ESCLUSIVA - Inzaghi vs Oddo, gli ex compagni: "Simone nato per fare il mister. Massimo? Più perseverante e... goliardico!"

Pubblicato il 16/09 ore 10
17.09.2016 07:25 di Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri/Laura Castellani/Claudio Cianci/Mara Perna - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Inzaghi vs Oddo, gli ex compagni: "Simone nato per fare il mister. Massimo? Più perseverante e... goliardico!"

"Dal campo alla panchina in quindici anni": Massimo Oddo cede alla malinconia, riguardando una vecchia foto in Egitto, che lo ritrae in compagnia di Enrico Chiesa, Fernando Couto e Simone Inzaghi. Il mister pescarese torna a Roma, sono passati tanti anni dall'ultima volta: la sua prima gara all'Olimpico gli pone la Lazio come avversaria. La maglia che ha indossato per cinque anni - dal 2002 al 2007 -, quella con l'aquila sul petto. Il simbolo del club romano è finito per entrargli nel cuore, a quel difensore che prima di lasciare la Capitale pubblicherà sul Corriere dello Sport poche, sentite, parole di addio per i tifosi biancocelesti. Sabato mister Oddo si ritroverà di fronte la Lazio, il destino ha voluto confezionare un colpo ad effetto in più, facendogli lanciare il guanto di sfida proprio a Simone Inzaghi, un ex compagno di squadra degli anni trascorsi nella Città Eterna. Per parlare dei due allenatori che si fronteggeranno nella prossima giornata di campionato, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva alcuni degli ex compagni di Inzaghi e Oddo alla Lazio per presentare questa gara tra due ex giocatori biancocelesti. 

BELLERI - "Onestamente mi aspettavo che facessero questa carriera. Simone, anche quando giocava, è sempre stato molto appassionato verso il proprio lavoro. Inoltre aveva una grandissima attenzione nei confronti dei giocatori. Ricordava tutti i nomi dei giocatori, delle squadre in cui giocava, tanti aspetti e particolari che a volte non sembrano cose normali da sapere. Aveva già una predisposizione per fare l'allenatore, non è una sorpresa e sono convinto che possa fare davvero bene. Per quanto riguarda Massimo, anche in questo caso ha sempre avuto una grande forza caratteriale e una grande personalità per raggiungere gli obiettivi. Le cose che voleva se l'è sempre prese. Quando smetti di giocare e senti dentro questa grande voglia di continuare con il calcio vuoi fare l'allenatore, penso che anche nel caso di Massimo ci sia stata questa predisposizione. Non a caso entrambi in così poco tempo sono arrivati in Serie A riuscendo a fare bene. Sono due ragazzi giovani, hanno una mente fresca, pieni di speranza e ottimismo. Soprattutto hanno voglia di portare idee nuove nel calcio, questo la squadra lo capisce e lo apprezza. Sarà una partita molto particolare, a livello di organico la Lazio è favorita. Ma poi c'è il campo, i nomi vengono lasciati fuori ed entrano in gioco altri aspetti. Mi aspetto una bella partita, entrambi vogliono vincere e giocare bene. Non giocheranno sulla difensiva ma vorranno segnare, mi aspetto molto gol". 

CASAZZA - "Certo che mi aspettavo questa carriera per i miei ex compagni! Sono due ragazzi con cui ho avuto la fortuna di giocare. Magari molti non si aspettano di diventare allenatori di una caratura del genere, stanno facendo bene. Entrambi hanno iniziato con le giovanili, credo che sia assolutamente formativo per chi vuole intraprendere questo percorso. Dopo queste esperienze hanno avuto giustamente la grande occasione per svoltare la carriera e l'hanno sfruttata alla grande. Se da giovani potevamo non essere convinti che questo sarebbe stato il loro futuro, hanno dimostrato di essere molto bravi. Le loro sono due squadre che giocano a calcio, che vogliono mettere in campo quello che sanno fare. Mi aspetto una partita bella, piacevole, e anche con qualche gol in più del solito. Entrambe hanno questa caratteristica: non sono abituate ad aspettare, vogliono proporre il proprio gioco. La Lazio parte favorita, ma il Pescara non sconfitto: ci sono molti giovani che vogliono mettersi in luce in questo campionato"

CHIESA - "Difficile pronosticare la carriera di un allenatore, farlo con la carriera di un calciatore è più semplice. Ci sono molto più difficoltà nell'allenare. Sono contento per loro, è una bella sfida. Lazio e Pescara giocano bene, speriamo di divertirci. Se loro due sono in Serie A vuol dire che se lo meritano: hanno fatto un percorso nel settore giovanile e questo è stato molto importante. Sarà un match aperto, perché il Pescara è una squadra che gioca bene sia in casa che fuori. La Lazio dopo un buon inizio ha incontrato la Juve, contro cui perdono praticamente tutti e poi il pari a Verona. Sarà una sfida divertente, ci auguriamo che venga fuori una bella partita".

COLONNESE - "Sono due cari amici e sono felice per loro. Amavano il calcio quando giocavano, Inzaghi è un malato di calcio ed era predisposto a diventare allenatore. Ma anche Oddo è una grande persona che è riuscito a crearsi un ruolo più da manager che come tecnico specifico, ma sta riuscendo a fare molto bene. Complimenti ad entrambi. Sarà una sfida molto aperta, con due squadre che giocano che a calcio in modo propositivo. Sono due squadre che prediligono la velocità e gli inserimenti dei centrocampisti, entrambe se la giocheranno per vincere".

