminari. Contro il Napoli sarà sicuramente difficile, ci sarà tanta gente allo stadio a spingere la squadra ma spero che i biancocelesti possano farcela".

Quanto può incidere a livello mentale una sconfitta avvenuta in quel modo in un momento così delicato?

"La Lazio sa dell'importanza della partita di domenica, pertanto riuscirà a resettarsi e a ripartire. Il Napoli però è una squadra molto attrezzata e che cercherà di sfruttare questo aspetto. Ho avuto la fortuna di giocare al San Paolo e posso garantire che può diventare davvero l'uomo in più. Come ho detto prima ci sarà quasi il tutto esaurito per spingere la squadra verso la vittoria che vorrebbe dire Champions League. I biancocelesti hanno fatto un ottimo campionato, ma la squadra non è stata costruita per avere le stesse ambizioni del Napoli. Anche per questo sarà una sfida molto delicata".

Tornando al derby, la troppa voglia di vincere ha giocato un brutto scherzo...

"Credo che questo sia stato sempre il presupposto della Lazio di quest'anno. Cercare sempre di vincere in ogni gara e in ogni momento, attraverso il bel gioco. L'esempio più lampante è stato la gara contro l'Inter, dove in 9 la squadra ha comunque continuato ad attaccare. È la mentalità e il tratto distintivo della Lazio di Pioli, e direi che abbia portato anche i suoi frutti quest'anno. Poi in una partita come il derby forse, parlando da giocatore-tifoso, mi sarei accontentato del pareggio. Quando però sei in campo, in una gara come la stracittadina, puoi avere anche degli stimoli diversi che ti spingono ad ottenere il massimo".

Che ricordi hai dei tuoi anni nella Primavera biancoceleste?

"Ho tanti ricordi piacevoli. Purtroppo quello più brutto è stato quando sono dovuto andar via. Come dicevo, sono laziale sin da bambino e ho avuto la fortuna di crescere in biancoceleste. Ho esordito a 14 anni in Primavera ed è stato un momento bellissimo. Purtroppo poi le strade si sono divise, questa è anche la vita del calciatore, ma ad oggi è il mio più grande rammarico che ho. Da tifoso sarebbe stato un sogno giocare in prima squadra nella Lazio".

Il tuo rifiuto alla Gea anni fa, con tanto di dichiarazione, ha forse penalizzato un po' la tua carriera?

"Non penso. Sono state dichiarazioni fatte a 15 anni e non credo cha abbiano potuto incidere sul mio percorso calcistico. Ho avuto modo comunque di togliermi 'i miei sassolini dalle scarpe', potendo giocare nel Napoli, una società alla quale sono molto grato. Ho giocato affianco a molti campioni e sono state tutte esperienze che mi hanno formato".

Come procede l'avventura oggi al Catanzaro?

"Quest'anno avevamo una squadra per vincere il campionato. Purtroppo poi le cose non sono andate per il verso giusto e ci siamo dovuti accontentare di una salvezza più che tranquilla. Abbiamo lottato fino a qualche giornata dalla fine per raggiungere i play off ma non ce l'abbiamo fatta. Ora non so cosa succederà l'anno prossimo. Ho un altro anno di contratto ma non so ancora se resterò. Sicuramente è stata una bella esperienza".