DABO - "Inzaghi è stato sempre portato per fare l’allenatore, guardava tutte le partite, anche quelle in Francia, conosceva i giocatori francesi meglio di me. Massimo (Oddo n.d.r.) me l’aspettavo un po’ di meno, anche lui è sempre stato un grande appassionato di calcio, forse lo vedevo più da dirigente. Tuttavia sono contento che entrambi siano diventati allenatori, stanno sviluppando un bel gioco, entrambi palla a terra. Sono due amici, spesso quando ero alla Lazio trascorrevo del tempo con loro, quindi fa piacere vederli adesso come tecnici di livello in Serie A. Per quanto riguarda la partita di domenica, credo che sarà un bellissimo match: le due squadre giocano  a viso aperto e hanno buoni giocatori, la vedrò con grandissimo piacere"

FILIPPINI E. - "Mi aspettavo raggiungessero questi risultati, magari non rapidamente, pensavo a una "gavetta". Ma in campo si vedeva che erano due ragazzi intelligenti, con la voglia di capire come si sviluppasse il gioco e come si stesse in campo. Me l'aspettavo, chiaro che vederli entrambi da subito in A è una bella sorpresa e sono veramente contento. Li vedo molto tranquilli, pacati ed equilibrati nelle interviste, è una cosa positiva per un allenatore. L'equilibrio è importante, se un tecnico inizia a perdere la testa dopo una partita non va bene. Li vedo equilibrati, quello che non erano in campo! Giustamente: in campo devi incavolarti di più! Anche io, che sto allenando, uso lo stesso metodo. Sono entrambi squadre che puntano a fare bene e a fare il risultato e quindi mi aspetto una partita aperta. La Lazio ha qualcosa in più dal punto di vista della squadra, ma il Pescara sta facendo molto bene"

FIORE - "Per Simone mi aspettavo che facesse una carriera del genere, ha sempre vissuto il calcio h24, come il fratello. Già ai tempi si ipotizzava una carriera da mister. Massimo invece è stata una sorpresa. Da giocatore era tra i più goliardici, si divertiva, nessuno se lo sarebbe immaginato allenatore. Poi invece i risultati gli hanno dato ragione. Il Pescara è una neo promossa ma è una squadra che vuole imporre gioco, nonostante i rischi, così come ha fatto contro l’Inter. Mi aspetto una partita sicuramente aperta e divertente".

GIANNICHEDDA - "Già che sono in Serie A significa che sono due bravi tecnici. Sono giovani e preparati, mi fa piacere vederli l'uno contro l'altro anche perché sono amici. Sicuramente la Lazio è una squadra più blasonata, ma il Pescara ha dimostrato in queste partite che in serie A può starci benissimo, gioca un ottimo calcio, per cui un applauso a Massimo che sta ottenendo ottime prestazioni, peccato per il risultato. Oddo sta mettendo in campo belle partite e una buona squadra. La Lazio giocherà in casa e sulla carta è favorita, però il Pescara viene da prestazioni ottime, se le gioca tutte a viso aperto, non sarà assolutamente facile per i biancocelesti"

LEDESMA - "Se mi aspettavo questa carriera per i miei ex compagni? Sinceramente non mi ero fatto un'idea di quello che sarebbe stato il loro futuro. Oddo l'ho conosciuto poco, quando sono arrivato alla Lazio, lui sarebbe andato via di lì a poco. Invece, di Inzaghi si iniziò a capire che puntasse a questo con le esperienze con il settore giovanile. Si gioca molto proprio perché dopo queste, è subito arrivato in prima squadra, senza altre esperienze intermedie. Entrambe le squadre devono crescere ancora. La Lazio ha trovato nella prima in casa l'organico più forte a livello nazionale, poi un pareggio a Verona non si butta via. Ma è ovvio che adesso la Lazio dovrà pedalare, se non vorrà correre il rischio di staccare altre squadre". 

MANFREDINI - "Inzaghi già quando giocavamo era predisposto, parlava da allenatore e analizzava le partite da allenatore. Non mi aspettavo che arrivasse così presto, però aveva già manifestato delle doti di questo genere. Di Oddo ho sempre pensato, al di là dell'aspetto tecnico, che fosse molto intelligente. Ha sempre raggiunto gli obiettivi che si era prefissato. Appena ha smesso di giocare, infatti, ha superato tutti i corsi per diventare tecnico e si sono visti subito i risultati. Il Pescara in queste prime partite ha dimostrato di essere una squadra che ha un'identità che gli è stata trasmessa dal proprio allenatore, ma la sfida con la Lazio non è facile. I biancocelesti giocano in casa e stanno bene dal punto di vista fisico, penso che nonostante le difficoltà potranno portare a casa i tre punti".

PANCARO - "Sono due ragazzi molto intelligenti, due che vivono per il calcio, hanno una grande passione. Sono felice che si stiano levando grandi soddisfazioni. Non è facile esordire in serie A dopo tutto sommato così poco tempo. Sono stati molto bravi a riuscire nel giro di pochi anni. vuol dire che hai delle qualità e che sei riuscito a dimostrarle. Mi aspetto una bella partita, la Lazio gioca in casa e sicuramente proverà a vincere. ha una qualità importante in determinati giocatori. Il Pescara non è una squadra che specula ma anzi, cerca di giocarsi le partite a viso aperto. per cui mi aspetto una bella partita"

ROCCHI - "Sono due tecnici giovani e hanno una mentalità moderna, si fanno seguire dalla squadra e questo è molto importante. Allenano in serie A perché se lo meritano. Sarà una partita aperta. La Lazio è favorita sulla carta, vorrà la vittoria in casa e ha bisogno di trovare continuità. Il Pescara sta facendo belle prestazioni e se la giocherà a viso aperto".

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